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Non so se qualcuno di voi ebbe a sentir parlare del casino che successe su Neo Genesis Evangelion, però non essendo una tematica affrontata qui, almeno credo, volevo sapere un po' cosa ne pensavate sugli adattamenti delle animazioni giapponesi in italiano.
Parlando per me, grazie a questo putiferio che ne uscì fuori capii perché in passato non riuscii a capire proprio bene alcune scene dei prodotti targati Ghibli, e trovai il comun denominatore proprio in questo personaggio.
Ora, sempre parlando per me, penso che un adattatore dovrebbe cercare come prima cosa di far capire a chi visiona il prodotto finale il linguaggio nella sua stessa lingua e non fare la traduzione interlineare..altrimenti sarebbe come voler tradurre "how old are you" con "quanto vecchio sei tu", cosa che nel nostro parlato non si usa appunto.
Ecco, ho notato che praticamente lui traduce sempre cosi, talvolta anche i loro modi di dire!
Fratellone e sorellona sono passabili ed entrati nell'uso quotidiano ok, ma parliamoci chiaro...più che altro tra gli appassionati perché in italiano neanche quello si userebbe dire.
Ma quelli per dire non inficiano la comprensione quantomeno e sono anche carini da sentire.
Però da qui a farlo su tutto.....
Difatti su Netflix furono costretti a ritirare NGE adattato da lui per le proteste del pubblico. -
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Ho sentito parlare di questa storia... penso che si sarebbe potuto fare uno sforzo in più, purtroppo spesso i dialoghi vengono stravolti o resi in maniera assolutamente incomprensibile...
Di esempi se ne trovano anche altri, come per esempio nei Simpson, dove spesso traducono male i giochi di parole (che è difficile rendere in italiano perché si basano su assonanze nella lingua inglese), e ovviamente si perde gran parte dei riferimenti alla loro cultura che non siamo in grado di cogliere.
E' anche lì che sta la bravura di un bravo traduttore. Per esempio, in quel caso, l'irlandese Willie è diventato un sardo, il poliziotto Winchester napoletano... e la cosa in qualche modo funziona, anche se i dialetti locali nelle versioni originali erano altri, ma ovviamente non avremmo mai capito le allusioni in quanto italiani...
Edited by >>Light - 27/10/2021, 15:11. -
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L'esempio che hai fatto sui Simpson calza a pennello..comunque di una cosa simile se ne parlò anche nella nuova traduzione del Signore degli Anelli in cui fa la sua comparsa il "forestale Aragorn"
lo so ci saranno quelli che diranno che è più o meno corretto, ma per chi è stato abituato a leggere in un certo modo è impossibile che non faccia almeno sorridere all'inizio.
E già che ci siamo.....
E 1...e 2.....e 3 !
eh si, non poteva non mancare
p.s. mi sono dimenticato di andarmi a vedere One Punch Man, vado a rimediare. -
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Una vecchia conoscenza disse: «l’inglese non va tradotto, va interpretato!»
Ecco… direi che si dovrebbe applicare a tutte le lingue. Una frase può risultare ambigua, anomala o normalissima, ma in un altro paese, prendere una piega del tutto diversa.
Sono d’accordo con te… ma se s’impuntano al profitto, senza tener conto della cultura che portano, perché bisogna tener conto anche di questo, il risultato è un gran casino.
Mi rendo conto dell’enorme stress che comporta tradurre… ma se un lavoro suscita polemiche, forse è il caso di riflettere. Forse è il caso di creare un team, qualcosa, qualcuno con cui confrontarsi per ottenere il meglio possibile.. -
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Sono d'accordo, io ho molti amici anche in altri stati, e spesso ci divertiamo proprio a parlare anche dei diversi modi di dire o anche solo frasi di uso comune e quanto differiscano da una nazione all'altra! Per non parlare poi appunto dei dialetti e delle dinamiche sociali di cui uno straniero, a meno di essere ormai 'naturalizzato', non può essere consapevole. CITAZIONEForse è il caso di creare un team, qualcosa, qualcuno con cui confrontarsi per ottenere il meglio possibile.
Se certe traduzioni venissero fatte con un approccio multi-disciplinare, per molte opere, ne sarebbe uscito sicuramente qualcosa di meglio...
Per esempio, in Death Note, nel riferirsi al quaderno appena trovato in uno dei primi episodi Light Yagami dice ... 'Sarà di nuovo quella storia delle lettere portasfortuna'?
Che nella nostra lingua non ha alcun senso... forse sarebbe stato più coerente dire 'uno scherzo' e basta, la cosa più simile che mi viene in mente sono le catene di Sant'Antonio, ma ancora, non c'entravano niente col contesto..