Susy was Here!

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    Near, idolatrato dai fandom inglesi e giapponesi, è ingiustamente bistrattato da gran parte di quello italiano. Se anche tu sei tra quelli che amano il puffetto tutto bianco, copia ed incolla nella tua firma!!

    CITAZIONE (Teriel Donovan @ 7/10/2011, 17:45)
    Tu, donna, femmina, otaku, fungirl, yaoista, mi vuoi morta? *çççç* Mettere quell'avatar lì........... *da i numeri*

    CITAZIONE (Ninive Shyal @ 17/6/2011, 23:03)
    Susy .... vali quanto 300.000 utenti!!


    Edited by †Susy River Uchiha~ - 11/1/2016, 16:17
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    VECCHIE SCHEDE PAIOLO MAGICO

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    Walk straight,limp at least once,mistakes can happen to anyone

    Nome: Samantha Jensen
    Cognome: O' Connor
    Soprannome: Sam, Jen, SJ. Alcuni mi chiamano Sammy, ma lo detesto, mi dà l'impressione di una presa in giro.
    Età: 11 anni, quasi 12
    Data di nascita: 22 settembre 2003
    Luogo di nascita: Limerick, Irlanda
    Segno zodiacale: Vergine ascendente Toro
    Residenza della famiglia: Truro, Cornovaglia
    Stato di sangue: Mezzosangue
    Stato sociale: Benestante
    Professione: Studentessa presso Hogwarts
    Anno di corso: Primo
    Casa: Tassorosso
    Stato sentimentale: Single


    Step on a failureand get up,goodbye to a wound that aches
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    Aspetto fisico: Ho capelli rosso scuro lunghi ed ondulati che non amo legare con acconciature troppo elaborate ed occhi cerulei cerchiati da lunghe ciglia. Io però ho sempre preferito le chiome scure come quelle di mia madre – niente da togliere al mio DNA irlandese, mia mamma ci ha provato strenuamente a convincermi che anche le mie fossero stupende, però trovo che tonalità corvine su iridi chiare abbiano un fascino tutto diverso. Beata Lizzy. Ho assecondato mamma quando le dissi che dopotutto aveva ragione lei, ma credo che quella puerile invidia non si sia mai estinta del tutto. La mia pelle sarebbe chiara se non che da bambina passavo la maggior parte del tempo a giocare all’aperto. Forse è per questo che il mio incarnato si è scurito, nascondendo in parte la quasi invisibile spruzzata di lentiggini che mi adorna le gote.
    Sono sempre stata di corporatura abbastanza minuta, ma il mio viso è tondeggiante, ed ho le guance piene e rosate. Sulle mie labbra sottili c’è quasi sempre un sorriso gioioso, che mi nasce spontaneo fin dal mattino, se è una bella giornata. Sulle ginocchia ho qualche cicatrice, memoria dei miei giochi d’infanzia.

    Stile: credo di avere uno stile piuttosto semplice, i miei vengono dalla provincia ed ho vissuto tutta la mia vita in campagna, lontana dalle città. Questo mi ha praticamente impedito di far caso a quale fosse la moda del momento, magica o babbana che fosse, il mio massimo sono stati i colori dei mantelli che mamma e papà indossano prima di andare a lavoro.
    Per quanto mi riguarda, amo le tonalità pastello ed i colori della terra, le sneakers, le maglie di cotone morbido a maniche lunghe con motivi a righe, i cappelli di lana, le sciarpe confezionate da nonna Anne Rose, ed i vestiti estivi che si possono adattare ad ogni stagione, sotto cui indosso spesso lunghe e soffici calze.


    We can’t see an end but future is bright,there are many chancesbecause we are young

    Carattere: Seth dice che sono una persona altruista e che gli insegnamenti di mamma e papà sono andati a buon rendere. Sembra che abbia appreso i valori che volevano trasmettermi.
    Mi continuano anche a ripetere l’importanza di essere coscienziosi, ma tendo ad avere troppo spesso la testa sulle nuvole alle volte per distinguere la fantasia dai fatti concreti. Di certo, avere poteri magici non mi aiuta a tenere i piedi per terra, però devo ammettere che le rare volte in cui riesco a concentrarmi sono in grado di svolgere i compiti con precisione (in pratica, la mia natura vanifica le mie capacità. Dovrei proprio lavorarci un po’ su).
    Lizzy ha sempre deriso la mia creatività quando importunavo chiunque in cerca di responsi alle mie presunte opere d’arte, asserendo che il mio massimo erano le torte di fango. In realtà lo sa perfettamente che a disegnare non sono poi così male, ma se dovessi inventare qualcosa di sana pianta, probabilmente si rivelerebbe tutto un buco nell’acqua.
    Mi piace conoscere e scoprire quante più cose possibile, e anche papà ci ha sempre spinti in questa direzione, così da poter sviluppare un nostro pensiero. Riuscire a condividere le proprie opinioni però per me non è mai stato troppo semplice, credo che la causa sia che ho paura di impormi sulle altre persone. Dahlia mi dice che a volte sono fin troppo buona e, per scherzare, aggiunge che quasi quasi mi preferiva prima che diventassimo amiche, quando ancora non ero così logorroica. A quanto pare, basta che mi venga accordata una certa fiducia per aprirmi e lasciarmi andare.
    Tendo a vedere sempre il meglio nelle persone, a crederci anche a costo di illudermi, anche se mi hanno spiegato quanto sia controproducente. Non riesco a farne a meno.
    Quando mi ci metto, divento molto esuberante, cosa che si conclude solo con il mostrare inevitabilmente la mia goffaggine e maldestria. Se non altro, faccio ridere.
    Direi quindi che alla tenera età di undici anni sono ancora piuttosto ingenua. Lizzy mi guarda dall’alto in basso per questo, ma mamma dice che se cresco nel modo giusto, mi aiuterà a conservare una sorta di purezza, che potrei diventare una strega molto in gamba. Basta che mi applichi.
    Altro rovescio della medaglia? A volte tendo ad essere insicura, e questa è la causa principale per le mie sporadiche botte di invidia, specialmente nei confronti di Mary Elizabeth. Di conseguenza, quando trovo di essere riuscita a raggiungere un obiettivo che mi ero prefissata posso anche lasciarmi andare ad un momento di elogio personale ed a diventare leggermente vanitosa. Immagino che tutti lo prendano come un atteggiamento scherzoso, ma in quei momenti sento davvero un certo orgoglio pervadermi.
    La mia famiglia è benestante, ma le mie origini sono molto rustiche. Per quanto provi a ripetermi che non me ne devo preoccupare, non riesco a non lasciarmi turbare dal giudizio altrui. Forse la divisa aiuterà a non mostrare fin da subito in che ambiente sono cresciuta.
    Che altro? Mmh... ah, sì, sono vegetariana da quando andavo alle elementari. Vivere troppo tempo accanto ai boschi ha fatto nascere in me una certa empatia nei confronti degli animali. Non ne risento neppure troppo, dato che, a detta del pediatra, ho un apparato digestivo un po’ delicato.


    Let’s fly together,Let’s rock & roll,Run toward the dream, dear

    Ama: senza dubbio al primo posto ci sono le passeggiate nel bosco. Hanno un che di liberatorio, e poi gli alberi non mi hanno mai spaventata, al contrario di Dahlia. Mi piace raccogliere ingredienti strani per conto di mia madre, e riuscire a riconoscere questa pianta da quell’altra. Adoro i temporali estivi, svegliarmi con il sole in faccia la mattina, il suono della pioggia sui vetri, la quiche di verdure, la crème brulée.
    Trovo esaltante riuscire a scoprire un vero amico, animale o umano che sia, e mi rilasso ascoltando il frinire delle cicale o i suoni delle acque dolci (tra Limerick e la Cornovaglia ho sempre avuto laghi o fiumi nelle vicinanze di casa mia). Oh, e guardare le stelle d’estate, sdraiati sulle spighe di grano secche.
    Odia: la caccia, l’arroganza, l’egoismo, l’incongruenza, il bigottismo. So che esistono molti difetti forse peggiori, ma in un certo senso li sento parte di me, e tendo a giustificarli. Magari non dovrei e sono troppo accondiscendente.
    Detesto dormire con le persiane chiuse, l’umidità, i cattivi odori che emettono alcune pozioni che prepara la mamma, gli scricchiolii del legno la notte, e la foschia mattutina, che mi mette un po’ di inquietudine.

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    Famiglia: Mamma e papà possiedono entrambi poteri magici, ma qualche membro della nostra famiglia ne era privo, cosicché siamo Mezzosangue.

    Mio padre, Peter O’Connor, è nato a Limerick, in Irlanda. Ha capelli rosso scuro, occhi color nocciola ed una barba ben curata che da piccola mi piaceva molto toccare. Ad Hogwarts faceva parte dei Corvonero, e giocava come Cercatore per la squadra di Quidditch della Casa. Gli piaceva lo sport, ma il vero motivo per cui lo praticava era che adorava volare – se non fosse per le Leggi Magiche penso andrebbe a lavoro a bordo della sua scopa. Questo spirito vivace lo spinse ad entrare nella Squadra Speciale Magica, ma ha anche conservato una certa passione per la conoscenza ed in particolare per gli incantesimi, infatti è abbonato a Trasfigurazone Oggi. Avrò anche preso da lui la mia esuberanza, ma ai giochi con le palle che lui incantava, facendole fluttuare, preferivo cose più avventurose. Vero è che comunque non ho mai sofferto di vertigini, sono curiosa di scoprire come me la caverò a lezione di Volo.

    Papà ha un fratello gemello di nome Liam, privo del Dono. Nonostante ciò, i due vanno molto d’accordo. La moglie di zio Liam l’ho vista poche volte, al contrario dei loro figli, due maschi, che hanno all’incirca l’età di Seth.
    Dei genitori di papà, solo nonna Anne Rose è riuscita a vedere la mia nascita. La nonna è una vecchia strega dall’udito duro che adora lavorare a maglia. Abita ancora a Limerick, ed anche se è da sola, se la cava egregiamente. In genere andiamo a trovarla tutte le estati.

    Mia madre, Lillian Campbell, è nata a Perth, in Scozia. Ha capelli scuri ed i miei stessi occhi cerulei. Il suo fisico è affusolato, e sul suo viso gentile non teme di mostrare i segni dell’età. È una persona mite e gradevole, ma sa essere severa e puntigliosa quando serve. Ai tempi di Hogwarts era Tassorosso ed adesso gestisce un emporio di erborista, che vende prodotti di farmacia naturale sia magici che babbani.

    Mamma ha una sorella più piccola di nome Daisy, che si occupa insieme a lei del negozio. Zia Daisy non è sposata, ma qualche tempo fa l’ho sentita dire a mamma che vorrebbe adottare un bambino. Penso sia un’ottima idea, credo che se la caverebbe alla grande.

    Mio fratello maggiore, Seth, 21 anni, magonò: studia architettura all’università di Edimburgo. Legge sempre la Gazzetta del Profeta nelle trasferte tra Glasgow ed Edinburgo, nascondendola dietro una copia del Times vecchia di parecchi mesi. Solo quando si sgualcisce del tutto provvede a sostituirla. Quando iniziano le lezioni si trasferisce sempre a Glasgow da zia Daisy, e le dà una mano quando lei è occupata con il negozio. È anche appassionato di fumetti magici, penso lo faccia impazzire il fatto che le immagini si muovano. Ha una fidanzata di nome Gwen, che ha incontrato nel campus del college (a quanto pare Gwen studia Beni Culturali).

    Mia sorella maggiore, Mary Elizabeth (che io chiamo semplicemente Lizzy – trovo “Mary” troppo religioso), 16 anni, studentessa di Corvonero (come papà): a volte è un po’ frivola, ma a casa è sempre molto affettuosa. Sam la prende in giro dicendo che non è degna della sua Casa, ma il più volte Lizzy ha dimostrato il suo valore. Gwen l’ha fatta interessare alla cultura babbana più di quanto non ci sia riusciuto papà. In particolare le piacciono alcuni gruppi musicali ed il cinema (ammetto che quest’ultimo intriga molto anche me, non credo abbiamo cose simili nel nostro mondo.
    Non ho ancora ben capito se a scuola abbia incontrato qualcuno che le interessi, a me non ne parla mai, dice che sono "troppo piccola".



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    Background: sono nata in una piovosa mattina di settembre nell’ospedale di Limerick, in Irlanda, la stessa città che diede i Natali a mio padre qualche decennio prima di me. Fino ai quattro anni ho vissuto con i miei fratelli maggiori ed i miei genitori in quell’agglomerato urbano immerso nella natura, causa principale per il mio spiccato amore per il verde e la campagna. Penso che anche la presenza di nonna Anne Rose abbia contruibuito molto ad inculcarmi il valore della famiglia.

    Poi papà finalmente riuscì a coronare il suo sogno e ad entrare nella Squadra Speciale Magica. All’epoca non ne capii fino in fondo la ragione, ma lui e mamma ci spiegarono che per motivi di praticità avremmo dovuto trasferirci in Inghilterra, così tutti e cinque ci spostammo a Truro, lasciando nonna Anne Rose in Irlanda. In quel periodo Lizzy doveva iniziare il penultimo anno della scuola primaria, mentre Seth si accingeva ad entrare al liceo. Sapevamo tutti che Liz, al contrario di Seth, aveva ereditato i poteri magici, ma i miei genitori hanno sempre ritenuto opportuno che il nostro bagaglio culturale fosse quanto più pieno possibile. E poi, così era più giusto nei confronti di mio fratello. Papà ci raccontava anche di quando lui e zio Liam erano più giovani, del suo interesse verso la storia e la scienza e delle volte in cui si scambiavano i libri di testo, incuriositi dai diversi percorsi di studio intrapresi.
    Mamma non si è mai opposta alle decisioni di papà in merito e quando lui era in ufficio, lei aiutava me e Liz con i compiti e riusciva meglio di Mary Elizabeth a sopportare Seth quando entrò nella fase della pubertà.

    Quando Liz ricevette la sua lettera per Hogwarts conobbi per la prima volta la gelosia: vedere i miei genitori e la nonna fare uso della Bacchetta era sempre stato naturale per me, tanto che quasi neppure ci facevo caso. Ora invece anche Lizzy aveva il permesso di possederne una, con le quali avrebbe davvero potuto diventare una strega degna di tale nome. Spesso mi ritrovavo a sperare che i cinque anni che mi separavano da Hogwarts trascorressero in fretta.
    Non che fossi una totale inesperta in fatto di magia, anzi, dato il suo mestiere, mamma aveva sempre avuto a cuore di insegnarci a riconoscere le diverse piante, spiegandone i differenti usi, ma Liz non lo trovava abbastanza “magico”, e così preferiva starsene con Seth, o con i libri di incantesimi – peggio per lei, per ripicca e per orgoglio personale non ho mai voluto aiutarla con i compiti di Pozioni. Al contrario, a me quell’arte piaceva e, in particolare, adoravo andare in cerca degli ingredienti che servivano a mia madre. Ricordo un’occasione in cui c’era bisogno di Erba Fondente, ed insieme ci eravamo recate nei campi sotto la luna piena. Quello era stato forse il primo momento davvero magico che avessi vissuto, forse persino più di quando, a sette anni, caddi da un ramo a quattro metri d’altezza mentre giocavo con Liz e Dahlia, senza farmi un graffio – ma facendo venire un infarto alle altre due.
    Quando poi divenni più grandicella, mamma si azzardò persino a mostrarmi alcuni intrugli molto semplici, tipo infusi per curare il raffreddore, che col senno di poi, di magico non avevano quasi niente se non le rape della nonna.

    Quando nell’estate dei miei undici anni, un mese e mezzo prima di raggiungere la dozzina, giunse il barbagianni che reggeva la mia lettera per la Scuola di Magia e Stregoneria, eravamo dalla nonna. Ricordo che mi misi a saltellare per tutta la casa, al settimo cielo, quasi incredula. Avevo temuto che i poteri non si fossero davvero manifestati in me, terrore accresciuto quando, compiuti gli undici anni, nessun volatile era apparso alla finestra oltre ai gufi postini. Non avevo minimamente pensato che il mio compleanno cadeva ad anno scolastico inoltrato. Fatto sta che nonna Anne Rose mi minacciò con la rivista che stava leggendo se non avessi abbassato la voce, danneggiando così il suo udito già menomato. Accontentarla non fu facile.
    Entrare finalmente ad Hogwarts sarebbe davvero un sogno, non potrebbe esistere posto migliore in cui andare sia per coronare il mio spirito avventuroso che la mia curiosità.



    Even if you can't do it now,don't stress,don't give upjust go at your own pace and have confidence in yourself

    Animale domestico: per il mio undicesimo compleanno, zio Liam mi ha regalato il mezzano della cucciolata della sua gatta tigrata rossa. Ho chiamato quella palla di pelo Crumb (Briciola), trovo che il suono si addica al colore del suo manto.
    Bacchetta: Legno di Noce, flessibile; 11½ pollici; nucleo di sangue di Drago e crine di Abraxas.
    Camera Blindata: CB D282


    Libri:

    - Storia della Magia (Bathilda Bath)
    - Manuale degli Incantesimi - Volume I (Miranda Gadula)
    - Le Basi della Trasfigurazione, Volume I (Elisabeth Snow)
    - L’Erbario - Enciclopedia Pratica per Praticanti (Gladius MacKimberly)
    - Infusi e Pozioni Magiche (Arsenius Brodus)
    - Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli (Newt Scamandro)
    - Difesa Contro le Arti Oscure: Teorie e Metodi; Volume Unico (Edmund Le Froy) [Utile per tutti gli anni]
    - Luoghi ed Oggetti Maledetti (Shane Montgomery)
    - Le fiabe di Beda il Bardo
    - Svelare il Futuro (Cassandra Vablatski)
    - Leggere la mano (Abrams Lukley)
    - Babbanologia Standard (Dafne McSporran)
    - Il Libretto Cosmico (Stella Quasar)
    - Gli Oggetti Magici: Introduzione alla loro Conoscenza; Manuale Illustrato (Cartalathiel Manbrace)
    - Il Quidditch Attraverso I Secoli (Kennilworthy Whisp)
    - Ricettario: Il piccolo mestolo d'argento. (Madama Palmira)
    Vestiti:

    - 3 Completi da lavoro in tinta unita (nero)
    - 1 Cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno
    - Divisa
    - 1 Paio di guanti di protezione in pelle di Erumpent
    - 1 Mantello invernale (nero con alamari in argento)
    - 1 Grembiule da Lavoro
    - 1 Divisa protettiva da Volo
    Oggetti:

    - Quaderno rilegato in spago
    - Diario stregato in pelle con ghirigori
    - Calamaio in ottone liscio
    - Penna d’aquila
    - Inchiostro Cambiacolore
    - Set di fogli di pergamena
    - Porta Pergamene Segretario
    - Calderone in Peltro
    - Provette in Cristallo
    - Bilancia in Ottone
    - Boccetta di Essenza di Dittamo



    Link Role:

    Acquisti
    Ghirigoro; Calderoni&Farmacia; Madama McClan; Olivander's

    Hogwarts
    Smistamento; Prima Mattinata a Hogwarts; Cerimonia di Inizio Anno; Stanza di Sam {Dormitorio di Tassorosso}

    Lezioni
    DCAO & INC {1 - 2 - 3 - 4 - 5}; voto: O
    VTM {1 - 2}

    Varie
    We gotta go back to Hogwarts! {King's Cross}


    There's not one right answer,so keep pushing forwardand look for yours

    CHARACTER SHEET © Reila



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    Samantha Jensen O'Connor



    Nome › Samantha Jensen
    Samantha: "Fanciulla sacra", "fiore", "persona che ascolta". Lo scelse sua nonna per lei, ed a Sam piace moltissimo.
    Jensen: I suoi genitori lo trovarono nei romanzi di Terry Goodkind e, innamoratisi del personaggio, decisero di regalarne il nome alla loro figlia terzogenita.

    Cognome › O'Connor
    Translazione inglese dell'irlandese Ui Conchobhair, sono una famiglia reale irlandese originaria del Connacht, la più occidentale e meno vasta provincia della Repubblica d'Irlanda. Il capostipite della famiglia fu Cathal O'Connor, che ebbe il titolo di re del Connacht nel 980. O'Connor; la discendenza proseguì ininterrotta fino al 1466, quando la famiglia si divise nel ramo degli O'Connor Ruadh (rossi, a cui appartiene Samantha) e degli O'Connor Donn (neri). Sam ha sempre trovato affascinante che grazie all'unione con sua madre le due tinte avessero potuto riunirsi, anche se naturalmente ciò non aveva nulla a che fare con il colore dei capelli. Gli O'Connor hanno anche uno stemma di casato, che però Sam ha visto solamente sulle porcellane e gli arazzi a casa di sua nonna.

    Soprannome › Sam, Jen, SJ. Alcuni mi chiamano Sammy, ma lo detesto, mi dà l'impressione di una presa in giro.
    Età › 13 anni
    Data di nascita › 22 Settembre 2003
    Luogo di nascita › Connemara (Irlanda); da piccola lei ed i suoi fratelli spesso si intrufolavano nell'abazia di Kylemore, immaginando di essere gli antichi sovrani del Connacht.
    Residenza attuale › Truro, Cornovaglia
    Stato di sangue › Mezzosangue
    Stato sociale › Benestante
    Orientamento sessuale › Sam è ancora troppo piccola per pensare a certe cose. Tendenzialmente le piacerebbero i ragazzi, ma dato il suo carattere non è impossibile che possa prendere una sbandata anche per una donna.
    Segni particolari › Ho una voglia di fragola nella parte bassa della schiena, sulla destra, e probabilmente qualche cicatrice sulle ginocchia per via delle numerose cadute che facevo da piccola.
    Stato sentimentale› Ho una cotta per Nathan Fray.


    O forse è a Tassorosso la vostra vita,

    Carattere: Seth dice che sono una persona altruista e che gli insegnamenti di mamma e papà sono andati a buon rendere. Sembra che abbia appreso i valori che volevano trasmettermi.
    Mi continuano anche a ripetere l’importanza di essere coscienziosi, ma tendo ad avere troppo spesso la testa sulle nuvole alle volte per distinguere la fantasia dai fatti concreti. Di certo, avere poteri magici non mi aiuta a tenere i piedi per terra, però devo ammettere che le rare volte in cui riesco a concentrarmi sono in grado di svolgere i compiti con precisione (in pratica, la mia natura vanifica le mie capacità. Dovrei proprio lavorarci un po’ su).
    Lizzy ha sempre deriso la mia creatività quando importunavo chiunque in cerca di responsi alle mie presunte opere d’arte, asserendo che il mio massimo erano le torte di fango. In realtà lo sa perfettamente che a disegnare non sono poi così male, ma se dovessi inventare qualcosa di sana pianta, probabilmente si rivelerebbe tutto un buco nell’acqua.
    Mi piace conoscere e scoprire quante più cose possibile, e anche papà ci ha sempre spinti in questa direzione, così da poter sviluppare un nostro pensiero. Riuscire a condividere le proprie opinioni però per me non è mai stato troppo semplice, credo che la causa sia che ho paura di impormi sulle altre persone. Seth mi dice che a volte sono fin troppo buona e, per scherzare, aggiunge che quasi quasi mi preferiva prima che diventassimo amiche, quando ancora non ero così logorroica. A quanto pare, basta che mi venga accordata una certa fiducia per aprirmi e lasciarmi andare.
    Tendo a vedere sempre il meglio nelle persone, a crederci anche a costo di illudermi, anche se mi hanno spiegato quanto sia controproducente. Non riesco a farne a meno.
    Quando mi ci metto, divento molto esuberante, cosa che si conclude solo con il mostrare inevitabilmente la mia goffaggine e maldestria. Se non altro, faccio ridere.
    Direi quindi che alla tenera età di undici anni sono ancora piuttosto ingenua. Lizzy mi guarda dall’alto in basso per questo, ma mamma dice che se cresco nel modo giusto, mi aiuterà a conservare una sorta di purezza, che potrei diventare una strega molto in gamba. Basta che mi applichi.
    Altro rovescio della medaglia? A volte tendo ad essere insicura, e questa è la causa principale per le mie sporadiche botte di invidia, specialmente nei confronti di Mary Elizabeth. Di conseguenza, quando trovo di essere riuscita a raggiungere un obiettivo che mi ero prefissata posso anche lasciarmi andare ad un momento di elogio personale ed a diventare leggermente vanitosa. Immagino che tutti lo prendano come un atteggiamento scherzoso, ma in quei momenti sento davvero un certo orgoglio pervadermi.
    La mia famiglia è benestante, ma le mie origini sono molto rustiche. Per quanto provi a ripetermi che non me ne devo preoccupare, non riesco a non lasciarmi turbare dal giudizio altrui. Forse la divisa aiuterà a non mostrare fin da subito in che ambiente sono cresciuta.
    Che altro? Mmh... ah, sì, sono vegetariana da quando andavo alle elementari. Vivere troppo tempo accanto ai boschi ha fatto nascere in me una certa empatia nei confronti degli animali. Non ne risento neppure troppo, dato che, a detta del pediatra, ho un apparato digestivo un po’ delicato.
    Aspetto Fisico: Ho capelli rosso scuro lunghi ed ondulati che non amo legare con acconciature troppo elaborate ed occhi cerulei cerchiati da lunghe ciglia. Io però ho sempre preferito le chiome scure come quelle di mia madre – niente da togliere al mio DNA irlandese, mia mamma ci ha provato strenuamente a convincermi che anche le mie fossero stupende, però trovo che tonalità corvine su iridi chiare abbiano un fascino tutto diverso. Beata Lizzy. Ho assecondato mamma quando le dissi che dopotutto aveva ragione lei, ma credo che quella puerile invidia non si sia mai estinta del tutto.
    La mia pelle sarebbe chiara se non che da bambina passavo la maggior parte del tempo a giocare all’aperto. Forse è per questo che il mio incarnato si è scurito, nascondendo in parte la quasi invisibile spruzzata di lentiggini che mi adorna le gote.
    Sono sempre stata di corporatura abbastanza minuta, ma il mio viso è tondeggiante, ed ho le guance piene e rosate. Sulle mie labbra sottili c’è quasi sempre un sorriso gioioso, che mi nasce spontaneo fin dal mattino, se è una bella giornata. Sulle ginocchia ho qualche cicatrice, memoria dei miei giochi d’infanzia.


    dove chi alberga è giusto e leale:


    Famiglia: Mamma e papà possiedono entrambi poteri magici, ma qualche membro della nostra famiglia ne era privo, cosicché siamo Mezzosangue.

    Mio padre, Peter O’Connor, è nato a Limerick, in Irlanda. Ha capelli rosso scuro, occhi color nocciola ed una barba ben curata che da piccola mi piaceva molto toccare. Ad Hogwarts faceva parte dei Corvonero, e giocava come Cercatore per la squadra di Quidditch della Casa. Gli piaceva lo sport, ma il vero motivo per cui lo praticava era che adorava volare – se non fosse per le Leggi Magiche penso andrebbe a lavoro a bordo della sua scopa. Questo spirito vivace lo spinse ad entrare nella Squadra Speciale Magica, ma ha anche conservato una certa passione per la conoscenza ed in particolare per gli incantesimi, infatti è abbonato a Trasfigurazone Oggi. Avrò anche preso da lui la mia esuberanza, ma ai giochi con le palle che lui incantava, facendole fluttuare, preferivo cose più avventurose. Vero è che comunque non ho mai sofferto di vertigini, sono curiosa di scoprire come me la caverò a lezione di Volo.

    Papà ha un fratello gemello di nome Liam, privo del Dono. Nonostante ciò, i due vanno molto d’accordo. La moglie di zio Liam l’ho vista poche volte, al contrario dei loro figli, due maschi, che hanno all’incirca l’età di Seth.
    Dei genitori di papà, solo nonna Anne Rose è riuscita a vedere la mia nascita. La nonna è una vecchia strega dall’udito duro che adora lavorare a maglia. Abita ancora a Limerick, ed anche se è da sola, se la cava egregiamente. In genere andiamo a trovarla tutte le estati.

    Mia madre, Lillian Campbell, è nata a Perth, in Scozia. Ha capelli scuri ed i miei stessi occhi cerulei. Il suo fisico è affusolato, e sul suo viso gentile non teme di mostrare i segni dell’età. È una persona mite e gradevole, ma sa essere severa e puntigliosa quando serve. Ai tempi di Hogwarts era Tassorosso ed adesso gestisce un emporio di erborista, che vende prodotti di farmacia naturale sia magici che babbani.

    Mamma ha una sorella più piccola di nome Daisy, che si occupa insieme a lei del negozio. Zia Daisy non è sposata, ma qualche tempo fa l’ho sentita dire a mamma che vorrebbe adottare un bambino. Penso sia un’ottima idea, credo che se la caverebbe alla grande.

    Mio fratello maggiore, Seth, 21 anni, magonò: studia architettura all’università di Edimburgo. Legge sempre la Gazzetta del Profeta nelle trasferte tra Glasgow ed Edinburgo, nascondendola dietro una copia del Times vecchia di parecchi mesi. Solo quando si sgualcisce del tutto provvede a sostituirla. Quando iniziano le lezioni si trasferisce sempre a Glasgow da zia Daisy, e le dà una mano quando lei è occupata con il negozio. È anche appassionato di fumetti magici, penso lo faccia impazzire il fatto che le immagini si muovano. Ha una fidanzata di nome Gwen, che ha incontrato nel campus del college (a quanto pare Gwen studia Beni Culturali).

    Mia sorella maggiore, Mary Elizabeth (che io chiamo semplicemente Lizzy – trovo “Mary” troppo religioso), 16 anni, studentessa di Corvonero (come papà): a volte è un po’ frivola, ma a casa è sempre molto affettuosa. La prendo in giro dicendo che non è degna della sua Casa, ma il più volte Lizzy ha dimostrato il suo valore. Gwen l’ha fatta interessare alla cultura babbana più di quanto non ci sia riusciuto papà. In particolare, le piacciono alcuni gruppi musicali ed il cinema (ammetto che quest’ultimo intriga molto anche me, non credo abbiamo cose simili nel nostro mondo).
    Non ho ancora ben capito se a scuola abbia incontrato qualcuno che le interessi, a me non ne parla mai, dice che sono "troppo piccola".

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    Scuola › Hogwarts School of Witchcraft and Wizardry
    Casa › Tassorosso
    Anno di corso › II anno
    Bacchetta › Legno di Noce, flessibile; 11½ pollici; nucleo di sangue di Drago e crine di Abraxan.
    Animale domestico › Per il mio dodicesimo compleanno, mio zio Liam mi ha regalato un cucciolo di gatto europeo. Ho deciso di chiamare quella palla di pelo Crumb, penso che il suono si adatti perfettamente al suo carattere giocoso.
    Scopa › Scopalinda 21
    Patronus › //
    Allineamento › Neutrale Buono
    Camera blindata › CB D282


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    Ama: senza dubbio al primo posto ci sono le passeggiate nel bosco. Hanno un che di liberatorio, e poi gli alberi non mi hanno mai spaventata. Mi piace raccogliere ingredienti strani per conto di mia madre, e riuscire a riconoscere questa pianta da quell’altra. Adoro i temporali estivi, svegliarmi con il sole in faccia la mattina, il suono della pioggia sui vetri, la quiche di verdure, la crème brulée e la zuppa di spezie di mia madre.
    Trovo esaltante riuscire a scoprire un vero amico, animale o umano che sia, e mi rilasso ascoltando il frinire delle cicale o i suoni delle acque dolci (tra Limerick e la Cornovaglia ho sempre avuto laghi o fiumi nelle vicinanze di casa mia). Oh, e guardare le stelle d’estate, sdraiati sulle spighe di grano secche.
    Mi piace moltissimo la musica d'atmosfera, ma il suono degli archi è il mio preferito e adoro Lindsey Stirling.
    Odia: la caccia, l’arroganza, l’egoismo, l’incongruenza, il bigottismo. So che esistono molti difetti forse peggiori, ma in un certo senso li sento parte di me, e tendo a giustificarli. Magari non dovrei e sono troppo accondiscendente.
    Detesto dormire con le persiane chiuse, l’umidità, i cattivi odori che emettono alcune pozioni che prepara la mamma, gli scricchiolii del legno la notte, e la foschia mattutina, che mi mette un po’ di inquietudine.

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    Even if you can't do it now,don't stress,don't give upjust go at your own pace and have confidence in yourself



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    Background: sono nata in una piovosa mattina di settembre nell’ospedale di Limerick, in Irlanda, la stessa città che diede i Natali a mio padre qualche decennio prima di me. Fino ai quattro anni ho vissuto con i miei fratelli maggiori ed i miei genitori in quell’agglomerato urbano immerso nella natura, causa principale per il mio spiccato amore per il verde e la campagna. Penso che anche la presenza di nonna Anne Rose abbia contruibuito molto ad inculcarmi il valore della famiglia.

    Poi papà finalmente riuscì a coronare il suo sogno e ad entrare nella Squadra Speciale Magica. All’epoca non ne capii fino in fondo la ragione, ma lui e mamma ci spiegarono che per motivi di praticità avremmo dovuto trasferirci in Inghilterra, così tutti e cinque ci spostammo a Truro, lasciando nonna Anne Rose in Irlanda. In quel periodo Lizzy doveva iniziare il penultimo anno della scuola primaria, mentre Seth si accingeva ad entrare al liceo. Sapevamo tutti che Liz, al contrario di Seth, aveva ereditato i poteri magici, ma i miei genitori hanno sempre ritenuto opportuno che il nostro bagaglio culturale fosse quanto più pieno possibile. E poi, così era più giusto nei confronti di mio fratello. Papà ci raccontava anche di quando lui e zio Liam erano più giovani, del suo interesse verso la storia e la scienza e delle volte in cui si scambiavano i libri di testo, incuriositi dai diversi percorsi di studio intrapresi.
    Mamma non si è mai opposta alle decisioni di papà in merito e quando lui era in ufficio, lei aiutava me e Liz con i compiti e riusciva meglio di Mary Elizabeth a sopportare Seth quando entrò nella fase della pubertà.

    Quando Liz ricevette la sua lettera per Hogwarts conobbi per la prima volta la gelosia: vedere i miei genitori e la nonna fare uso della Bacchetta era sempre stato naturale per me, tanto che quasi neppure ci facevo caso. Ora invece anche Lizzy aveva il permesso di possederne una, con le quali avrebbe davvero potuto diventare una strega degna di tale nome. Spesso mi ritrovavo a sperare che i cinque anni che mi separavano da Hogwarts trascorressero in fretta.
    Non che fossi una totale inesperta in fatto di magia, anzi, dato il suo mestiere, mamma aveva sempre avuto a cuore di insegnarci a riconoscere le diverse piante, spiegandone i differenti usi, ma Liz non lo trovava abbastanza “magico”, e così preferiva starsene con Seth, o con i libri di incantesimi – peggio per lei, per ripicca e per orgoglio personale non ho mai voluto aiutarla con i compiti di Pozioni. Al contrario, a me quell’arte piaceva e, in particolare, adoravo andare in cerca degli ingredienti che servivano a mia madre. Ricordo un’occasione in cui c’era bisogno di Erba Fondente, ed insieme ci eravamo recate nei campi sotto la luna piena. Quello era stato forse il primo momento davvero magico che avessi vissuto, forse persino più di quando, a sette anni, caddi da un ramo a quattro metri d’altezza mentre giocavo con Liz e Seth, senza farmi un graffio – ma facendo venire un infarto alle altre due.
    Quando poi divenni più grandicella, mamma si azzardò persino a mostrarmi alcuni intrugli molto semplici, tipo infusi per curare il raffreddore, che col senno di poi, di magico non avevano quasi niente se non le rape della nonna.

    Quando nell’estate dei miei undici anni, un mese e mezzo prima di raggiungere la dozzina, giunse il barbagianni che reggeva la mia lettera per la Scuola di Magia e Stregoneria, eravamo dalla nonna. Ricordo che mi misi a saltellare per tutta la casa, al settimo cielo, quasi incredula. Avevo temuto che i poteri non si fossero davvero manifestati in me, terrore accresciuto quando, compiuti gli undici anni, nessun volatile era apparso alla finestra oltre ai gufi postini. Non avevo minimamente pensato che il mio compleanno cadeva ad anno scolastico inoltrato. Fatto sta che nonna Anne Rose mi minacciò con la rivista che stava leggendo se non avessi abbassato la voce, danneggiando così il suo udito già menomato. Accontentarla non fu facile.
    Entrare finalmente ad Hogwarts sarebbe davvero un sogno, non potrebbe esistere posto migliore in cui andare sia per coronare il mio spirito avventuroso che la mia curiosità.

    I ANNO: Ho iniziato il mio percorso di istruzione magica nel migliore modo possibile. Sono stata smistata a Tassorosso, la stessa Casa di mia madre, e ho subito fatto amicizia con i miei compagni. La mia prima amica è stata Laurel Berk, ma quando ha cominciato a frequentare il giro di Noah Brody non ho avuto modo di interagire più molto con lei. Joachim Morley però, il migliore amico di Noah, è davvero un ragazzo d'oro, non capisco come faccia ad essergli amico. Pare comunque che non sia stata l'unica a prendere subito capelli a banana in antipatia: Nathan Fray, il Principe delle Serpi, pare aver sviluppato un profondo senso di rivalità nei suoi confronti, anche se dubito che sia questo il motivo per cui mi sono avvicinata a lui. Devo ancora riuscire ad inquadrarlo a dovere. Nemmeno Diadem Ollivier e, soprattutto, Audrey Hastings, compagne di Casa di Nathan, sembrano avermi nelle loro grazie. Beh, per quanto riguarda Audrey, la cosa è reciproca. Oh, giusto per aggiungere la ciliegina sulla torta, ho realizzato di nutrire un certo senso di inferiorità nei confronti di Irene Darko, ex-Prefetta di Serpeverde. Con i Corvonero sono stata più fortunata: Jane Steenwood, un ragazzo timido e pensieroso, si era addirittura preso una cotta per me, forse è per questo che odia Nathan così tanto.
    Le lezioni sono state tutte interessantissime, anche se non posso dire di amare ogni professore - i Whitefog ed il Preside Walker in particolare. Adoro però Drew e Vince - abituarmi a chiamarli per nome è ancora un problema - e scegliere le materie per l'anno prossimo sarà davvero un problema. Probabilmente la cosa che più mi piace è la dinamicità dei corsi, soprattutto perché i docenti ci fanno spesso assumere la Pozione di Biancaneve per mettere in pratica quanto imparato in diversi scenari. In uno di questi, decisamente terrificante, ho fatto squadra con Viktor Houston, Kenneth Wallace, Clay Moore e Marcus Blackwood. Con i primi due, specie Kenny, sono ancora in buoni rapporti.
    Ciò che non mi aspettavo, però, è stata la mia nomina a Cercatrice, come mio padre al suo tempo! E, cosa ancora più strabiliante, sono addirittura riuscita a vincere l'incontro con i Grifondoro, per i quali Aria cavalcava una Firebolt!
    Non ho preso parte agli eventi sociali organizzati dagli studenti più grandi, come la Festa di Halloween o il Party in Piscina, ma è stato un anno stupendo e spero che il prossimo riesca a superarlo!

    II ANNO: L'anno si prospetta stupendo prima ancora di tornare al castello, dato che ho rivisto Lara a Diagon Alley per fare gli acquisti insieme. Mi era davvero mancata, magari l'estate prossima riusciremo ad organizzare qualcosa insieme. Le ho anche presentato mio padre, e sembra che le piaccia molto. Tuttavia, ad Hogwarts sono stata accolta dalla spiazzante notizia che Audrey era diventata Prefetto. Fortuna vuole che anche Viktor sia stato chiamato a ricoprire la stessa carica e sapendo quanto poco si sopportino quei due ne prevedo già delle belle.

    III ANNO:

    IV ANNO:

    V ANNO:

    VI ANNO:

    VII ANNO:

    AFTER HOGWARTS: Brakebills College



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    qui la pazienza regna infinita

    Incantesimi

    - Wingardium Leviosa
    - Expelliarmus
    - Pulvinum
    - Partis Revelio
    - Papillon
    - Periculum / Periculum Viridis
    - Geminio
    - Reparo
    - Reducio / Engorgio
    - Caldius > Infericus
    - Frigus > Glacies
    - Colovaria
    - Capillus Remotionem
    - Accio / Depulso
    - Descendo
    - Erecto
    - Excidit
    - Ferum
    - Fastronum
    - Furunculus
    - Gambemolli
    - Genu Invertemus
    - Gratta e Netta
    - Guidami
    - Halitus Callidus
    - Impervium
    - Impingentim
    - Languelingua
    - Lumos / Nox
    - Slugulus Eructo (Mangialumache)
    - Melofors
    - Mucus ad Nauseam
    - Obscuro
    - Scurge
    - Tarantallegra
    - Truncum
    - Waddiwasi
    - Acutus
    - Alohomora
    - Aparecium
    - Ascende
    - Autoscribo
    - Bagaglius
    - Glacius
    - Aguamenti
    - Lacarnum Inflamare
    - Stupeficium
    - Protego
    - Fluidensum

    Conoscenze

    INC: Leggi di Gamp
    DCAO: Magia Bianca/Magia Nera; Luoghi Infestati/Maledetti; I Doni della Morte; Maledizioni sui Tesori; Lega Inglese dei Duellanti
    VTM: Scope volanti; Nottetempo
    MINT: Nave di Durmstrang (Olandese Volante); Carrozze di Beauxbatons; Carrozze di Hogwarts
    SdM: Storia di Hogwarts
    POZ: il Calderone; classificazione delle pozioni; Amortentia, Distillato della Morte Vivente, Elisir dell'Euforia, Pozione Polisucco, Pozione Antilupo; Veleni
    ERB: definizione; classificazione delle piante; Geranio Zannuto; Erba Fondente; grinzafichi, Mandragola; Erba d'Oro
    DIV: Astragalomanzia; Chirologia (Chiromanzia); Astrologia; gli Oroscopi
    ASTRO: definizione; branche dell'Astronomia Babbana (Astrochimica, Astrofisica, Stroria) VS Astronomia Magica; Sistema Solare
    CDCM: definizione; Newt Scamandro; "Creature Fantastiche: Dove Trovarle"; Kneazle; Storia della Consapevolezza Babbana degli Animali Magici; Ufficio RECDCM; Sgnappo; Puffole Pigmee; Sunlys; Gnomi; Horklump; Vermicoli; influenza dell'acqua sugli incantesimi; avvincini; fate; Doxy; Augurey
    TRASF: definizione; storia; branche (Trasformazione, Evocazione, Evanescenza); Animagus; effetti della Trasfigurazione
    BABBA: definizione; differenze maghi/babbani; mezzi di trasporto; autoscontro
    ALCH: definizione; storia; Alchimia Babbana

    e il duro lavoro non è innaturale.

    Libri:
    - I Segreti di Nicholas Flamel (Nicholas Flamel)
    - L'universale manuale dell'universo per il triennio Vol 1 (di Stella Quasar)
    - Guida del Guaritore (Julie Livida)
    - Animali, Spiriti e Fate - Manuale Aggiornato (Sigmund Malone)
    - I Segreti delle Arti Oscure: Teorie per la Difesa - Volume Primo - (Richard Alexander Roger)
    - Il Duello, guida pratica all'attacco e alla difesa (Kate Houghtough)
    - Mille Erbe e Funghi Magici (Phyllida Spore)
    - Pozioni&Veleni (Agatha List)
    - Antiveleni Asiatici (Furia Kinder)
    - Storia della Magia (Bathilda Bath)
    - Manuale degli Incantesimi - Volume I (Miranda Gadula)
    - Le Basi della Trasfigurazione, Volume I (Elisabeth Snow)
    - L’Erbario - Enciclopedia Pratica per Praticanti (Gladius MacKimberly)
    - Infusi e Pozioni Magiche (Arsenius Brodus)
    - Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli (Newt Scamandro)
    - Difesa Contro le Arti Oscure: Teorie e Metodi; Volume Unico (Edmund Le Froy) [Utile per tutti gli anni]
    - Luoghi ed Oggetti Maledetti (Shane Montgomery)
    - Le fiabe di Beda il Bardo
    - Svelare il Futuro (Cassandra Vablatski)
    - Leggere la mano (Abrams Lukley)
    - Babbanologia Standard (Dafne McSporran)
    - Il Libretto Cosmico (Stella Quasar)
    - Gli Oggetti Magici: Introduzione alla loro Conoscenza; Manuale Illustrato (Cartalathiel Manbrace)
    - Il Quidditch Attraverso I Secoli (Kennilworthy Whisp)
    - Ricettario: Il piccolo mestolo d'argento. (Madama Palmira)
    Vestiti:
    - 3 Completi da lavoro in tinta unita (nero)
    - 1 Cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno
    - Divisa
    - 1 Paio di guanti di protezione in pelle di Erumpent
    - 1 Mantello invernale (nero con alamari in argento)
    - 1 Grembiule da Lavoro
    - 1 Divisa protettiva da Volo
    - 1 Divisa da Quidditch {Tassorosso}
    - Set completo di protezioni per il Quidditch
    Oggetti:
    - Piantina da accudire per Erbologia
    - Una borsa dotata di Incantesimo Estensivo Irriconoscibile, cucita da sua nonna.
    - Quaderno rilegato in spago
    - Diario stregato in pelle con ghirigori
    - Calamaio in ottone liscio
    - Penna d’aquila
    - Inchiostro Cambiacolore
    - Set di fogli di pergamena
    - Porta Pergamene Segretario
    - Calderone in Peltro
    - Provette in Cristallo
    - Bilancia in Ottone
    - Boccetta di Essenza di Dittamo

    - Set Standard di Ingredienti II

    Acquisti
    I - Ghirigoro; Calderoni&Farmacia; Madama McClan; Olivander's; Serraglio Stregato; Mondomago (Scherzi&Sport Magici)
    II - Calderoni&Farmacia; Ghirigoro; Serraglio Stregato; Magie Sinister; Mondomago; Visita Medica; Richiamo per Crumb

    Hogwarts
    Smistamento; Prima Mattinata a Hogwarts; Cerimonia di Inizio Anno; Stanza di Sam {Dormitorio di Tassorosso}; Quest Tassa I; Rompere il ghiaccio; Provini di Quidditch (II sessione); Allenamento con Thyste; Corridoi; Partita di Quidditch {Grifondoro VS Tassorosso}; Quest Tassa II-1 - 2;

    Varie
    We gotta go back to Hogwarts! {King's Cross}


    MATERIAI LezioneVotoII LezioneVotoMedia
    DCAO1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6Voto: OVoto:
    POZ1 - 2 - 3 - 4 - 5Voto: E+ (ML)Voto:
    ERB1 - 2Voto: Voto:
    ASTRO1 - 2 - 3 - 4Voto: E+Voto:
    CDCM1 - 2 - 3 - 4 - 5Voto: E+ (ML)Voto:
    ALCH1 - 2 - 3 - 4Voto: E (ML)Voto:

    Pagella I anno: O



    There's not one right answer,so keep pushing forwardand look for yours




    Character sheet © Akicch; - WANT YOUR OWN? Get it
    ispirated to Hufflepuff house


    Edited by Kasra; - 7/1/2018, 12:10
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    VECCHIA FIRMA
    Near, idolatrato dai fandom inglesi e giapponesi, è ingiustamente bistrattato da gran parte di quello italiano. Se anche tu sei tra quelli che amano il puffetto tutto bianco, copia ed incolla nella tua firma!!

    ~ ~ ~ ~ ~

    "The trill such a small gesture from Near makes me feel ... I don't find it anywhere else. Who am I trying to fool? Nothing will never make my blood boil like this. Nothing other than Near"

    ~ ~ ~ ~

    2uiuflk



    «So are you coming or going?
    Or coming and then going?
    Or coming and staying



    ~ ~ ~ ~


    BIGBANG IS V.I.P

    156vfcz



    Edited by Kasra; - 25/2/2019, 18:36
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    «Can we find all this in London?»
    «If you know where to go»

    Samantha Jensen O'Connor
    Scheda PG
    Samantha si rese conto solo in quel momento che fin da quando, sei anni prima, Lizzy aveva ricevuto la sua lettera di ammissione ad Hogwarts, di essersi focalizzata solo sulla scuola, e non su tutto ciò che la circondava, come i quartieri dello shopping, o le istituzioni politiche. Di certo, ipotizzava, ciò era dovuto all’ambiente in cui era cresciuta, con sua madre che faceva l’erborista e suo padre che si recava a lavoro al mattino e ne usciva la sera. Quello era tutto ciò che le serviva sapere del mondo magico, almeno fino a quel momento.

    Si diede della stupida per non aver mai davvero chiesto cosa ci fosse al di là. Davvero non si era mai posta domande? Nei suoi ricordi, Mary Elizabeth tornava con mamma e papà da un posto chiamato “Diagon Alley”, ma ciò che davvero le premeva era mettere le mani sugli acquisti della sorella. Persino Seth ci era già stato! Ora forse le frecciatine scherzose che le aveva lanciato in tutti quegli anni acquisivano un senso, e la fecero sentire un po’ in colpa. Non era così che si comportava una strega. Sul suo viso comparve un’espressione risoluta ad intaccare quella entusiasta che aveva tenuto fino a quel momento, promettendosi che da quel momento in avanti avrebbe tenuto la mente più aperta.

    Ora che stava per recarsi di persona in quel luogo, con la lista del materiale da acquistare, si sentiva in fibrillazione. Accanto a lei, Liz e Gwen discutevano tranquillamente. La presenza della giovane era sempre stata piuttosto normale in famiglia, fin da quando Seth aveva cominciato l’università, ma col senno di poi non era un po’ bizzarro che una coppia di babbani andasse a farsi un giretto nella via dello shopping magico per eccellenza, come se niente fosse? Si appuntò mentalmente di chiedere spiegazioni a suo padre in un secondo momento, dato che l’uomo, in quel frangente, le aveva stretto la mano un po’ di più. Le erano sempre piaciute le mani di suo padre, grandi, calde e leggermente ruvide, sempre capaci di confortarla. Negli anni, aveva imparato a distinguere il tipo di presa che applicava, ed in quel momento capì che era leggermente preoccupato. Erano appena entrati in una locandina buia e muffita, che sicuramente, non fosse stato per i suoi genitori, non avrebbe affatto notato. L’aria era densa di fumo, ma quel color legno e le tonalità marroncine dei mantelli dei clienti non riuscivano a metterla del tutto a disagio.

    Suo padre puntò dritto verso il bancone, in cui un ometto tutto curvo e sdentato stava passando uno straccio.
    «Ah, O’Connor, ci si rivede!» esclamò quando lo raggiunsero, e Peter accennò un sorriso orgoglioso. «E’ l’anno di Sammy, vero?»
    La bambina puntò gli occhi cerulei in quelli castani del barista ed annuì, imitando l’espressione del padre ed ignorando quel soprannome che non l'aveva mai fatta impazzire. Di certo l'altro non poteva saperlo e lei non aveva il diritto di giudicare se fosse simpatico o meno solo per quello. «Sissignore!»
    «In bocca al lupo, ragazzina!» le augurò cordiale, per poi indicare una porta alla sua destra, in fondo alla stanza. Samantha trotterellò dietro al padre, mentre alle sue spalle, anche Seth e sua madre salutavano l’uomo, che a quanto pareva si chiamava Tom.

    In breve, il gruppetto si ritrovò stipato in una sorta di cortiletto interno puzzolente, nel quale si trovava solo qualche bidone dell’immondizia. Sam storse il naso e corrugò le sopracciglia, aveva sempre odiato i cattivi odori, e quello della spazzatura era uno dei peggiori a suo dire. Per fortuna, sua madre estrasse rapidamente la bacchetta e picchiettò pigramente dei mattoni al di sopra dei cassonetti. La bambina osservò concentrata tutta la scena senza battere le palpebre, ma ciò che successe la lasciò ugualmente basita: dove prima c’era un solido muro di pietra, ora vi era un gigantesco arco, oltre il quale scorreva una fiumana di maghi e streghe dall’aria indaffarata.
    Sapeva perfettamente di avere la bocca chiusa, ma ciò che stava vedendo era troppo sorprendente per riuscire a richiuderla.
    «Questa è Diagon Alley?»
    «Sì, tesoro» le confermò sua madre dolcemente, le pupille della figlia che guizzavano da una parte all’altra senza sapere dove soffermarsi per prima.
    «Ma è... è... » tentò di pronunciare, fallendo miseramente.
    «Oh, per l’amor del cielo» sbuffò Liz che, conoscendo la sorellina, prevedeva uno scoppio di felicità a tratti fastidioso. «Io vado a fare i miei acquisti, a dopo»
    «Voi andate con lei?» investigò Lillian, rivolgendosi al primogenito, ma quello scosse la testa.
    «E farci tutte le code alla cassa? No, grazie. E poi fa un caldo bestia, penso che io e Gwen andremo da Florian»
    «Va bene, a più tardi!»

    Una volta che i maggiori si furono allontanati, Samantha si permise di trasformare in parole ciò che le passava per la testa.
    «Qui posso prendere la bacchetta?» cominciò immediatamente, alzando il mento e leggendo le insegne per cercare qualcosa che le indicasse la bottega di un fabbricante di bacchette. «Dove? Dove?» incalzò impaziente. Non vedeva l’ora di trovare la sua anima gemella di legno.
    Udì sua madre sospirare e ridacchiare. «La bacchetta è l’ultima cosa da prendere, tesoro. Prima di tutto dobbiamo andare in banca ed aprire il tuo conto»
    Samantha non riuscì ad impedire che un’espressione di delusione si dipingesse sul suo volto, ma ben presto recuperò il buonumore e seguì i genitori verso nord, dove un’enorme edificio sbilenco color neve sovrastava i piccoli negozietti e, al di sopra del timpano, svettava una scritta in lettere di ferro scuro che recitava “Gringott’s”. Non aveva mai visto un edificio così imponente, forse solo il campanile di Limerick.

    Il suo cuore cominciò a battere più velocemente mentre salivano i pochi gradini che li avrebbero condotti all’interno. Quella era la sua porta d’accesso per diventare una strega con tutti i crismi. Nel contempo, i suoi le stavano suggerendo cosa dire all’operatore, e mentre lei memorizzava, abbassarono e spinsero la maniglia, e suo padre le lasciò le dita.
    L’interno era ancora più stupefacente: un salone ampio, con un lucernario di vetro a forma di cupola che illuminava le lunghe file di tavolini strabordanti di bilancine, pietre preziose ed altri strumenti che Samantha non conosceva. Ma ciò che più la lasciò stupefatta erano gli addetti ad occuparsi di tutto ciò.
    Folletti.
    Sapeva che guardare fisso qualcuno era maleducazione, ma d’altronde la sua attenzione non riusciva ad essere calamitata da uno solo di loro. Suo padre le aveva parlato dei folletti che gestivano la Gringott e lei, basandosi sulla descrizione del genitore, aveva provato a tramutare le parole dell’uomo in un disegno. Per quanto ci fosse andata vicina qualche anno prima, vedere quelle creature di persona era tutta un’altra storia. Trovava buffo che esseri così pieni di rughe non fossero raggrinziti ed accartocciati su se stessi, ma non li reputava comici, anzi. Le loro lunghe e nodose dita, che terminavano con delle unghie sbeccate e sporche la intimorivano un po’.

    Tuttavia, non voleva che i suoi pensassero che avesse paura, perché così non era, perciò, giunta ad un banco, si schiarì la voce e puntò le iridi cerulee negli occhietti del folletto seduto di fronte a lei, parlando chiaramente.
    «Buongiorno, signore» esordì educatamente. Non sapeva se quella sorta di titolo si addicesse alla creatura che aveva di fronte, ma non voleva apparire scortese. Quindi, proseguì, scandendo chiaramente ogni parola. «Mi chiamo Samantha Jensen O’Connor, sono qui per aprire un conto a mio nome»
    code © El Gringo 89


    Edited by Kasra; - 22/5/2020, 16:38
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    Samantha Jensen O’Connor
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    <span style="font-style: normal; color: black; font-size: 13px; font-family: Liberation Serif">LA BLA BLA</span>
    </div></div><div style="overflow: hidden; width: 490px; height: 8px; background: #E8E8E8; padding: 5px; border: #EBEBEB solid 2px; text-align: center"><span style="text-transform: uppercase; font-family: arial narrow; color: #505050; font-size: 6px; letter-spacing: 4px">role code by [URL=http://annahberry.forumfree.it/]»ANNAH.BELLE«[/URL] don't copy</span></div>


    DmX3AH3
    Samantha J. O'Connor
    hufflepuff | ii YEAR | 13 ys old | Sheet
    BLA BLA BLA
    CODE&GRAPHIC BY HIME
    CODICE
    <table cellpadding=0 cellspacing=0>

    <tr>
    <td>[IMG]https://upload.forumfree.net/i/ff6192550/DmX3AH3.gif[/IMG]</td>
    <td><div style="background: #fff; width: auto; height: 400px;"><div style="font-size: 15px; font-family: georgia; color: #DCCE01; text-align: center; text-transform: uppercase; letter-spacing: 5px; padding-top: 20px;"><b>[color=#D1C300]Samantha J. O'Connor[/color]</b></div><div style="text-align: center; font-size: 8px; font-family: georgia; text-transform: uppercase; letter-spacing: 2px; color: #454545; padding-bottom: 8px;">hufflepuff | ii YEAR | 13 ys old | [URL=http://ilpaiolomagico.forumfree.it/?t=71242516]Sheet[/URL]</div> <div style="overflow: hidden; width: 300px; margin-top: 15px; margin-right: 10px; margin-left: 10px;"><div style="overflow-y: scroll; width: 317px; height: 310px; padding-right: 25px"><div style="font-size: 11px; font-family: tahoma; color: #878787; line-height: 12px;">BLA BLA BLA
    </div></div></div></div></td>
    </tr>

    </table> <div style="text-align: center; padding-top: 5px; font-family: arial; font-size: 9px">CODE&GRAPHIC BY [URL=http://hime.blogfree.net/]HIME[/URL]</div>


    png
    Samantha Jensen O'Connor
    Hufflepuff | III year | 13 y.o. | Neutral Good | voice

    BLA BLA BLA


    codice role © Akicch~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
    CODICE
    <div align="center"><div style="width: 510px; padding-top: 3px; padding-bottom: 3px; padding-left: 3px; padding-right: 4px; border: 1px dashed #666666"><div style="width: 500px; background: #FFFFFF; padding-top: 15px; padding-left: 3px; padding-right: 3px; border-top: 3px dotted #edb51d; border-bottom: 3px dotted #edb51d; border-right: 3px solid #edb51d; border-left: 3px solid #edb51d"><div style="width: 450px; border: 4px solid #edb51d">[IMG=png]http://image.forumfree.it/6/1/9/2/5/5/0/1439778325.png[/IMG]</div><span style="text-shadow: 1px 1px 1px black; letter-spacing: -4px">[font=End of the Dream][size=17]<b>[URL=?t=71242516#entry578326536]<b>[size=27]Samantha Jensen O'Connor[/size]</b>[/URL]</b>[/size][/font]</span>
    <span style="font-family: Courier; font-size: 10px; text-transform: uppercase; color: 141412; text-shadow: 1px 0px 0px black; letter-spacing: 3px">[color=gold]Hufflepuff[/color] | III year | 13 y.o. | Neutral Good | [URL=https://soundcloud.com/susy-river/sams-voice]voice[/URL] </span>

    <div style="background-color: #; overflow: auto; height: 275px; width: 480px; text-align: justify; font-family: Verdana; font-size: 11.5px; color: black; padding-left: 3px; padding-right: 3px">BLA BLA BLA
    </div>
    </div></div>
    <span style="text-align: center; font-family: tahoma; color: #DEDEDE; font-size: 9px; text-transform: uppercase">codice role © [URL=?act=Profile&MID=6711697]<span style="font-family: tahoma; font-size: 9px; font-style: normal; font-weight: normal; text-decoration: none; text-transform: uppercase"> Akicch~</span>[/URL]NON COPIARE - WANT YOUR OWN? [URL=http://inthemiddle.forumfree.it/]GET IT[/URL]</span></div>


    png

    Samantha Jensen O'Connor
    Hufflepuff, I anno


    BLA BLA BLA


    code © El Gringo 89

    CODICE
    <div align="center"><div style="width: 590px; padding: 8px; background-color: #FFF; font-family: tahoma; font-size: 10pt; color: #000; line-height: 99%; text-align: justify"><div style="float: left; margin-right: 10px">[IMG]http://image.forumfree.it/6/1/9/2/5/5/0/1453742548.png[/IMG]</div>
    <div style="background-color: #2d2c2c; color:#ffffff; text-align:center; letter-spacing: 10px">[size=5][font=End of the dream][size=7][URL=http://ilpaiolomagico.forumfree.it/?t=71242516#entry578326536][color=white]<b>Samantha Jensen O'Connor</b>[/color][/URL][/size][/font][/size]
    [color=gold]<b>Hufflepuff</b>[/color], I anno</div>

    <div style="background-color: #; overflow: auto; height: 300px; width: 430px; text-align: justify; font-family: Arial; font-size: 13px; color: #0E0A0A; padding-left: 4px; padding-right: 3px">BLA BLA BLA
    </div>

    <div style="border-bottom: 3px solid #2d2c2c"></div></div></div><div align="center" style="font-family: tahoma; font-size: 8px; text-transform: uppercase; text-align: center">code © [URL=?act=Profile&MID=1879969]El Gringo 89[/URL]</div>




    Samantha Jensen O'Connor
    I year | Hufflepuff

    BLA BLA BLA
    CODE&GRAPHIC BY HIME
    CODICE
    <div style="background-image: url(http://oi65.tinypic.com/104pxdv.jpg); width: 479px; height: auto; background-repeat: no-repeat; background-color: #fff">

    <img style="width: 140px; border-radius: 100%; float: right; margin-right: 20px; margin-top: 80px;" src="http://image.forumfree.it/6/1/9/2/5/5/0/1456174134.jpg"><div style="font-size: 13px; color: #1e1e1e; font-family: georgia; text-transform: uppercase; letter-spacing: 3px; padding-left: 20px; font-weight: bold; padding-top: 195px;"><i>Samantha Jensen O'Connor</i></div><div style="font-family: verdana; font-size: 10px; color: #1e1e1e; margin-left: 20px;">I year | [color=gold]Hufflepuff [/color][URL=http://ilpaiolomagico.forumfree.it/?t=71242516#entry578326536]&#9734;[/URL]</div>
    <div style="overflow: hidden; width: 460px; "><div style="overflow-y: scroll; width: 477px; height: 300px; padding-right: 25px; color: #1e1e1e; font-family: tahoma; font-size: 11px; line-height: 12px; text-shadow: 1px 1px 0px rgba(255, 255, 255, 0.5);"><div style="border-right: 10px gold solid; padding-right: 10px;">BLA BLA BLA</div></div></div></div> <div style="text-align: center; padding-top: 5px; font-family: arial; font-size: 9px">CODE&GRAPHIC BY [URL=http://hime.blogfree.net/]HIME[/URL]</div>


    Hufflepuff II year 13 ys old music sheet
    Hufflepuff is the way
    Samantha Jensen O'Connor
    BLA BLA BLA
    ✕ schema role by psiche
    CODICE
    <div style="background-color: gold; padding: 8px; width: 490px;"><div style="background: #070707; border: 7px solid #111; padding: 5px; color: #555; font-size: 11px; font-family: georgia;"> <div style="font-size: 7px; text-transform: uppercase; letter-spacing: 4px; text-align: center; color: #999; margin-top: 3px; margin-bottom: 3px; border: 1px solid #222; line-height: 10px; ">Hufflepuff [color= yellow]&#10005;[/color] II year [color= yellow]&#10005;[/color] 13 ys old [color= yellow]&#10005;[/color] music [color= yellow]&#10005;[/color] [URL=http://ilpaiolomagico.forumfree.it/?t=71242516]sheet[/URL] </div><div style="background-color: #040404; height: 20px; text-align: center; line-height: 20px; color: #777; text-transform: uppercase; font-family: georgia; letter-spacing: 1px; font-size: 8px; letter-spacing: 2px"><div style="padding: 1px; float: left; height: 5px; text-align: center;margin: 9px 0px 1px 6px; color: gold; text-transform: uppercase; font-size: 45px; font-family: arial">“</div>Hufflepuff is the way</div> <div style="background-image: url('http://image.forumfree.it/6/1/9/2/5/5/0/1474150523.png'); height: 200px"> <div style=" text-align: center; font-family: georgia; color: #888; text-transform: uppercase; font-size: 7px; padding-top: 100px; letter-spacing: 3px; line-height: 8px; ">Samantha Jensen O'Connor
    </div></div><div style="color: #333; text-align: justify; border: 1px solid #222; padding: 2px 2px 2px 2px"><div style="height: 180px; overflow: auto; padding: 0px 2px 0px 2px; line-height: 13px; background-color: #111; padding: 4px; border: 1px solid #222; color: #555">[font=Geneva]BLA BLA BLA[/font]</div></div> <div style="font-size: 7px; text-transform: uppercase; letter-spacing: 4px; text-align: center; color: #999; margin-top: 3px; border: 1px solid #222; line-height: 10px; ">&#10005; schema role by [URL=http://tigerdirty.forumfree.it/?act=Profile&MID=8092177]psiche[/URL]</div></div></div>


    l7AT4NH
    Samantha J. O'Connor

    III year | 13 ys old | Neutral Good

    BLA BLA BLA
    code © psiche

    CODICE
    <div style="background:#efefef; border: 15px solid #FFF566; line-height: 12px; padding: 5px; width: 500px; color: #555; font-size: 11px; font-family: georgia; "><table>

    <tr>
    <td><div style="background-color: white; padding: 5px; float: left; width: 25px; height: 25px; text-align: center; line-height: 25px; margin-right: 5px; color: #666; font-size:30px; border: 1px solid #3b1010">[IMG]https://upload.forumfree.net/i/ff6192550/l7AT4NH.png[/IMG]</div></td>
    <td><div style="font-size: 21px; text-transform: uppercase; letter-spacing: -1px; line-height: 18px; border-bottom: 1px solid #612222; padding-bottom: 4px">Samantha [color= #612222]<i>[URL=http://ilpaiolomagico.forumfree.it/?t=71242516]J.[/URL]</i>[/color] O'Connor </div></td>
    <td width="61%"><img style="width: 60px; height: 45px; border: 4px solid #A2A199; padding: 2px;" src="https://image.forumfree.it/6/1/9/2/5/5/0/1474152482.gif"> <img style="width: 60px; height: 45px; border: 4px solid #272724; padding: 2px;" src="https://image.forumfree.it/6/1/9/2/5/5/0/1474152300.gif"> <img style="width: 60px; height: 45px; border: 4px solid #A2A199; padding: 2px;" src="https://image.forumfree.it/6/1/9/2/5/5/0/1474152299.gif"> <img style="width: 60px; height: 45px; border: 4px solid #272724; padding: 2px;" src="https://image.forumfree.it/6/1/9/2/5/5/0/1474152298.gif"></td>
    </tr>

    </table>
    <div style="font-size: 7px; text-transform: uppercase; letter-spacing: 4px; text-align: center; color: #666">III year | 13 ys old | Neutral Good</div>
    <div style="color: #333; text-align: justify; border: 1px solid #3b1010; padding: 5px"><div style="height: 150px; overflow: auto; padding: 3px; line-height: 13px">[font=Optima]BLA BLA BLA[/font]</div></div> <div style="background-color: #d7d5d5; padding:3px; text-transform:uppercase; font-size: 7px; color:#000; letter-spacing: 3px; text-align:center; margin: 1px; ">code © [URL=http://tigerdirty.forumfree.it/?act=Profile&MID=8092177]psiche[/URL]</div></div>




    hufflepuff | II year | 13 ys old | sheet

    BLA BLA BLA

    Code by © ciaruz

    CODICE
    <div style="width: 503px; margin: 0 auto; background-image:url(http://image.forumfree.it/6/1/9/2/5/5/0/1474153937.jpg); height: 389px">

    <div style="vertical-align: top; margin-left: 240px; margin-top: 5px; text-transform:uppercase; font: 9px arial;">[color=gold]hufflepuff[/color] | II year | 13 ys old | [URL=http://ilpaiolomagico.forumfree.it/?t=71242516]sheet[/URL]</div><div style="float: right; margin-right: 10px;"><div style="overflow:hidden; width:283px;">
    <div style="display:block; overflow-y: scroll; width:290px; height: 307px; padding: 5px; overflow: auto; text-align:justify; color: white; font-size: 12px; line-height: 100%;">BLA BLA BLA</div></div></div></div><p align="center">[size=0][color=silver]Code by ©[/color] [URL=?act=Profile&MID=4586307]ciaruz[/URL][/size]</p>




    Samantha J. O'Connor
    II year
    Sheet
    BLA BLA BLA
    Code made by ~Chibi | Don't copy, pls ♥
    CODICE
    <div style="background-image:url(http://image.forumfree.it/6/1/9/2/5/5/0/1474156243.png); width:609px; height:399px; border: 5px double #000;"><table cellspacing="15">

    <tr>
    <td><div style="margin-top: 10px; margin-left: 45px; margin-top: 30px; width: 150px; height: 107px; box-shadow: 2px 2px 4px 2px #616151; border-radius:10px; border: 5px solid #fff; background-image: url(http://image.forumfree.it/6/1/9/2/5/5/0/1474156167.gif)"></div>
    <div style="width: 190px; height: 325px; margin-top: 115px; color: #444; text-align: justify; font-family:verdana; font-size:11px; line-height:15px">
    [font=End of the dream]<b>[size=3]Samantha J. O'Connor[/size]</b>[/font]
    II year
    [URL=http://ilpaiolomagico.forumfree.it/?t=71242516]Sheet[/URL]</div></td>
    <td><div style="overflow:hidden; display: inline-block; vertical-align: top; width: 290px; margin-left: 55px;"><div style="overflow-y:auto; width: 290px; height: 325px; margin-bottom: 234px; color: #444; text-align: justify; font-family:verdana; font-size:11px; line-height:15px">BLA BLA BLA
    </div></div></td>
    </tr>

    </table></div><div style="text-align: center; font-family:verdana; font-size:11px; text-transform: uppercase; text-shadow: 1px 0px 1px pink;">Code made by [URL=?act=Profile&MID=11337836]~Chibi[/URL] | Don't copy, pls &#9829;</div>


    SAMANTHA JENSEN O'CONNOR - Tassorosso
    15 Y.O. | IV anno | Hufflepuff Prefect | Neutral Good | voice | Sheet © Hoperus
    BLA BLA BLA

    png

    CODICE
    <table align="center" style="border-style: solid; border-width: 27px 0px; -moz-border-image: url(http://elgringo.altervista.org/ilpaiolomagico/sfondo_TS.jpg) 27 0 repeat stretch; -webkit-border-image: url(http://elgringo.altervista.org/ilpaiolomagico/sfondo_TS.jpg) 27 0 repeat stretch; -o-border-image: url(http://elgringo.altervista.org/ilpaiolomagico/sfondo_TS.jpg) 27 0 repeat stretch; border-image: url(http://elgringo.altervista.org/ilpaiolomagico/sfondo_TS.jpg) 27 0 repeat stretch;max-width:500px; width:100%; table-layout:fixed; background-color: white" cellpadding="3">

    <tr>
    <td colspan="5" style="height: auto;"><div align="center" style="font-family: georgia; text-transform: uppercase; color: orange; font-size: 15pt;"><i>S</i>AMANTHA <i>J</i>ENSEN O'<i>C</i>ONNOR - <i>T</i>assorosso </div><div style="font-family: Verdana; font-size: 11px; color: black; text-align: center; padding: 3px;">15 Y.O. | <b>IV anno</b> | [color=orange]<b>Hufflepuff Headgirl</b>[/color], Seeker&Captain | Neutral Good | [URL=https://soundcloud.com/susy-river/sams-voice]voice[/URL] | [URL=?t=71242516] Sheet [/URL] © [URL=?act=Profile&MID=1396426]Hop[/URL][URL=?act=Profile&MID=4585842]<u>erus</u>[/URL]</div><table border="1" cellpadding="4" cellspacing="0" width="100%"><tbody>

    <tr>
    <td><div style="overflow: auto; height: 250px; font-family: georgia; font-size: 12px; color: black; text-align: justify; padding: 1px; line-height: 100%; letter-spacing:0.3px">[font=Georgia]BLA BLA BLA[/font]
    </div></td>
    </tr></tbody>

    </table><p align="center">[IMG=png]https://image.forumfree.it/6/1/9/2/5/5/0/1439778325.png[/IMG]</p>

    </table>


    Samantha O'Connor
    hufflepuff • 14 • III • Neutral Good
    B
    LA BLA BLA

    © hime

    CODICE
    <div style="display:block;background: url(https://image.ibb.co/cwcZLo/ezgif_3_60665f28de.gif); width: 500px; height: 253px; "><div style="display:inline-block;font-family: times; font-size: 30px; color: #000; margin-top: 115px; float:left; margin-left: 30px; text-transform: lowercase; letter-spacing: 0px; width:200px;"><div style="display:inline-block; text-align:center; font-size: 11px; text-transform: uppercase; color:#F0FFFF; letter-spacing: 2px; margin-top:0px; margin-left:0px; opacity:0.96; float:left;"><b>Samantha O[URL=https://ilpaiolomagico.forumfree.it/?t=71242516#entry578326536][color=orange]'[/color][/URL]Connor</b></div><div style="width:200px; display:inline-block; float:right; margin-left: 20px; color: #000; text-transform: uppercase; font-family: times; font-size: 8.5px; margin-top: 5px; letter-spacing: 0px">[color=orange]hufflepuff[/color][color=#F0FFFF] • 14 • III • Neutral Good[/color]</div></div></div><div style="display:block;width: 495px; background: #FDFDFD; height: 400px; border: 3px double #DDDDDD; margin-top: 3px"><div style="display:block;overflow: hidden; width: 400px; margin-top: 30px"><div style="display:block;overflow-y: scroll; width: 410px; height: 330px; padding-right: 25px; text-align: justify; color: #000; font-family: times; font-size: 12px; line-height: 16px;"><div style="font-size: 40px; float: left; font-family: georgia; font-style: italic; padding-top:10px; padding-right: 10px; padding-bottom: 6px;">B</div>LA BLA BLA</div></div>
    </div><div style="font-size: 10px; text-align: center; font-family: georgia; text-transform: uppercase;">© [URL=http://hime.blogfree.net/]hime[/URL]</div>

    14291843_278761852507396_4782655801043262148_n
    Samantha J. O'Connor
    hufflepuff Headgirl & Seeker | VI YEAR | 16 y.o. | voice
    BLA BLA BLA
    CODE&GRAPHIC BY HIME

    CODICE
    <table cellpadding=0 cellspacing=0>

    <tr>
    <td>[IMG]https://upload.forumfree.net/i/ff6192550/14291843_278761852507396_4782655801043262148_n.jpg[/IMG]</td>
    <td><div style="background: #fff; width: auto; height: 400px;"><div style="font-size: 15px; font-family: georgia; color: #DCCE01; text-align: center; text-transform: uppercase; letter-spacing: 4px; padding-top: 20px;"><b>[color=#D1C300]Samantha J. O'Connor[/color]</b></div><div style="text-align: center; font-size: 8px; font-family: georgia; text-transform: uppercase; letter-spacing: 1px; color: #454545; padding-bottom: 8px;">hufflepuff Headgirl & Seeker | VI YEAR | 16 y.o. | [URL=https://soundcloud.com/susy-river/sams-voice]voice [/URL][URL=http://ilpaiolomagico.forumfree.it/?t=71242516]&#9734;[/URL]</div> <div style="overflow: hidden; width: 300px; margin-top: 15px; margin-right: 10px; margin-left: 10px;"><div style="overflow-y: scroll; width: 317px; height: 310px; padding-right: 25px"><div style="font-size: 11px; font-family: tahoma; color: #878787; line-height: 12px;">BLA BLA BLA
    </div></div></div></div></td>
    </tr>

    </table> <div style="text-align: center; padding-top: 5px; font-family: arial; font-size: 9px">CODE&GRAPHIC BY [URL=http://hime.blogfree.net/]HIME[/URL]</div>


    Edited by Kasra; - 10/8/2020, 11:00
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    Disclaimer:

    - Samantha Jensen O'Connor è un personaggio di mia invenzione e i contenuti della scheda sono mia proprietà intellettuale. Don't copy uwu
    - Le gif e le foto invece sono pubbliche, perciò potete salvarle tranquillamente.
    - Il prestavolto è la dolcissima neozelandese Brooke Williams e non è condivisibile ♡
    - Se volete una role basta chiedere, io e Sam saremo felicissime di conoscervi!
    - Se vi va di lasciarmi un +1 vi riempio di thé e biscotti :3

    wVoyq1f

    ϟ Samantha Jensen O'Connor
    16 Y.O. | HUFFLEPUFF HEADGIRL & SEEKER | V YEAR
    PARTICULARS

    First NameSamantha; "fanciulla sacra", "fiore", "persona che ascolta".
    Sua nonna aveva sempre amato questo nome, auspicando di potervi chiamare sua figlia, un giorno. Purtroppo non ne ebbe l'opportunità e, quando Peter e Lillian scoprirono di essere nuovamente in dolce attesa di una bambina, convinse la coppia ad assecondare quel suo desiderio. A Sam è sempre piaciuto il proprio nome e da piccola, sentito l'aneddoto sulla sua origine, soleva scherzare con i genitori affermando che nel caso in cui non avessero esaudito la richiesta dell'anziana strega, un giorno ci avrebbe pensato lei stessa, recandosi all'anagrafe per effettuare ufficialmente il cambio.
    Middle Name: Jensen.
    Pur essendo maghi, i suoi genitori apprezzano particolarmente la letteratura babbana, gli high fantasy in particolare - probabilmente incuriositi dalla concezione della magia di coloro privi del dono. Il secondo nome per la loro terzogenita è un omaggio ad uno dei personaggi dei romanzi di Terry Goodkind, donato alla bimba con l'augurio che ella sarebbe altrattanto forte e coraggiosa.
    SurnameO'Connor.
    Translazione inglese dell'irlandese Ui Conchobhair, sono una famiglia reale irlandese originaria del Connacht, la più occidentale e meno vasta provincia della Repubblica d'Irlanda. Il capostipite della famiglia fu Cathal O'Connor, che ebbe il titolo di re del Connacht nel 980. O'Connor; la discendenza proseguì ininterrotta fino al 1466, quando la famiglia si divise nel ramo degli O'Connor Ruadh (rossi, a cui appartiene Samantha) e degli O'Connor Donn (neri). Sam ha sempre trovato affascinante che grazie all'unione con sua madre le due tinte avessero potuto riunirsi, anche se naturalmente ciò non aveva nulla a che fare con il colore dei capelli. Gli O'Connor hanno anche uno stemma di casato, che però Sam ha visto solamente sulle porcellane e gli arazzi a casa di sua nonna.
    Nickname › Sam, Jen, SJ. Alcuni la chiamano Sammy, ma lei l'ha sempre detestato, le dà l'impressione che la stiano prendendo in giro. Qualche professore un po' troppo impertinente a Hogwarts non si fa però troppi problemi ad apostrofarla in quel modo. Le uniche persone che hanno il tacito permesso di appellarla così sono suo fratello Seth, Joachim Morley e Kenneth Wallace. Quando è diventata Caposcuola, alcuni primini - specialmente Emily e Remi - hanno cominciato a chiamarla Boss. Si rifiuta di ammetterlo, ma la verità è che le piace un sacco.

    Date of Birth › 22 Settembre 2003
    Zodiac Sign › Vergine ascendente Toro
    I Vergine ascendente Toro sono persone solide, concrete, dotate di tanto buon senso. Segno e Ascendente regalano un grande realismo e la capacità di decidere per il meglio in ogni circostanza di vita. Familiari e amici li considerano persone affidabili e si fidano di essi. In società, sanno sempre come comportarsi, e sono conosciuti per essere sinceri e onesti. Sono attenti alla realtà circostante e alle persone. Possono essere piuttosto tradizionalisti e se si mettono in testa qualcosa, niente e nessuno li farà cambiare idea. Però, la loro razionalità e il loro buon senso li spingono alla riflessione, non all’impulsività. Quindi, testardi o no, alla fine riescono a capire che cosa è meglio fare, per se stessi e per tutti. Buongustai e amanti della comodità, potrebbero essere un po’ pigri, ma se c’è da rimboccarsi le maniche sono i primi a darsi da fare!
    Dovrebbero però imparare ad essere più flessibile e a dare più spazio alla creatività e alla fiducia.

    In amore sono concreti e pragmatici: investono tutti se stessi in una relazione affettiva, sono sensibili e affettuosi, anche se forse tendono a manifestare le loro emozioni offrendo al partner vantaggi pratici. Preferiscono dimostrare il proprio amore con i fatti, più che a parole. Sono persone passionali e sensuali, ma difficilmente si lasciano trascinare dall’istinto. In fondo, prima di lasciarsi andare completamente, vogliono essere davvero sicuri di quello che provano e della sincerità della persona amata.
    A volte potrebbero dimostrarsi un po’ gelosi, ma se ci riflettono su comprendono che questo sentimento è potenzialmente in grado di destabilizzare anche l’unione più riuscita, quindi riescono a moderarsi.

    Nel lavoro sono dei veri assi! Investono tutte le loro forze ed energie per raggiungere i traguardi che si sono prefissati. Sono gran lavoratori, capaci di impegnarsi a lungo senza cedere alla stanchezza. Sono anche molto precisi, costanti e affidabili, e se vengono affidati compiti di responsabilità si può essere certi che saranno in grado di portarli a termine.

    Birth Place › Connemara (Irlanda); da piccola lei ed i suoi fratelli spesso si intrufolavano nell'abazia di Kylemore, immaginando di essere gli antichi sovrani del Connacht.
    Current Residence › Truro, Cornovaglia
    State of Blood › Mezzosangue
    Social Status › Benestante
    Sexual Orientation › Demisessuale
    Relationship StatusHa una cotta per Nathan Fray
    Bank Account › CB D282

    TRIVIA
    › Oltre allo standard English, parla il cornish, l’irlandese e lo scozzese, ma le lezioni di Magia Internazionale le hanno permesso di apprendere qualche anche nozioni linguistiche basilari di greco, danese, bulgaro, giapponese, arabo e swahili.
    › fino ai primi anni dell'adolescenza è stata affetta dalla Sindrome di Wendy, mentre ha tutt'ora un lievissimo disturbo ossessivo-compulsivo che si manifesta quando è particolarmente nervosa, per cui sente il bisogno di rigirarsi qualcosa tra le mani e grattarvi le unghie - meglio ancora se l'oggetto non è perfettamente liscio.
    › È mancina. Da piccola detestava le sbavature sui disegni che ciò comportava, ma ora ci ha fatto il callo. Inoltre, grazie al Quidditch e ad alcuni tipi di incantesimi, sta imparando ad acquisire manualità anche con la destra.
    › È vegetariana fin da quando andava alle elementari: vivere accanto ai boschi ha fatto nascere in lei una certa empatia nei confronti degli animali.
    › Ha un apparato digestivo un po’ delicato, ma preferisce esagerare di tanto in tanto piuttosto che privarsi di una qualche leccornia.
    › Sa suonare il flauto di pan.
    › Soffre le temperature troppo alte.

    PSYCHE

    Alignment Neutrale Buono (Il Benefattore); fa sempre del suo meglio per aiutare gli altri nei limiti delle sue possibilità. Si sente meglio nel prestare aiuto ai bisognosi, lavora volentieri con regnanti e tutori dell'ordine, ma non sente alcun legame verso di loro. È il più dominato dal "bene incondizionato" poiché il suo istinto di fare del bene difficilmente verrà ostacolato da alcunché.

    Type INFJ-T, il Sostenitore. Le personalità del Sostenitore hanno un innato senso di idealismo e di morale, ma ciò che le distingue da altri tipi di personalità idealistiche è la loro risolutezza e determinazione, e sono capaci di intraprendere misure concrete per realizzare i propri obiettivi. Anche se pacate, hanno opinioni molto forti e lottano instancabilmente per un’idea in cui credono. Agiscono non per creare un vantaggio, bensì per creare equilibrio. L’egualitarismo e il karma sono idee molto interessanti per loro, e tendono a credere che nulla aiuterebbe il mondo più dell’utilizzo di amore e compassione per ammorbidire i cuori dei tiranni. La passione delle loro convinzioni è perfettamente in grado di portarli oltre il punto di rottura e se il loro zelo sfugge di mano, possono trovarsi esausti, in cattiva salute e stressati. Ciò diventa particolarmente evidente quando si trovano ad affrontare conflitti e critiche – la loro sensibilità li costringe a fare tutto il possibile per eludere questi attacchi apparentemente personali, ma quando le circostanze sono inevitabili, possono reagire in modi altamente irrazionali e inutili.

    Seth la definisce una persona altruista – forse anche troppo buona -, dichiarando che gli insegnamenti dei loro genitori sono andati a buon rendere: sembra che abbia appreso i valori che volevano trasmetterle ripetendole l’importanza di essere coscienziosi, anche se lei ha sempre avuto la tendenza ad avere troppo spesso la testa fra le nuvole per distinguere la fantasia dai fatti concreti – non che l’avere poteri magici l’abbia mai aiutata a tenere i piedi per terra. Se però riesce a trovare la giusta concentrazione, diventa in grado di svolgere i compiti con estremo zelo.
    Lizzy ha sempre deriso la sua creatività quando Sam importunava chiunque in cerca di responsi alle sue presunte opere d’arte, asserendo che il suo massimo erano le torte di fango. In realtà sa perfettamente che a disegnare non è così male, ma se dovesse inventare qualcosa di sana pianta probabilmente si rivelerebbe tutto un buco nell’acqua: è conscia di possedere una certa immaginazione, piuttosto che un'inarrivabile originalità. A Sam piace conoscere e scoprire quante più cose possibile, incentivata anche da suo padre che ha sempre spinto lei ed i suoi fratelli in quella direzione, così da poter sviluppare un proprio pensiero; alle volte, però, la sua sete di sapere si può trasformare in una curiosità quasi nociva.
    Da bambina Sam aveva molto timore di imporsi sulle persone, trovando il condividere le proprie opinioni piuttosto complesso, ma grazie ai numerosi compagni che ha conosciuto a Hogwarts ha superato piuttosto rapidamente quella piccola duna, tanto da aver preso parte a diversi battibecchi e discussioni non solo con i coetanei, ma persino con qualche insegnante. Basta che le venga accordata una certa fiducia per aprirsi e lasciarsi andare, tendendo quasi a diventare logorroica se particolarmente presa da una conversazione, e ciò si è traslato anche in una certa sicurezza di sé che in passato non aveva e che l'ha aiutata, tra le altre cose, a non farsi più troppe remore nell'avanzare domande ai docenti. Ha una personalità che può essere definita a tratti esuberante, quasi esasperante, ma negli ultimi anni, dopo la scomparsa di Nathan, è diventata più schiva e malinconica, tanto da arrivare a sentirsi a disagio in caso di contatto fisico, cosa che prima non smetteva mai di ricercare.
    Sam mantiene ancora una sorta di innocenza che potrebbe benissimo essere scambiata, alle volte, con l'ingenuità, e altro punto a suo sfavore è la sua irrazionale inclinazione all'invidia, specialmente nei confronti di Mary Elizabeth e di alcune coetanee che reputa migliori di lei; ciò l'ha condotta ad intraprendere un'eterna, intima sfida contro di loro, tendendo ad annichilirsi in seguito ad un errore più di quanto dovrebbe. Di conseguenza, quando trova di essere riuscita a raggiungere un obiettivo che si era prefissata, si lascia andare ad un momento di elogio personale e diventa leggermente vanitosa: dall’esterno pare che si tratti solo di un atteggiamento scherzoso, ma in quei momenti sente davvero un certo orgoglio pervaderla.

    Loves › il primo posto va sicuramente alle passeggiate nel bosco (meglio ancora se parte la mattina presto, quando tra le colline aleggia la bruma) che trova avere un che di liberatorio, forse per il canto degli uccelli che la circonda ogni volta che vaga tra i tronchi, forse per la particolare luce giallognola che filtra attraverso il fogliame rigoglioso. Ama però anche guardare le stelle d’estate, sdraiata sulle spine di grano secche, e le è sempre piaciuto raccogliere ingredienti strani per conto di sua madre, riconoscendo questa pianta da quell’altra. Impazzisce per i temporali estivi, adora svegliarsi con il sole in faccia la mattina, il suono della pioggia sui vetri, la quiche di verdure, la crème brulée e la zuppa di spezie di sua madre. Trova esaltante riuscire in qualcosa in cui ha fallito a lungo prima di raggiungere il successo, interagire con la fauna, ascoltare il frinire delle cicale o i suoni delle acque dolci, che la rilassano moltissimo (tra Connemara e la Cornovaglia ha sempre avuto laghi o fiumi nelle vicinanze di casa sua). Le piace moltissimo la musica d'atmosfera, le canzoni tradizionali irlandesi, le melodie malinconiche e vibranti ed il suono degli archi, che è quello che preferisce in assoluto (adora Lindsey Stirling, invero). Inoltre, pur se non lo fa molto spesso, non disdegna ballare.
    Arrampicare e correre sono le sue attività preferite; sebbene possegga una Scopa da corsa e sia stata Cercatrice, volare non è mai stata una sua grande passione, a differenza di suo padre, tanto fisicamente ancorata alla terra ed alla sensazione dell'erba tra le dita dei piedi quanto mentalmente rivolta all'oltre.

    Hates › la caccia, l’arroganza, l’egoismo, l’incongruenza, il bigottismo. È ben consapevole che esistono molti difetti peggiori, ma in un certo senso li percepisce come parte di sé e tende a giustificarli. Spesso pensa che non dovrebbe, che è troppo accondiscendente ed affatto imparziale. Non sopporta di non riuscire in qualcosa, di venire derisa ed umiliata, di sentirsi stupida ed inferiore. Detesta dormire con le persiane chiuse, l’umidità, i cattivi odori, gli scricchiolii del legno la notte, e la sola idea di una rottura o di una perdita.
    SOMA

    Sam non è particolarmente alta – raggiunge a malapena il metro e sessantacinque – e non ha problemi di peso data la sua passione per la corsa e le escursioni. Le sue gambe sono forti – le cosce in particolare dato il suo ruolo di Cercatrice, che ricopre fin dal primo anno –, mentre le braccia, nonostante l’infanzia passata ad inerpicarsi ovunque, sono rimaste piuttosto esili.
    La sua pelle sarebbe chiara se non che da bambina passava la maggior parte del tempo a giocare all’aperto. Forse è per questo che il suo incarnato si è scurito, nascondendo in parte la quasi invisibile spruzzata di lentiggini che le adorna le gote.
    I suoi occhi sono cerulei, grandi, traboccanti di sincerità poiché la fanciulla è pressoché incapace di mentire. Se infatti, come si suol dire, “gli occhi sono lo specchio dell’anima”, le sue iridi rivelano piuttosto chiaramente il suo umore, sfumando nelle tonalità più azzurre nelle belle giornate o quando è allegra ed adombrandosi di un verde grigiastro nel caso di un cielo plumbeo o di una rara arrabbiatura. Non ha mai amato truccarsi con mascara o eye-liner date le sue ciglia chiare già lunghe.
    Il suo viso, dal profilo morbido e dalle guance rosate, è solitamente incorniciato da capelli rosso scuro lunghi ed ondulati che non ama legare, anche se da piccola li intrecciava spesso inserendo nelle pieghe dell’acconciatura primule o carpigne gialle o arancioni. Nonostante trovi fastidiosa la sensazione di tenere una massa di ciocche tanto lunghe a contatto con la pelle (ragion per cui non porta la frangia), crescendo ha quasi smesso di bloccare la sua chioma con fasce o elastici, preferendo lasciarli prevalentemente sciolti, eccetto quando fa moto – in quei casi li fissa in cima alla testa in una coda di cavallo – o gioca a Quidditch (trova il canestro estremamente pratico). Il suo meraviglioso colore naturale ereditato dal ramo irlandese paterno però non l’ha mai fatta impazzire: Sam ha infatti sempre preferito le chiome scure come quelle di sua madre, invidiando la sorella maggiore che ne ha ereditato il gene – e forse è anche per questo che ha un debole per i mori. Nell'autunno del 2019, durante il suo quinto anno a Hogwarts ha deciso di tagliarsi la chioma e tingerla di nero, e tutt'ora la porta così.
    Le sue labbra non sono piene, ma hanno una forma gentile quasi impossibile da eliminare dato che da piccola si svegliava perennemente con il sorriso fin dal mattino, specie nelle giornate terse.

    Particular Signs › Ha diverse cicatrici sulle gambe per via delle numerose cadute che faceva da piccola – per quanto lo adorasse, ci mise un po’ ad imparare ad arrampicarsi sugli alberi a dovere. Sulle caviglie ha tatuati i suoi due Cerchi Alchemici, Condizione Favorevole a sinistra e Rilascio/Assorbimento Energetico a destra.

    Voice › Sam ha una voce molto morbida e delicata, quasi cantilenante e fanciullesca, che contrasta con la cadenza a tratti dura dell'accento cornish. E' difficile immaginarla stravolta dalla furia, emozione che non le appartiene; nel caso però in cui senta il bisogno di esprimere a parole un suo stato d’animo negativo, il suo tono si assottiglia e si indurisce. Lei stessa probabilmente non ha idea di come suoni un suo grido, o forse l’ha solo dimenticato.

    Style › shorts, Converse, t-shirt: questo è il suo dresscode preferito, quello che – clima permettendo – sceglie sempre. Sebbene non sia freddolosa, d’inverno ama la sensazione di maglioncini, guanti, cappelli e soprattutto sciarpe addosso, ma qualunque sia la stagione, il suo guardaroba è sempre tinto di colori pastello morbidi. Non bada alle marche, né apprezza lo spendere tempo e denaro in capi d’abbigliamento, anche se ha un debole per i bracciali di corda intrecciati e di legno dipinto.


    MATES

    Hufflepuffs
    Lara Lilnoir › Migliore amica di Sam fin dal primo anno e Cacciatrice nella squadra di Quidditch dei Tassorosso, Lara è una ragazza solare e piena di grinta, alla quale non manca un certo spirito d'avventura e di trasgressione che ben si sposa con la perenne curiosità di Sam. Durante le vacanze, le due si scrivono frequentemente e non mancano mai di fare visita l'una all'altra.

    Dana Oppenheimer › Metamorphomagus dai capelli verde smeraldo ed un'inventina senza pari, Dana è un'appassionata di tecnologia sempre con la testa in qualche esperimento. Sam prova un profondo senso di protezione nei suoi confronti dopo le vicende riguardanti il Morbo di Heliantus e cerca di supportarla il più possibile, specialmente da quando è stata nominata Prefetta insieme a lei.

    Catherine Schneider › Primina Tassorosso, Sam si ferma a parlare con lei la sua prima sera a Hogwarts dopo lo Smistamento. E' una bambina dalla parlata del sud-est che come lei sembra nutrire un grande amore per la natura e le passeggiate, e nella quale Sam si rivede con una certa nostalgia, riconoscendo in lei un'immagine più innocente di sé.

    Joachim Morley › Joachim è fuor di dubbio il prototipo di un Tassorosso. Leale, gentile, conciliante, Sam si è sempre chiesta come potesse essere amico di un pallone gonfiato come Noah. Jo è sempre stato adorabile con Sam, tanto che sentirsi chiamare Sammy non le ha mai dato fastidio, e trova buffo che entrambi abbiano delle cotte imbarazzanti per dei Serpeverde.

    Noah Brody › Per quanto Sam senta un profondo legame con la propria Casa d'appartenenza, non avrebbe mai pensato di trovare un Tassorosso che non le andasse a genio. Eppure, eccettuata la lealtà ai pochi compagni che riuscivano a tollerarlo, Sam si è sempre domandata come fosse possibile che Brody fosse stato Smistato tra i discepoli di Tosca. Arrogante più di ogni altro studente del suo anno con cui abbia mai interagito, pieno di sé ed in perenne lotta per la superiorità con Nathan, Noah è scomparso misteriosmente dopo il secondo anno. Non che a Sam sia mai dispiaciuta la sua sparizione, piuttosto era preoccupata degli effetti che questo aveva provocato in Joachim e Laurel.

    Laurel Berk › Prima amica di Sam a Hogwarts, le due si sono presto allontanate quando Laurel ha cominciato a frequentare Noah. Solo in occasione degli allenamenti di Quidditch le due hanno avuto occasione di interagire più serenamente, e Sam si è spesso data della stupida per aver rinunciato ad un'amicizia a causa di un terzo incomodo.

    Slytherins
    Nathan Fray › Sua cotta fin dal primo anno, Nathan era un Serpeverde schivo e vagamente arrogante che non perdeva mai occasione di punzecchiarla durante le lezioni. Sam non ha mai compreso appieno perché si sia invaghita proprio di lui, ma ha avuto modo di capire che sotto la superficie da superiore il ragazzo nascondeva pressoché le sue stesse insicurezze. Sam nutre una strana fiducia in lui, e quando Nate ha lasciato Hogwarts per nascondersi dall'assassino dei suoi genitori, spesso i suoi pensieri tornano a lui, domandandosi come stia. Nel corso del suo quinto anno, Nathan si è fatto risentire, invitandola a Londra in segreto e confessandole implicitamente di ricambiare i suoi sentimenti. Dopo il loro bacio, Sam trova ancora più difficile non chiedersi cosa stia facendo.

    Audrey HastingsMiglior nemica di Sam fin dal primo anno, Audrey è probabilmente il prototipo dei Serpeverde: brillante, ambiziosa, egocentrica e superba, ovvero tutto ciò che Sam ha sempre disprezzato. Le due non mancano mai di bisticciare in classe, anche se le stesse aule sono state teatro, in qualche occasione, di strane tregue che forse hanno mitigato l'avversione che provano l'una per l'altra. Se però la Pozione Sottosopra le aveva indotte a baciarsi contro la loro volontà (e Sam odia il pensiero che sia stata la Prefetta il suo primo bacio), la loro esperienza con gli Spiriti Totem ed il Patronus le ha permesso di vedere per la prima volta aspetti della Hastings che non avrebbe mai sospettato: debolezza e gratitudine. Di recente si è arresa alle avance di Seb ed ha accettato di mettersi con lui.

    Ravenclaws
    Sébastien O'Keevan › Un mezzo-Ninfa appartenente ai Corvonero con cui Sam va parecchio d'accordo. Trova il suo modo di fare disinvolto e rilassante, ed ammira il suo senso dell'umorismo e la sua schiettezza. I due hanno legato soprattutto dopo il ballo di inizio 5°anno, dopo che Seb ha realizzato di provare qualcosa per Audrey Hastings, e ancor di più da quando sono diventati entrambi membri del L.A.T.T.E.

    Eveline Carter › Di un anno più piccola di Sam, Eve è probabilmente la sua Corvonero preferita. Si sono conosciute ad Incantesimi, quando Sam ha deciso di seguire il corso di Fredericksen un anno in ritardo, e da allora hanno continuato a scherzare fino a consolidare una certa amicizia. Per quanto Eveline non le creda, Sam ha un'alta stima di lei, e trova la sua passione per i dolci piuttosto buffa. Spera solo che sua madre allenti un po' la presa sulla figlia, perché da quel poco che ne sa ha avuto l'impressione che le stia troppo col fiato sul collo. Di recente ha intrapreso una relazione con Ryan Kenway.

    Amthyst J. Lawson › Corvonero rimandata al secondo anno a causa di un soggiorno all'estero, è la migliore amica di Elizabeth e membro del L.A.T.T.E. Sam ne apprezza il fare amichevole e genuino, e trova adorabile la sua cotta malcelata per la Professoressa Stevens.

    Elizabeth L. Portman › Corvonero albina che, malgrado abbia la stessa età di Sam, ha perso tanti semestri da essere ancora al secondo anno. E' spesso taciturna, a tratti cinica e vendicativa, come Sam ha avuto modo di vedere durante le riunioni del L.A.T.T.E., di cui la Battitrice è fondatrice. La O'Connor spera che l'amicizia con Amethyst riesca ad addolcirla un po'.

    Rosaleen O'Bran › Corvonero brillante e, a parer di Sam, parecchio empatica, frequenta con la O'Connor praticamente ogni materia fin dal primo anno, cosa che le ha aiutate a legare anche al di fuori dei corsi. Condivide con Sam l'origine irlo-scozzese ed il colore di capelli, oltre alle memorie più assurde legate specialmente alle lezioni di Drew e di Erbologia. Sam è certa che abbia un debole per Clay, verso il quale è sempre molto protettiva.

    Jane Steenwood › Corvonero all'apparenza sempre distratto e bistrattato dagli altri, Jane è un ragazzo sensibile e guidato da un forte desiderio di rivalsa e, come Noah, sempre in conflitto con Nathan, benché le sue ragioni siano ben differenti da quelle di Brody. Jane infatti aveva una forte cotta per Sam, che la O'Connor purtroppo non ricambiava e che l'ha portato ad incupirsi ancora di più.

    Griffyndors
    Elizabeth Parker › Grifondoro del primo anno particolarmente esuberante e dalla chiacchiera facile che a Sam ricorda terribilmente Alyssa Matthews, vittima dell'Heliantus. La somiglianza fra le due bambine è la principale ragione per cui Sam ha deciso di starle vicino ed essere paziente, tanto da permetterle persino di partecipare alla prima festa dell'anno malgrado fosse riservata agli studenti più grandi.

    Ryan T. Kenway › Migliore amico di Sebastien e Cacciatore di Grifondoro, è uno dei ragazzi più popolari della scuola, sempre col sorriso sulle labbra e di buonumore, praticamente il Grifondoro per eccellenza. Sta con Eveline ed ha sempre la sensazione che Sam debba rimproverarlo per qualcosa.

    Leah Ashfield › Prefetta di Grifondoro e Metamorphomagus, è una delle studentesse più brillanti della scuola. Sam non sa molto di lei, se non che sembra schiva e che il suo Animus è Dama Morgana.

    Clay Moore › Prefetto dei Grifondoro e nipote di Vincent, Clay è, a parer di Sam, un ragazzo assolutamente bizzarro, con cui ha stretto amicizia durante una prova particolarmente ardua di Difesa Contro le Arti Oscure in compagnia di altri suoi concasati. Perennemente in ritardo a lezione, distratto e a volte persino malaticcio, in più di un'occasione ha fatto preoccupare sia lei che Rose. Sam ha l'impressione che quella dello zio non sia una buona influenza, e spera che cià non si rifletta anche sull'amica.

    (Ei fu) Kenneth Wallace › Migliore amico di Viktor Huston, Prefetto e Portiere della Casa di Godric, Kenny è probabilmente il Grifondoro preferito di Sam, facente parte del famigerato gruppo anti-apocalisse di DCAO e suo partner per gran parte del corso di Moore. Sam si è sempre sentita molto in sintonia con Wallace, tanto da concedergli il raro onore di chiamarla Sammy, e le dispiace che i loro percorsi accademici li abbiano portati ad allontanarsi.



    Others

    Fany Hwang › Migliore amica di sua sorella Lizzie e proprietaria di Mondomago, è una strega purosangue di origini coreane appassionata di cultura babbana e sempre piena di energie, che incarna il lato più creativo e curioso dei Corvonero. Si ritrova spesso e volentieri a fare da spalla a Sam quando la Tassorosso si caccia in qualche guaio.

    Andrea › Studente dell'Accademia di Magia Italiana dell'ultimo anno proveniente da Pesaro e Capitano del Club di Gobbiglie. È un ex boyscout con un certo talento per gli Oggetti Magici sempre ottimista che Sam ha incontrato al Convegno Internazionale dei Pozionisti del Cairo del 2020.

    Tanjirō, Inosuke, Shinobu, Giyū › Studenti di Mahōtokoro (rispettivamente due Dragoni Rossi, Volpi Gialle e Kappa Blu). Tanjirō è stata la guida di Sam al dōjō dei Dragoni collocato nel vulcano di Iwojima, e le ha insegnato le basi della tecnica della Respirazione profonda. È un maestro con la katana, come Sam ha potuto vedere dal suo scontro dimostrativo con Inosuke. Grazie a Shinobu - in grado di metterla subito in soggezione - ha scoperto che sua sorella è stata trasformata in vampiro a tredici anni. Le scarpe di Tanjirō sono quasi dorate, mentre quelle di Shinobu e Giyū lo sono del tutto, cosa che li rende gli studenti più abili dell'intera scuola.

    Zachrina, Aria , Evangelina, Nina, Eva › Studentesse di Durmstrang che hanno fatto fare il giro della nave a Sam, rispettivamente Battitrice e Cacciatrice. Hanno un atteggiamento sferzante ed una perenne aria di sfida, ma Sam non si è trovata male in loro compagnia.

    Thomas, Marcel, Renée, Astrid › Studenti di Beauxbatons che fecero fare a Sam il giro delle carrozze al suo primo anno. Thomas è quello con cui ha stretto più amicizia, con la promessa di sentirsi via gufo.

    Njord, Hilde › Studente e studentessa di Tårnet På Himlen appartenenti alla Casa del Drago della Terra, con cui Sam ha partecipato ad un club dei duellanti travestito da gara di pattinaggio sul ghiaccio.

    Anielka, Ujarak, Eustachios, Rakim › Maridi, studenti della Scuola Internazionale di Atene che le hanno la corsa con le bighe di cavallucci marini. Rakim è un Maride spocchioso che Sam è riuscita a battere durante la competizione, mentre Eustachios le ha regalato una collana di fiori rosei e acetabularia. Sam spera di rivederli presto, specialmente Eustachios.
    ROLE

    PurchasesI Ghirigoro; Calderoni&Farmacia; Madama McClan II Calderoni&Farmacia; Ghirigoro; Serraglio Stregato; Magie Sinister; Mondomago; Visita Medica; Richiamo per Crumb III Ghirigoro; Calderoni&Farmacia; Madama McClan; Mondomago; Cespuglio Farfallino; Visita Medica IV Cespuglio Farfallino; Ghirigoro; Calderoni&Farmacia V Calderoni&Farmacia; Ghirigoro pt.1 - pt.2; Guanti Scudo; Revisione Olivander; Regalo per Ryan; Regalo per Eve VI Ghirigoro; Madama McClan; Calderoni&Farmacia; Cespuglio Farfallino

    HogwartsStanza di Sam; I Smistamento; Prima Mattinata a Hogwarts; Cerimonia di Inizio Anno; Quest Tassa I; Rompere il ghiaccio (a weirdo and a redhead); Provini di Quidditch (II sessione); Allenamento con Thyste; Corridoi; Partita di Quidditch {Grifondoro VS Tassorosso} II Quest Tassa II-1 - 2 III Save Your Life; [QUEST STUDENTI] A long, old story - 1 - 2 - 3; Under a sky so blue; Zero to Hero PARTY; Isn't so easy to be me IV Grass Floor, Ceiling Plants, And Round Windows; In loving memory V Chi cerca trova; Selezioni L.A.T.T.E.; Punizione con Lumen; before the storm; Secret Santa 2019; Space Santa

    Wizarding WorldWe gotta go back to Hogwarts! (I) {King's Cross}; Pomeriggio in compagnia (III) {Hogsmaede}; We gotta go back to Hogwarts! (IV) {King's Cross}; Scompartimento n°3 (IV) {King's Cross}; Brevetto Feromone {UALM}; Compleanno di Pauline

    Mentions › Urlo della Mandragola x x x x x; Cavillo x x x x
    FAMILY

    La famiglia di Sam presenta un grande albero genealogico, ricco tanto di maghi quanto di magonò (difetto che sembra colpire principalmente gli uomini della famiglia), cosa che li ha ben presto portati a perdere il loro status di purosangue. La peculiarità degli O’Connor si è tramandata fino agli ultimi rami, e probabilmente continuerà a farlo anche in futuro.

    Parents › Suo padre, Peter Dalaigh O’Connor (n. 6/7/1966, 54 anni), è nato a Connemara, in Irlanda. Ha capelli rosso scuro, occhi color nocciola ed una barba ben curata che da piccola le piaceva molto toccare. A Hogwarts faceva parte dei Corvonero, e giocava come Cercatore per la squadra di Quidditch della Casa. Gli piaceva lo sport, ma il vero motivo per cui lo praticava era che adorava volare – se non fosse per le Leggi Magiche probabilmente andrebbe a lavoro a bordo della sua scopa. Fu quello spirito che lo spinse ad entrare nella Squadra Cancellazione della Magia Accidentale come Obliviatore, ma ha anche conservato una certa passione per la conoscenza ed in particolare per gli incantesimi, tanto da essere abbonato ormai da decenni a Trasfigurazione Oggi. Sam avrà anche preso da lui la sua esuberanza, ma ai giochi con le palle che lui incantava, facendole fluttuare, preferiva attività più avventurose.

    Sua madre, Lillian Adaira Campbell (n. 10/05/1970, 49 anni), è nata a Perth, in Scozia. Ha capelli scuri e gli stessi occhi cerulei di Sam e Lizzie. Ha un fisico pieno, ma armonioso, e sul suo viso gentile non teme di mostrare i segni dell’età. È una persona mite e gradevole, ma sa essere severa e puntigliosa quando serve. Ai tempi di Hogwarts era Tassorosso, e adesso gestisce un emporio di erborista che vende prodotti di farmacia naturale sia magici che babbani con la sorella minore.
    Sam non ha mai avuto con lei un rapporto particolarmente stretto, ma si è sempre divertita un mondo quando la donna la portava con sé a raccogliere erbe per le pozioni, o la richiedeva come assistente per preparare gli infusi più semplici.

    Siblings › Suo fratello maggiore, Seth Callum (n. 07/03/1994, 26 anni), è un magonò. Ha studiato architettura all’università di Edimburgo e legge sempre la Gazzetta del Profeta, abitudine che ha preso durante le trasferte tra Glasgow e la capitale scozzese, nascondendola dietro una copia del Times vecchia di parecchi mesi che provvedeva a sostituire solo una volta malamente sgualcita. Durante i semestri di lezione si trasferiva da Daisy, a Glasgow, dandole una mano quando lei era occupata con l’erboristeria di famiglia. È anche appassionato di fumetti magici, lo faccia impazzire il fatto che le immagini si muovano. Ha una fidanzata di nome Gwen, che ha incontrato nel campus del college, diplomata in Beni Culturali.
    Seth è sempre stato il fratello preferito di Sam, e lo ritiene la persona più generosa e gentile del pianeta, invidiandogli l’assoluta serenità con cui vive la sua condizione. Non gli scrive spesso, ma ogni volta che torna a casa dopo tempo è sempre il primo che vuole abbracciare, e comincia puntualmente a fargli domande e a raccontargli di ciò che le è capitato durante l’anno scolastico.

    Sua sorella maggiore, Mary Elizabeth (30/01/1999, 21 anni), viene appellata semplicemente Lizzy (trova “Mary” troppo religioso). Ex-Corvonero, come il padre, si è diplomata con il massimo dei voti, ed è subito stata presa come tirocinante per l’Ufficio Magia Internazionale. Un anno dopo, sfoggiava già il tesserino Ministeriale che la proclamava Vicecapo, il sogno della sua vita, insomma. Gwen l’ha fatta interessare alla cultura babbana più di quanto non ci sia riusciuto il padre; in particolare, le piacciono alcuni gruppi musicali ed il cinema. Sempre stata molto riservata sulla sua vita privata, Sam non sa se attualmente stia uscendo con qualcuno, e l'unica persona esterna alla famiglia di cui conosca l'esistenza è Fany, sua concasata e migliore amica fin dal primo anno.
    Sam nutre un certo senso di inferiorità nei confronti della sorella, che ritiene un esempio dal punto di vista accademico, e ad ogni fallimento non può fare a meno di pensare che Lizzie non avrebbe mai commesso i suoi stessi errori.

    Other Relatives › Dei genitori di suo padre, solo sua nonna Anne Rose (n. 21/03/1945; 75 anni) è riuscita a vedere la nascita di Sam. La nonna è una vecchia strega dall’udito duro che adora lavorare a maglia, tanto severa quanto buona di cuore. Abita a Connemara da sola, ma se la cava egregiamente, e Sam e la sua famiglia vanno a trovarla tutte le estati. A causa della spaccatura dell’isola in due nazioni differenti, avvenuta un paio di decenni prima della sua nascita, ha sviluppato un fascino per la “mitologia” babbana, specialmente per i testi sacri delle religioni monoteiste, ed è per questo che ha dato ai suoi figli nomi tratti dalla Bibbia. Allo stesso modo, è in tributo alla sua passione che Lizzie è stata chiamata Mary Elizabeth.
    Il nonno, Pádraig (1944-2003), alchimista e astronomo, era per contro un mago più tradizionalista. La causa della sua morte fu il Vaiolo di Drago. Lizzie aveva solo quattro anni quando se n’è andato, ed ascoltando i racconti di Anne e di suo padre avrebbe voluto conoscerlo meglio.

    Peter ha un fratello gemello omozigote di nome Liam Séarlas, privo del Dono. Nonostante ciò i due vanno molto d’accordo, giacché hanno molto in comune sul piano intellettuale, ma se Peter (con l’eccezione di pochi punti fermi) si lascia trascinare qua e là dalle curiosità del momento, Liam è più costante e devoto allo studium. La loro passione comune è la storia, di cui amano discutere durante le riunioni di famiglia; Liam è infatti docente di storia presso l’università di Galway, dove vive con moglie e figli, e si è sempre divertito a raccontare aneddoti delle vicende babbane a Lizzie.
    Sua moglie, Neasa, è una donna molto riservata, ma non ha mai impedito ai loro figli Rónán e Tomás, due ragazzi che hanno circa l’età di Seth, di frequentare il ramo magico della famiglia.

    Lillian ha una sorella più piccola di nome Daisy Mór (n. 20/05/1972, 47 anni), ex-Tassorosso, che chiama la maggiore Adie e si occupa insieme a lei della loro erboristeria. Daisy non è sposata, ma ha sempre espresso la volontà di adottare un bambino e la famiglia di Peter l’ha appoggiata dal primo momento, certi che se la sarebbe cavata egregiamente.

    Pets › Il gufo di famiglia è un barbagianni di nome FedEx, che fa parte della famiglia da quando Sam aveva 6 anni. Il nome l'ha scelto Seth. "Così", ha detto, "posso dire ai miei amici che ho ordinato un pacco con FedEx senza che mi prendano per pazzo".
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    BACKGROUND

    Sam nasce in una piovosa mattina di settembre nella casa di sua nonna a Connemara, in Irlanda, la stessa città che diede i Natali a suo padre qualche decennio prima di lei. I genitori vi si erano recati con i due figli maggiori durante l’ultimo periodo della gravidanza e, inaspettatamente, le acque di Lillian si ruppero nel bel mezzo del pranzo.
    Trascorre il suo primo anno di vita con i suoi fratelli maggiori ed i genitori in quel piccolo agglomerato urbano immerso nella natura, ove farà ritorno ogni estate e grazie al quale scaturirà il suo spiccato amore per il verde e la campagna (la vicinanza a sua nonna Anne Rose contribuì molto ad inculcarle il valore della famiglia e tutt’ora le è molto affezionata). Dal successivo autunno, gli O’Connor si ritrasferirono nella dimora di Truro che avevano acquistato quasi un decennio prima; in quel periodo Lizzy doveva iniziare il penultimo anno della scuola primaria (i loro genitori li facevano studiare negli istituti babbani, trasmettendo loro anche il sapere magico), mentre Seth si accingeva ad entrare al liceo. Sapevano tutti che Liz, al contrario di Seth, aveva ereditato i poteri magici, ma i suoi genitori ritennero sempre opportuno che il bagaglio culturale dei propri figli fosse quanto più carico possibile, oltre che essere più corretto nei confronti del fratello. In quei casi suo padre raccontava di quando lui e zio Liam erano più giovani, del suo interesse verso la storia e la scienza, e delle volte in cui si scambiavano i libri di testo, incuriositi dai diversi percorsi di studio intrapresi. Sua madre non si oppose mai alle decisioni del marito in merito: quando lui era in ufficio, lei aiutava Sam e Liz con i compiti e, dotata di una pazienza non indifferente, riuscì a gestire Seth quando entrò nella fase della pubertà molto meglio delle sorelle.
    Quando Liz ricevette la sua lettera per Hogwarts, Sam conobbe per la prima vera volta la gelosia: vedere i suoi genitori e sua nonna fare uso della bacchetta era sempre stato naturale per lei, tanto che quasi neppure ci faceva caso. Ora invece anche Lizzy aveva il permesso di possederne una, con la quale avrebbe davvero potuto diventare una strega degna di tale nome: Sam sperava sempre più spesso che i cinque anni che la separavano da Hogwarts trascorressero in fretta, mentre andava in cerca degli ingredienti che servivano a sua madre per la farmacia e la assisteva a creare pozioni basilari – intrugli molto semplici, come infusi per curare il raffreddore che, col senno di poi, di magico non avevano quasi niente se non le rape della nonna. Sam osservava Lizzie esercitarsi, contrariata il più delle volte, ma c’erano occasioni, come quando una notte si recava con sua madre nei campi immersi nella luna piena per cogliere l’Erba Fondente, che riusciva a percepire la magia per davvero, forse persino più di quando, a sette anni, cadde da un ramo a quattro metri d’altezza mentre giocava con Liz e Seth senza farsi un graffio – ma facendo venire un infarto agli altri due.
    Nell’estate dei suoi undici anni, un mese e mezzo prima di raggiungere la dozzina, giunse il barbagianni che reggeva la sua lettera per la Scuola di Magia e Stregoneria. Erano tutti da sua nonna, e Sam ricorda ancora che si mise a saltellare per tutta la casa, al settimo cielo, quasi incredula. Aveva temuto che i poteri non si fossero davvero manifestati in lei, terrore accresciuto quando, compiuti gli undici anni, nessun volatile era apparso alla finestra oltre ai gufi postini. Non aveva minimamente pensato che il suo compleanno cadeva ad anno scolastico inoltrato. Sua nonna l'aveva persino minacciata con la rivista che stava leggendo per i toni troppo alti che avrebbero potuto danneggiare il suo udito già menomato. Accontentarla non fu facile.
    Entrare finalmente a Hogwarts sarebbe stato davvero un sogno per lei, non poteva esistere posto migliore in cui andare per coronare il suo spirito avventuroso e la sua curiosità.

    I ANNO (2015-2016): Ho iniziato il mio percorso di istruzione magica nel migliore modo possibile. Sono stata smistata in Tassorosso, la stessa Casa di mia madre, e ho subito cominciato a legare con i miei compagni. La mia prima amica è stata Laurel Berk, ma quando ha cominciato a frequentare il giro di Noah Brody non ho avuto modo di interagire più molto con lei. Joachim Morley però, il migliore amico di Noah, è davvero un ragazzo d'oro, e non capisco come faccia ad essergli così affezionato. Pare comunque che non sia stata l'unica a prendere subito capelli a banana in antipatia: Nathan Fray, il Principe delle Serpi, sembra aver sviluppato un profondo senso di rivalità nei suoi confronti, anche se dubito che sia questo il motivo per cui mi sono avvicinata a lui. Devo ancora riuscire ad inquadrarlo a dovere. Nemmeno Diadem Ollivier e, soprattutto, Audrey Hastings, compagne di Casa di Nathan, sembrano avermi nelle loro grazie. Beh, per quanto riguarda Audrey, la cosa è reciproca. Oh, giusto per aggiungere la ciliegina sulla torta, ho realizzato di nutrire un certo senso di inferiorità nei confronti di Irene Darko, ex-Prefetta di Serpeverde, ma con i Corvonero sono stata più fortunata: Jane Steenwood, un ragazzo timido e pensieroso, si è addirittura preso una cotta per me, forse è per questo che odia Nathan così tanto, visto che credo che, per qualche strano motivo, mi piaccia. Abbiamo persino parlato in riva al Lago ghiacciato un giorno, e si è dimostrato più umile – per quanto Nathan possa esserlo – e sincero di quanto mi sarei mai potuta aspettare.
    Le lezioni sono state tutte interessantissime, anche se non posso dire di amare ogni professore - i Whitefog ed il Preside Walker in particolare. Adoro però Drew e Vince - abituarmi a chiamarli per nome è ancora un problema - e scegliere le materie per l'anno prossimo sarà davvero un problema. Probabilmente la cosa che più mi piace è la dinamicità dei corsi, soprattutto perché i docenti ci fanno spesso assumere la Pozione di Biancaneve per mettere in pratica quanto imparato in diversi scenari. In uno di questi, decisamente terrificante, ho fatto squadra con Viktor Houston, Kenneth Wallace, Clay Moore e Marcus Blackwood. Con i primi due, specie Kenny, sono ancora in buoni rapporti.
    Ciò che non mi aspettavo, però, è stata la mia nomina a Cercatrice, come mio padre al suo tempo! E, cosa ancora più strabiliante, sono addirittura riuscita a vincere l'incontro con i Grifondoro, per i quali Aria cavalcava una Firebolt! È stata Lara, però, la vera star della partita, tanto che abbiamo persino scritto degli inni in suo onore. Giusto, quasi dimenticavo! Lara è la mia migliore amica. È scozzese, di Stirling per esattezza, e andiamo tanto d’accordo quanto i nostri animali sono in disaccordo. Anche lei è dei Tassorosso, e dopo aver fatto amicizia durante una lezione di divinazione, ci siamo date all’esplorazione del castello per cercare di scoprirne i segreti ed i passaggi, ma abbiamo ancora molto da perlustrare.
    Non ho preso parte agli eventi sociali organizzati dagli studenti più grandi, come la Festa di Halloween o il Party in Piscina, ma contro ogni aspettativa sono andata al ballo di fine anno con Nathan. Ancora non riesco a crederci. È stato un anno stupendo e spero che il prossimo riesca a superarlo!

    II ANNO (2016-2017): L'anno si prospetta grandioso prima ancora di tornare al castello, dato che ho rivisto Lara a Diagon Alley per fare gli acquisti. Mi era davvero mancata, magari l'estate prossima riusciremo ad organizzare qualcosa per trascorrere le vacanze insieme. Le ho anche presentato mio padre, e sembra che le piaccia molto. Tuttavia, a Hogwarts sono stata accolta dalla spiazzante notizia che Audrey era diventata Prefetta. Fortuna vuole che anche Viktor sia stato chiamato a ricoprire la stessa carica, e sapendo quanto poco si sopportino quei due ne prevedo già delle belle.
    Il primo semestre è stato piuttosto tranquillo e soddisfacente: mi sono impegnata molto a lezione e i miei progetti sono stati valutati come i migliori in ben tre materie! Tuttavia non mi aspettavo che Whitefog jr. fosse così puntiglioso con la sua disciplina, e sto valutando se cambiare il mio corso di studi o meno l'anno prossimo. A Natale i Blakeangers hanno movimentato parecchio le cose in Sala Comune, e lo zoo di Alexandra ne è uscito vivo per un pelo. Superblake alla fine si è scusato e mi è stato regalato un grosso sacco a pelo a forma di tasso, oltre alla collana riservata ai Tassorosso. Sono stati dei bei momenti, mi è dispiaciuto tornare a casa per le vacanze invernali.
    A lezione ho anche fatto coppia con Kenneth diverse volte, sono davvero contenta che si diverta con me perché la cosa è reciproca! Al contrario, le asperità con Audrey stanno andando di male in peggio, specie dopo Difesa Contro le Arti Oscure, quando per un incidente le mie corde hanno rischiato di strangolarla. Non la sopporto, certo, ma non le farei mai male sul serio! Naturalmente lei non mi crede, e la tensione tra noi due è alle stelle. Jane invece pare molto cambiato: non so cosa gli sia successo ma comincio a preoccuparmi e vorrei provare a parlargli, una volta o l'altra. A pozioni ho finalmente avuto modo di fare squadra con Rose e di conoscere Aimee, Shirley e Aibell. Non mi sorprendo che la Cavendish sia la migliare amica di Audrey, ed è stato divertente scoprire che anche la Periwinkle la soprannomini Hasting(k)s 2.0.
    Da allora, pare che per un motivo o per l'altro io e Rose siamo sempre insieme, anche se probabilmente l'avventura più assurda vissuta fino ad ora è la passeggiata sullo strambo pianeta del Professor Drew, guidata dal suo strambo figlio Pablito Heric. Ah, abbiamo anche un nuovo docente di CDCM. Nessuno sa cosa sia successo di preciso a Whitefog ma, a patto che tenga a bada i suoi psicotici corvi, non è poi così male. Insomma, pare godersela a camminarci alle spalle per incutere soggezione, ma sembra sapere il fatto suo.
    La notizia più sconvolgente è stata leggere sul Profeta del massacro della famiglia di Nathan, che quest’anno non si è presentato al castello. Sono preoccupata: il giornale non riportava anche il suo nome insieme a quello dei genitori… spero che sia riuscito a mettersi in salvo, e che stia bene.
    In definitiva posso affermare che l'anno si sia concluso molto bene. Ho consolidato la mia amicizia con Rose (forse trascurando un po' le altre), ma vivere tutte le follie che i professori ci hanno propinato ha lezione insieme è stato molto divertente. Non posso però nascondere una punta di invidia e dispiacere nel prendere atto del mio punteggio finale, di pochissimo inferiore al suo. Ancora una volta, non sono stata all'altezza di un Corvonero.

    III ANNO (2017-2018): Per la prima volta mi sono recata a Diagon Alley da sola per fare acquisti. È stato strano, dopo quello che era sempre stato quasi un rito, staccarmi da mamma e papà, ma ancora più strano è stato il fatto di essermi quasi divertita da Madama McClan per scegliere il mio abito da cerimonia. Non ho ben compreso perché ce l’abbiano richiesto – la festa di fine anno non è neppure stata elegante – ma la commessa, Cassandra, è stata estremamente gentile e paziente con me, suggerendomi persino un’acconciatura che si accostasse al vestito.
    Insomma, sembrava ci fossero tutte le premesse per cominciare un semestre tranquillo, ma entro la fine di settembre il Profeta – portatore di sventure! – ha riportato il diffondersi del Morbo di Heliantus, una malattia degenerativa che colpisce l’apparato respiratorio, e che in qualche modo conduce alla morte per annegamento. L’intera comunità magica si è messa in allerta, la Eumagenetics ha collaborato con il San Mungo per la ricerca di una cura, e noi a Hogwarts siamo stati tutti (almeno spero!) vaccinati con un siero sperimentale. Eppure i giornali hanno continuato a riportare epidemie, e le cifre dei contagiati hanno continuato a salire vertiginosamente per i mesi successivi. Non credo d’aver mai provato tanta angoscia quest’anno, considerando che la mia famiglia abita in campagna, ma fortunatamente sono rimasti tutti incolumi.
    E non è tutto! Sembra che dopo l’attacco del drago di ghiaccio a Londra – grazie a Tosca papà è riuscito a tornare a casa incolume – altre strane creature stiano bazzicando per la Gran Bretagna, e ho una brutta sensazione. Seth e zio Liam mi hanno detto che nella comunità babbana gira sempre più stesso la parola mago, che su internet gli utenti continuano a ripostare – si dice così? – i video dello scontro. C’erano persino le forze armate britanniche, quelle babbane. Seth me li ha mostrati e confesso di aver avuto paura: tutti quegli spari, quelle esplosioni… Ho continuato a nutrire un nervosismo latente finché, a metà marzo, io, Dana, Alma e Pearl abbiamo origliato una conversazione in Sala Grande tra la Grael, Frederiksen e Bresc riguardante proprio la situazione attuale; eppure, dal tono dei loro discorsi abbiamo avuto l’impressione che stessero nascondendo qualcosa. Così, noi quattro – e Pauline, poco dopo – abbiamo cominciato a tartassarli di domande, facendo leva sulla loro coscienza perché, a quanto era parso, una cura poteva esserci, eppure nessuno stava muovendo un dito per distribuirla! Alla fine, io e la Ledrec siamo riuscite ad ottenere un permesso per frugare nella sezione riservata – non che la bibliotecaria ne fosse stata così entusiasta – e abbiamo appreso della storia del Mehenis, una creatura leggendaria tanto benevola quanto mortifera, e la disperazione è di nuovo crollata su di noi, così come gli incubi dovuti alle orrende illustrazioni del De Obscuria Species. È stata la prima volta che ho effettivamente pensato che la conoscenza possa portare anche molto dolore. Almeno quest’esperienza mi ha permesso di legare con le mie concasate più piccole, verso le quali mi sento adesso estremamente protettiva.
    Non che l’intero anno sia stato deprimente. Le lezioni sono state estremamente interessanti, specialmente le gite con il Professor Duvall nelle varie scuole di magia nel mondo, mentre a Pozioni una mistura ha costretto me e Audrey a baciarci. Non ci siamo guardate in faccia per mesi, e io non posso credere di aver sprecato così il mio primo bacio. Speravo che… Altro fatto bizzarro: a metà anno, una mattina, mi sono imbattuta in Victor, il fratello della Caposcuola dei Serpeverde, che bazzicava nella Sala Comune: a quanto pareva è stato trasferito dai Serpeverde ai Tassorosso. È un ragazzo misterioso, ma la cosa più incomprensibile è come possa uscire con Aibell Cavendish.
    La mia amicizia con Rose va stringendosi sempre di più, tanto che abbiamo fatto un delizioso pic-nic sul Lago Nero. Ho anche conosciuto un’energica Corvonero di nome Eveline Carter, con cui frequento un paio di corsi (ci siamo anche incontrate casualmente a Hogsmaede!), ed ho persino cominciato ad interagire con la Prefetta dei Corvonero, Valery. Mi è parsa una ragazza riservata, ma alla festa di fine anno a tema greco, organizzata proprio dalla O’Bran e da Pauline, si è rivelata sorprendentemente affettuosa. Per qualche motivo, però, non sono riuscita a divertirmi granché, e pensieri su Nathan hanno affollato la mia mente per la metà del tempo. È passato un anno, e ancora non ci sono notizie sulla sua scomparsa… Ah, ciliegina sulla torta: Alexander Donovan, il logorroico Prefetto di Corvonero, dopo avermi fatto rovesciare un drink sul costume che avevo impiegato settimane a preparare, è stato eletto a re del ballo, e Jade al suo fianco come regina. Lei però se lo meritava, era bellissima, per non parlare del fatto che quello era il suo ultimo anno.

    IV ANNO (2018-2019): La cura per il morbo di Heliantus è definitiva! Il Profeta ha dato direttive al San Mungo per vaccinare ed iniettare il richiamo a tutta la popolazione. Per quanto ne sia felice, però, sono morti anche alcuni compagni di scuola, e l’argomento è diventato un tabù a Hogwarts.
    Sto diventando deprimente, accidenti. Oh, giusto, una buona notizia: sono diventata Prefetta! Quando ho sentito la lettera più pesante, quest’anno, ho quasi temuto che ci fosse stato un errore, ma era inequivocabilmente una spilla da Prefetto. Mamma e papà erano fierissimi, Lizzie non ha detto niente, come se non si aspettasse di meno, ma io mi sento solo agitatissima… ne sarò all’altezza? Una volta tornata al castello ho scoperto che a Rose però non era stato affidato quel ruolo, cosa che mi ha sconvolta abbastanza considerato il suo rendimento eccellente, perciò il bagno dei Prefetti ora è frequentato da Eveline, Clay (che sembra stare sempre peggio, solo Rose riesce ad influenzarlo positivamente), Dana (ok, comincio a pensare che sia un metodo dei Professori per controllare chi l’anno scorso è stato troppo invadente) e Roy, un Serpeverde che non potrebbe appartenere a nessun’altra Casa e che, a quanto pare, esce proprio con la mia concasata. Cosa?! E da quando?!
    Comunque, sempre nuovi avvicendamenti nel corpo insegnanti e lezioni sempre più intense – no, mi rifiuto di accettare che questo sia già l’anno dei miei G.U.F.O.! –, alle quali è seguita una meritatissima pausa invernale. Ho deciso di rimanere al castello per Natale, per cercare di costringermi a studiare, ma ho scoperto che se per un giorno non fossi rimasta china sui libri non sarebbe successo niente, perciò ho chiesto a Fany di accompagnarmi allo Snow Ball organizzato dal Cespuglio Farfallino.
    Il ritorno tra i banchi, durante il nuovo semestre, è stato particolarmente duro, specialmente per colpa del Preside Duvall e di Drew. Sembra che traumatizzare dei ragazzini minorenni sia la loro attività preferita, tra Shane che ci fa sottoporre allo Smistamento di Durmstrang e Huxtable che mi proietta in un universo parallelo sull'orlo della distruzione, costringendomi ad assistere alla morte di chiunque sulla faccia della Terra. Non penso riuscirò più a guardarli allo stesso modo, nessuno dei due. Hanno superato il limite, specialmente Drew, e odio doverlo ammettere visto che è sempre stato uno dei miei insegnanti preferiti.
    Il resto dell'anno è semplicemente volato, e i GUFO, che all'inizio parevano lontani secoli, mi si sono materializzati davanti all'improvviso. Quasi non mi sembra vero di aver già concluso la prima parte del mio percorso, che dall'anno prossimo comincerò a studiare magia Avanzata. Certo, non posso fare a meno di provare una certa nostalgia se penso che non rivedrò più così spesso certi professori o compagni, e in un certo senso le ultime lezioni già sapevano del dolceamaro dell'addio, ma voglio concentrarmi su altro. Voglio godermi l'estate e non pensare più agli esami finché non mi arriverà un gufo con i risultati. Non posso essere andata così male, no?
    E poi il problema sarà decidere cosa regalare a Pauline, visto che Lizzie e Fany mi hanno praticamente costretta a partire con loro per la Provenza e a partecipare alla sua festa di compleanno.

    V ANNO (2019-2020): Ok, i G.U.F.O. sono andati persino meglio di quanto mi aspettassi, anche se credo che dovrò chiedere delle ripetizioni al Professor Bresc per imparare a controllare meglio il mio elemento. E non è tutto! Insieme alla lettera con il materiale per il nuovo semestre c'era anche la spilla da Caposcuola! Non so se ne sarò all'altezza, anche se avevo lo stesso timore quando l'anno scorso ero stata nominata Prefetta.
    Prima dell'inizio delle lezioni sono stata da Olivander per far revisionare la bacchetta, e ne ho approfittato per chiedere al signor Vanderwood come mai sia stata proprio una bacchetta di noce a scegliermi, e quale significato potesse avere che quella di Nathan fosse di tasso. Devo avergli posto una domanda decisamente stupida perché Garrick è sembrato sorpreso, ma mi ha rassicurata sulla natura di entrambi i catalizzatori, sottolineando che sono le mie scelte a contare, e non il legno stesso.
    Quest'anno, al contrario della maggior parte dei miei compagni, ho deciso di seguire ancora più corsi per potermi mettere in pari con i programmi di Incantesimi e Trasfigurazione, oltre che rispolverare il mio rapporto con Grace. La nuova docente di Storia della Magia, la Professoressa Stevens, si atteggia molto a dura, ma con me e le mie compagne è stata piuttosto affabile; la cosa più bella, però, è stata riuscire a rinsaldare il legame con il mio Animus Prode, tanto che alla fine del mini Torneo Tremaghi ho potuto vedere il suo vero aspetto! Grainne è davvero bella e fiera come narrano le leggende. Ho anche stretto amicizia con un paio di Corvonero, Elizabeth e Amethyst, che ho poi incontrato anche al L.A.T.T.E. Sono anni che sento parlare di questo gruppo, e dopo aver assistito al razzismo della Rosenvinge - una damerina con la puzza sotto il naso che si crede migliore di tutti solo perché è Purosangue e indossa abiti firmati (giuro, non capirò mai perché abbiano scelto una persona così orribile come insegnante, di Cura delle Creature Magiche per di più!) - ho pensato che fosse il caso di unirmi alla nobile causa della vendetta. Ma la Rosenvinge e la Stevens non sono le uniche new entries: ad occupare l'altra metà della cattedra di CDCM c'è un francese, il Professor Dynameis, che pare conoscere Lizzie e nutrire un'ardente passione per la distruzione della sanità mentale degli studenti. Non riesce a complimentare sinceramente qualcuno che subito si contraddice, evidenziandone gli errori e facendo sentire il malcapitato come una matricola senza cervello. Sa parecchie cose, questo glielo concedo, ma il suo atteggiamento è davvero pessimo. E poi c'è Wallace, il nuovo docente di Trasfigurazione. Kenneth Wallace, proprio come quel Kenny, il Grifondoro con cui sono andata a scuola durante i primi anni, e che si è dovuto trasferire a Beauxbatons. Lo sento sempre via gufo ma è da quando ha lasciato Hogwarts che non ci vediamo e mi chiedo come stia, come sia cambiato... prima o poi farò un salto in Francia, che lui lo voglia o no! La chicca su di lui è che non solo l'ho beccato dietro il bancone di Magie Sinister quando sono andata a comprare il regalo per Pauline, ma è anche lo stesso mago con cui Fany ha pomiciato alla festa di Natale! Non ci potevo credere! Temevo che rimanere seria sarebbe stato difficile, ma la cosa veramente complessa è avere il fegato di mancargli di rispetto, cosa che non credo riuscirò mai a fare (famous last words, Sam). Lui e la Stevens sono i miei preferiti tra i nuovi insegnanti, anche se entrambi ci hanno sottoposto a delle prove assurde... per qualche motivo ho rivisto il demone rosso del De Obscuria Species, quello che ha popolato i miei incubi per diverse settimane dopo aver letto quel libro, e non capisco perché sia tornato dopo tutto questo tempo...
    Ma la cosa veramente sorprendente è che io e Audrey abbiamo cominciato a sederci a lezione insieme, sempre. Forse dopo quattro anni è scemato l'odio, forse l'esserle andata incontro più di una volta le ha fatto capire che è stata lei a cominciare quella faida, che non ho poi così tanto contro di lei. Mi ha persino sorriso! Più volte! Comincio a capire perché Seb abbia insistito tanto nel cercare di abbattere le sue difese.
    Insomma, quest'anno sembrava iniziato per il meglio, e poi ho ricevuto un messaggio da Nathan. Nathan, che non sento né vedo da quando il Profeta ha diffuso la notizia dell'assassinio dei suoi genitori. Nathan, che fino a questo momento ha vissuto nascosto, senza probabilmente vedere neppure una faccia amica. Nel biglietto mi chiedeva di vederci, e il solo pensiero di perdere quell'occasione più unica che rara mi ha fatto venire il voltastomaco. Non ci ho riflettuto più di due secondi prima di escogitare un piano per lasciare il castello di nascosto e raggiungerlo alla Torre di Londra. Quando l'ho visto cresciuto, più alto e smunto di quanto immaginassi, mi sono quasi spaventata, ma lui mi ha abbracciata. Non l'aveva mai fatto, neanche durante il ballo di fine anno. Non ha detto nulla dei miei capelli corti e neri, che mi sono tagliata e tinta a metà del semestre dopo l'ennesimo articolo del Profeta, in preda ad un bisogno tanto radicale quanto stupido (magari era scioccato, anche io mi ci devo ancora abituare). Non siamo rimasti alla Torre a lungo: ha chiamato il suo protettore e mi ha accompagnata al suo rifugio. Mi ha raccontato poco della sua vita al di fuori da Hogwarts, forse per tenermi al sicuro, e per quanto volessi rimanere sapevo che non avrei potuto, che era qualcosa che avrebbe dovuto affrontare da solo. E poi mi ha baciata. Il mio primo vero bacio, con Nathan Fray, nella cucina di una safehouse. Non so chi si sia allontanato per primo, forse l'abbiamo deciso insieme, forse nessuno, ma non riesco a smettere del tutto di pensarci. E difatti, alla festa di Natale a tema spaziale ordita da Seb e Ryan - il suo migliore amico, Cacciatore di Grifondoro, con una cotta stratosferica per Eveline - non ho pensato che a lui, mentre il dinamico duo faceva di tutto per farsi notare dalle fanciulle che desideravano conquistare. Non so davvero come Kenneth e i due nuovi supplenti, Carson e Cross, abbiano permesso una cosa del genere. Alla Vigilia di Natale ho partecipato al mio primo Secret Santa, e mentre a me è capitato Ryan (!), Audrey ha dovuto fare un regalo proprio a me. Era da tempo che non ridevo così tanto, e sorprendentemente persino lei si è unita a me. Solo Seb non è parso troppo contento della nostra vicinanza, cosa che mi ha abbastanza offesa.
    I corsi del secondo semestre si sono rivelati particolarmente intensi, sia per la teoria che per la pratica. Il Professor Carson, alla sua prima lezione, si è visto bombardare da un fiume di domande a proposito delle Evocazioni, ma a Storia della Magia siamo state io e Grace, ancora una volta, a venire messe alla prova. La Professoressa Stevens ci ha fatto vivere il processo delle streghe di Salem, un'esperienza orribile alla quale se n'è unita un'altra altrettanto spiacevole: Grainne ha litigato con Morgana (l'Animus di Leah) e Artù, rischiando quasi di farmi finire in punizione insieme a Roy, presente quel giorno come cavia assistente. La cosa più incredibile è che credo che il suo Animus, Gilgamesh, abbia cercato di abbordare Grace, cosa che mi diverte parecchio. A Cura delle Creature Magiche il Professor Dynameis mi ha presentato a Edward Bishop, il giornalista che ha scritto quel meraviglioso articolo sulla responsabilità comune di maghi e babbani sul Profeta. È un tipo bizzarro, eccentrico, e ho avuto il sospetto che il rapporto fra lui e Dynameis fosse di natura abbastanza intima, ma non mi ci sono soffermata più di tanto dato che per la prima volta Dynameis mi ha elogiata senza alcun "tuttavia". Chissà, magari la presenza del signor Bishop l'ha fatto ammorbidire un po'.
    A Incantesimi abbiamo finalmente ripreso le Rune, e Fredericksen ci ha mostrato che l'aula ne è interamente ricoperta! Non solo, pare che disseminate per il castello ve ne siano parecchie altre, e non vedo l'ora di scoprirne il più possibile!
    L'unica nota di tristezza è che quest'anno prenderò il GUFO in Magia Internazionale: in via del tutto eccezionale, il Preside Duvall è riuscito a farmi portare a Uagadou, in Africa, e lì ho intrapreso il più pazzesco dei viaggi mentali, qualcosa di così profondo che solo la scoperta della mia Aura vi si può comparare. Ho viaggiato, corpo e mente, attraverso monti e boschi e ghiaccio e lava, accompagnata dagli spiriti degli animali, grazie ai quali ho riscoperto una sorta di magia primitiva, fisica, che non ha bisogno della bacchetta. È stata un'esperienza così particolare che sarebbe impossibile scordarla. Mi mancheranno un sacco le gite in giro per il mondo con Shane, e se possibile vorrei tornare in alcuni degli istituti prima o poi.
    Avevo scritto che non sarei mai riuscita a mancare di rispetto a Wallace, eppure durante una delle lezioni del quinto anno non sono riuscita a rimanere zitta e impassibile di fronte ai soprusi che stava perpetrando ai danni di Audrey e Seb. Quasi non potevo crederci, raramente ho provato tanto odio per qualcuno, e mi sono ritrovata a sperare che Fany e lui si lascino subito - sempre che si stiano ancora frequentando. Non voglio che ci rimanga male. Come se non bastasse, in aggiunta alla precedente esperienza extracorporea in cui mi sono ritrovata a pugnalare una donna e a fronteggiare una kitsune, con la voce del Demone che mi sussurrava all'orecchio, ho vissuto l'ennesimo trauma da Biancaneve, rischiando di affogare nell'oceano. Questo diverbio ha inficiato anche sulle mie lezioni private per diventare Animagus, ma alla fine sono riuscita a recuperare e ad assumere piena forma animale. Per qualche motivo non ho voluto rivelarlo a nessuno, neppure ai miei genitori, e pare che solo la Hastings, per qualche motivo, sappia che ho frequentato questo corso extra con Wallace.
    L'ultima fra le lezioni più interessanti di quest'anno è stata una gita con una Medea sorprendentemente di buonumore al Convegno Internazionali dei Pozionisti al Cairo. Il museo era pieno di oggetti antichi e dimostrazioni pratiche degli antichi metodi usati da ogni cultura del mondo, e per l'intera durata della mostra si sono tenute conferenze e laboratori. Una delle guide, Nashat, è stato la prima persona in grado di farmi arrossire fin da quando ho conosciuto Nathan, ma quando mi ha spiegato che gli ingredienti delle pozioni contengono parti animali senza alcuna sorta di turbamento nella voce, ho perso quel subitaneo interesse, pur ammettendo che sia un bel ragazzo. Ho anche conosciuto Andrea, un ex boy scout italiano con la passione per gli Oggetti Magici e le Gobbiglie con cui mi sono ritrovata a preparare un discutibilissimo Distillato Soporifero e a ridere come non facevo da tempo. È un tipo ottimista e parecchio simpatico, ci siamo anche scambiati gli indirizzi. Lui e Tanjirō - uno studente di Mahōtokoro che ho incontrato a Magia Internazionale nel primo semestre - sono indubbiamente le persone più interessanti con cui ho avuto a che fare quest'anno. E a proposito di Mahōtokoro... la scuola è incredibile, e gli studenti vengono sottoposti di continuo a delle prove, anche dopo lo Smistamento. Io sono stata inserita nei Dragoni Rossi, dopodiché mi hanno portata in un dōjō che costruito nel cratere del vulcano e fatto eseguire un duello con una katana. Tanjirō è stato così gentile da insegnarmi anche una tecnica chiamata Respirazione Profonda, che mi è servita moltissimo anche per le lezioni da Animagus. Spero che ci risentiremo presto.
    Quest'anno però non sono stata attiva solo in ambito scolastico, ma anche all'esterno: ho cercato di partecipare a quante più iniziative possibile e mi sono pure iscritta al Furmageddon, un'associazione senza scopo di lucro che si riunisce il weekend al Serraglio Stregato. Lì ho anche adottato un piccolo topino delle risaie e fatto amicizia con Aylin e David, i nuovi commessi del negozio. Mi sono sembrati coordinati e creativi nella sua gestione e mi stanno già molto simpatici.

    VI ANNO:

    VII ANNO:

    AFTER HOGWARTS: Brakebills College
    CHEST

    WandLegno di Noce, flessibile; 11½ pollici; nucleo di sangue di Drago e crine di Abraxan. []
    Streghe e ai maghi molto intelligenti nel 90% dei casi si abbinano perfettamente alle bacchette in noce che appartengono spesso a inventori e innovatori magici. Si tratta di un bel legno, insolitamente versatile e adattabile, non difficile da dominare; una volta assoggettata, assolverà qualsiasi compito le venga affidato se chi la usa è sufficientemente brillante. Posta nelle mani di una strega o un mago senza scrupoli può così risultare letale, perché il mago e la bacchetta possono alimentarsi a vicenda in modo malsano.
    Quando le venne detto che il Noce l'aveva scelta, Sam ne rimase piuttosto scioccata, ed un'orrenda sensazione le artigliò le viscere, ben consapevole che Bellatrix Lestrange era proprietaria di un catalizzatore simile; ancora peggio fu scoprire che Nathan ne possedeva una di Tasso - fu questo, più di molto altro, a ritenerla talvolta dall'avere a che fare con il compagno.

    Pets › Per il suo dodicesimo compleanno, suo zio Liam le regalò un cucciolo di gatto rosso, che chiamò Crumb, il cui suono pensava si adattasse perfettamente al suo carattere giocoso. Crumb è in perenne lotta con Link, il ghiro della sua compagna di stanza Lara (+ collarino con nome) [].
    Ha anche una raganella di nome Reg ricevuta dal Professor Mizushima nel corso di una lezione di Erbologia [x], e ha adottato un topolino di campagna di nome Chevalier (+ collarino con nome) [x].
    Di recente, è riuscita a convincere il Professor Dynameis a lasciarle tenere una delle fate [x] della radura oltre il Lago Nero, che ha incontrato in più occasioni nel corso delle lezioni di Cura delle Creature Magiche. Il suo nome è Tulip.
    + Sciroppo ratto [x]
    + Set di giochini per animali [x]
    + Gabbietta da trasporto [x]


    Brooms › Sam possiede una scopa da corsa.
    ϟ Scopalinda 21, comprata con suo padre in occasione della sua prima partita di Quidditch, il suo primo anno a Hogwarts (velocità 6.5; accelerazione 6.5; controllo 6; stabilità 7; resistenza 7; comfort 7). []

    Clothes
    - 3 Completi da lavoro in tinta unita (nero)
    - 1 Cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno
    - Divisa
    - 1 Paio di guanti di protezione in pelle di Erumpent
    - 1 Mantello invernale (nero con alamari in argento)
    - 1 Grembiule da lavoro
    - 1 Grembiule da giardiniere a copertura integrale
    - 1 Divisa protettiva da Volo
    - 1 Divisa da Quidditch {Tassorosso}
    - Set completo di protezioni per il Quidditch
    - 1 abito da cerimonia
    - 2 set completi di abiti scudo [x]


    Stationery
    - Quaderno rilegato in spago
    - Diario stregato in pelle con ghirigori
    - Calamaio in ottone liscio
    - Penna d’aquila
    - Inchiostro Cambiacolore
    - Set di fogli di pergamena
    - Porta Pergamene Segretario


    Potions stuff
    - Calderone in Peltro
    - Calderone in Argento
    - Provette in Cristallo
    - Bilancia in Ottone
    - Boccetta di Essenza di Dittamo
    - Set di Ingredienti Comuni
    - Set di Ingredienti Non Comuni
    - Set di Ingredienti Rari
    - Set di Ingredienti Molto Rari
    - 1 fiala di Pozione Rimpolpasangue [x]
    - Una fialetta vuota, incantata affinché non permetta di riconoscere la dose di pozione che può contenere al suo interno. [x]
    - Unguento Curativo [x]: liquido azzurro composto da Nevi Montane e Erba Fondente indicato per soccorrere dalle ustioni e dalle contusioni. Grazie alla sua freschezza, se applicato sulla ferita, può essere sostituito al ghiaccio.
    - Una fiala di Pozione Soporifera mal riuscita, ricordo del workshop al Convegno Internazionale dei Pozionisti [x]


    Herbology stuff
    - Piantina da accudire per Erbologia [PB]
    - Un pendente con un globo proveniente dalla Stella del Mattino [x]
    - Barattolo con tre semi di Dragonmaw immersi in un liquido caldo. Se lanciato contro un avversario, questo si distruggerà e i semi lo attaccheranno nella loro consueta modalità. [x]
    - Boccetta di cristallo infrangibile a chiusura ermetica, contenente una gemma dell'Albero del Ghiaccio [x]: questa, se lanciata a terra, si spacca ghiacciando tutto il terreno per 2m dal punto d'impatto. Non si può toccare a mani nude, altrimenti si rischiano forti ustioni da gelo.
    - Bonasai di Albero di Cristallo [x]
    - Coltellino multiuso da Erbologo


    Dropped Items
    - Sacchetto di rune nere a prova di furto. I sassolini cambiano colore a seconda dell'umore del proprietario [x]
    - Una statua di un drago, scolpita nel ghiaccio perenne ed incantata in modo che nulla potrà mai scioglierla. Funziona come uno Spioscopio: si illumina di luce rossa se nella stanza c'è qualcuno che vuole farle del male [x]
    - Una conchiglia, la cui speciale perla nera Sam ha incastonato nel suo fermaglio per capelli in occhio di tigre, il suo preferito, che porta sempre con sé anche se non lo indossa necessariamente. La perla è un portafortuna che la protegge dai pericoli acquatici. E' inoltre un segno di riconoscimento: i maridi di tutto il mondo la considereranno come un'amica e non le faranno del male. [x]
    - 3 cerotti da bacchetta per amplificare un incantesimo elementale (fuoco, aria, acqua) [x]
    - 10 cerotti per bacchette monouso [x]
    - 3 pietre colorate, recuperate chissà dove durante una lezione di Incantesimi Elementali [x]
    - Una mini Coppa Tremaghi Mocciosi Edition [x]
    - Un paio di pattini argentati [x]
    - Sabbia psicocinetica gialla [x]
    - Miniatura della spada da kendo dei Dragoni Rossi di Mahotokoro [x]
    - Collana con ciondolo dei Doni della Morte [x]
    - La collana dei Tassorosso che Sam ha rimpicciolito e adibito a braccialetto per poterla portare sempre con sé con maggiore facilità [x]
    - Un sacco a pelo "caldissimo, pelosissimo, giallissimo, tante cose che finivano in -issimo e soprattutto a forma di tasso" [x]
    - Richiamo magico per i propri animali, udibile a chilometri di distanza (utile in caso di fuga del pet) [x]
    - Targhetta personalizzata: non appena indossata, il nome del pg che la indossa apparirà magicamente [x]
    - Un uccellino di legno [x]


    Misc
    - Coupon per passare una giornata al centro benessere (2 persone) [x]
    Coupon per l'acquisto dei libri del sesto anno [x]
    - Spilla da Prefetta di Tassorosso [x]
    - Spilla da Caposcuola di Tassorosso [x]
    - Una borsa dotata di Incantesimo Estensivo Irriconoscibile, cucita da sua nonna
    - Spilletta del L.A.T.T.E. [x]
    - Bambolina voodoo con le sembianze di Lumen Rosenvinge [x]
    - Detonatori Abbindolanti [x]
    - Spazzola Arruffacapelli [x]
    - Tazza a tema natalizio [x]
    - Kit primo Soccorso CDCM
    - Set per Antiche Rune
    - 1 Paragengive




    Books

    ALCHIMIA
    - I cerchi alchemici e loro usi (E. Bresc Senior)
    - Manuale di medicina alchemica ed utilizzi curatori e comunicativi dell'aura
    - Imparare a Controllare la Propria Aura (Izumi Curtis)
    - I Segreti di Nicholas Flamel (Nicholas Flamel)

    ASTRONOMIA
    - L'universale manuale dell'universo per il triennio Vol 3 (di Stella Quasar)
    - L'universale manuale dell'universo per il triennio Vol 2 (di Stella Quasar)
    - L'universale manuale dell'universo per il triennio Vol 1 (di Stella Quasar)
    - Il Libretto Cosmico (Stella Quasar)

    BABBANOLOGIA
    - Babbanologia Standard (Dafne McSporran)
    - Le Abitudini dei Babbani (Muggle Mynda)
    - Le fiabe dei fratelli Grimm - Raccolta completa Fratelli Grimm
    - Le fiabe di Hans Christian Andersen - Raccolta completa
    - Vita domestica e abitudini sociali dei Babbani inglesi (Wilhelm Wigworthy)

    CDCM
    - Animali, Spiriti e Fate - Manuale Aggiornato (Sigmund Malone)
    - Guida del Guaritore - Vol II, Rimedi Magici Avanzati (Julie Livida)
    - Guida del Guaritore (Julie Livida)
    - Animali, Spiriti e Fate - Manuale Aggiornato (Sigmund Malone)
    - Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli (Newt Scamandro)
    - La Magia Illusoria (Mastro Williams)
    - Storia del Bracconaggio dell'Inghilterra (Adolph Thompson)
    - Le Creature Velenose

    DCAO
    - I Segreti delle Arti Oscure: le Maledizioni - Volume Terzo - (Richard Alexander Roger)
    - La vera felicità (Jade Ryan)
    - I Segreti delle Arti Oscure: Affrontare l'Informe - Volume Secondo (Richard Alexander Roger)
    - Vampiri e Licantropi: storie narrate da vite vissute (Molly Quinn)
    - I Segreti delle Arti Oscure: Teorie per la Difesa - Volume Primo (Richard Alexander Roger)
    - Il Duello, guida pratica all'attacco e alla difesa (Kate Houghtough)
    - Difesa Contro le Arti Oscure: Teorie e Metodi; Volume Unico (Edmund Le Froy) [Utile per tutti gli anni]
    - Luoghi ed Oggetti Maledetti (Shane Montgomery)
    - I Segreti delle Arti Oscure: le Difese Avanzate - Volume Quarto (Richard Alexander Roger)
    - Cacciatori di Maghi Oscuri (Michael Cerone)
    - I Segreti delle Arti Oscure: Creature Oscure ed altri Esseri - Volume Quinto (Richard Alexander Roger)

    DIVINAZIONE
    - Svelare il Futuro (Cassandra Vablatski)
    - Leggere la mano (Abrams Lukley)

    ERBOLOGIA
    - Esperimenti sulle piante - Volume primo (Jacob Florence)
    - Piante Carnivore - Passeggiata nello stomaco delle Piante (Ernestus Veggie)
    - Notte e giorno - le piante non dormono mai (Amanda Vige)
    - Mille Erbe e Funghi Magici (Phyllida Spore)
    - L’Erbario - Enciclopedia Pratica per Praticanti (Gladius MacKimberly)
    - Noi non mettiamo radici: Viaggio alla scoperta delle piante di tutto il mondo (Ludmilla Evans)
    - Racconti dalla Natura: Avvistamenti di Treant in Gran Bretagna (Electrodus Seed)

    INCANTESIMI
    - Manuale degli Incantesimi - Volume Terzo (Miranda Gadula)
    - Studio delle antiche Rune (Josephine Bavard)
    - Manuale degli Incantesimi - Volume Secondo (Miranda Gadula)
    - Metodo semplificato per la lettura delle Antiche Rune (Gasparus Gaspiris)
    - Dizionario delle Rune (Mistica Predizia)
    - Manuale degli Incantesimi - Volume I (Miranda Gadula)
    - Manuale degli Incantesimi - Volume Quarto (Miranda Gadula)
    - Manuale degli Incantesimi - Volume Quinto (Miranda Gadula)
    - Manuale degli Incantesimi - Volume Sesto (Miranda Gadula)
    - Traduzione Runica Avanzata (Sunshine Orange)

    LOM
    - Gli Oggetti Magici: Introduzione alla loro Conoscenza; Manuale Illustrato (Cartalathiel Manbrace)
    - Riconoscere ed incantare. Incanti base per l'utilizzo intelligente di oggetti magici. (Shanim Muraf)

    MDM
    - De mentibus et inspectionibus; Volume 1 (Lucretia Strizzacervella)
    - De mentibus et inspectionibus; Volume 2 (Lucretia Strizzacervella)

    MINT
    - Magia Internazionale - Vol. II (Lysander Graham)
    - Magia Internazionale - Vol. I (Lysander Graham)
    - Magia Internazionale - Vol. III (Lysander Graham)

    POZIONI
    - Elisir e Distillati; Guida Avanzata per il Pozionista Esperto (Everard Lux)
    - Infusi e pozioni magiche; Volume II (Arsenius Brodus)
    - Pozioni&Veleni (Agatha List)
    - Antiveleni Asiatici (Furia Kinder)
    - Infusi e Pozioni Magiche (Arsenius Brodus)
    - Ricettario: Il piccolo mestolo d'argento. (Madama Palmira)
    - Pozioni avanzate (Libatius Borragine)
    - De Potentissimis Potionibus parte I (Libatius Borragine)

    STORIA DELLA MAGIA
    - Storia della Magia (Bathilda Bath)
    - Le fiabe di Beda il Bardo
    - I Secoli Bui della Magia (Urania Garth)
    - Venti di guerra: l’epoca d’oro delle grandi rivolte (D. Philippicus, A. Chelsea, N.Harbour)
    - Teorie e tecniche del Duello Animico (O. Cooper, T. Hawksie)

    TRASFIGURAZIONE
    - Teoria e Pratica Trasfigurativa (Richard Miller)
    - Le Basi della Trasfigurazione, Volume II (Elisabeth Snow)
    - Le Basi della Trasfigurazione, Volume I (Elisabeth Snow)
    - Guida Pratica alla Trasfigurazione Moderna (Jonathan Dyggenn)
    - Trasfiguriamoci! - Animagus & Metamorfomaghi a confronto (Narcissa Klarc)
    - Trasfigurazione Suprema - come, quando e perché utilizzarla (Quirinius Worple)

    VTM
    - Il Quidditch Attraverso I Secoli (Kennilworthy Whisp)

    aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

    CODE&GRAPHIC BY HIME SHEPPARD
    MATERIAI LezioneVotoII LezioneVotoMedia
    CDCM PM2//Voto: ?//Voto: ??
    DCAO PM2//Voto: ?//Voto: ??
    ERBO PM2//Voto: ?//Voto: ??
    INC PM2//Voto: ?//Voto: ??
    POZ PM2//Voto: ?//Voto: ??
    TRASF PM2//Voto: ?//Voto: ??
    BABBA PG1//Voto: ?//Voto: ??
    BABBA PG2//Voto: ?//Voto: ??
    LOM PG2//Voto: ?//Voto: ??
    MDM PG1//Voto: ?//Voto: ??
    MDM PG2//Voto: ?//Voto: ??
    SDM PG2//Voto: ?//Voto: ??


    Pagella III anno: E *da recuperare ALCH PG2-2


    Edited by Kasra; - 20/7/2020, 21:50
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    Fairy Hunting





    Samantha Jensen O'Connor
    II year | 13 years old | clothes | Hufflepuff

    Finalmente il gruppetto approdò sulle sponde di una riva decisamente lontana dal castello – Sam ne distingueva le guglie nella foschia a malapena - ed incuriosita trotterellò dietro all’insegnante, guardandosi intorno. Erano in un piccolo boschetto: gli alberi erano più distanziati gli uni dagli altri, niente a che vedere con la cappa soffocante della Foresta Proibita, e la luce opaca filtrava attraverso i rami ormai quasi totalmente spogli. Fu perciò piuttosto sconcertante ritrovarsi all’improvviso in una lussureggiante e profumata radura: inspirandone l’odore, Sam sentì immediatamente i muscoli sciogliersi e sospirò serena, passeggiando con cautela in quell’Eden in miniatura, chinandosi qua e là per studiare curiosa le piccole casette arroccate nei pressi delle radici degli alberi. Attorno a loro, fate di entrambe le specie volteggiavano indisturbate, e la Tassorosso si domandò da quali caverne provenissero le Fate di Donegal, il cui luccichio produceva danzanti riflessi sul fogliame.
    In quella, il docente diede loro le successive istruzioni: lì per lì Sam si rifiutò mentalmente di immobilizzare quelle creaturine, immaginando che fosse più o meno la stessa procedura che seguivano i bracconieri, ma confidava nel suo insegnante e se diceva che le fatine erano desiderose di giocare non aveva alcun motivo per rifiutarsi. Oltrettutto, era convinta che ai cacciatori l’accesso a quella zona fosse proibito, perciò le fate non li avrebbero temuti, né sarebbero fuggite – se non per vincere la partita, ovviamente.
    Il suo spirito competitivo si risvegliò nel suo petto e si rimboccò metaforicamente le maniche, estraendo la bacchetta e studiando il campo. Era stata una Cercatrice l’anno precedente, come suo padre prima di lei, acchiappare cose piccole e sfuggenti era il suo mestiere. La Serpeverde, la Corvonero ed il concasato erano già entrate in azione; Sam impiegò qualche secondo in più per decidere come muoversi e quale potesse essere il modo migliore per acchiapparne qualcuna. Forse per il ruolo che aveva ricoperto nella squadra di Quidditch, le sue iridi cerulee vennero subito attirate da un luccichio dorato: la Fata Operaia in questione era intenta a trasportare piccoli fiori e rametti da un lato all’altro della radura. Il suo corpicino era esile ed emanava un allegro bagliore, come se stesse pulsando o canticchiando. La Tassorosso fece il giro della radura, acquattandosi tra le felci e spiando il suo obiettivo aprendosi un varco tra le foglie. Delle vocine ai lati della sua testa però la distrassero e non poté fare a meno di ridere soffusamente quando, voltandosi, vide due fate – una abbigliata di rosso, l’altra di arancione – che la imitavano, sbirciando la loro amica allo stesso modo. Dall'esterno sarebbe stata una scenetta decisamente comica.
    Non appena Sam le guardò, Carotina le fece una birbante linguaccia e sfrecciò via, mentre Tulip ricambiò la sua occhiata sbattendo le minuscole palpebre e regalandole un sorrisetto arrogante a trentadue denti che la spinse a sollevare un sopracciglio.
    «Davvero mormorò divertita, e quella per tutta risposta le si appollaiò in cima al suo berretto. Sam sospirò, e si strinse nelle spalle. «E va bene... ma te ne pentirai» la minacciò bonariamente. Non poteva vederla, ma la sua mente edificò una scenetta in cui la piccina si guardava le unghie e sbadigliava, noncurante.
    Il Boccino nel frattempo aveva lasciato il suo campo visivo e Sam dovette abbandonare il suo giaciglio per andare in perlustrazione. Frugò con lo sguardo tra gli steli, oltre il muschio ed i cespugli, sotto le ampie cappelle dei funghi, ma niente. Forse era rientrata in casa?
    Si era giusto predisposta ad ideare un nuovo piano che, sorpassando un larice, per poco non si scontrò con Carotina.
    «Waah!» strillò per la sorpresa – ci era davvero mancato poco che non le si schiantasse contro – ed il suo acuto fece sollevare in volto uno stormo di fatine impegnate in altre faccende, mandando quasi la piccina arancione a gambe all’aria. A quel punto Sam agì d’istinto: puntò il catalizzatore verso la poveretta frastornata e pronunciò in rapida sequenza «Lugèndis!» e, una volta che la sua avversaria fu impossibilitata a muoversi, indirizzò la sua undici pollici e mezzo al suolo ammantato d’erba. «Pulvinum!»
    La fatina rimbalzò dolcemente e Sam si chinò a raccoglierla, ridacchiando quando la vide incrociare le braccia, imbronciata.
    «Su, su, ti rifarai la prossima volta» la consolò, sollevando il braccio e posandosela sul capo, in modo che almeno avesse compagnia. Udiva gli squittii sommessi delle due e pensò che avrebbe tanto voluto riuscire a capire cosa si stessero dicendo.
    Quell’imprevisto, comunque, pareva aver causato un tale trambusto da rendere un certo bagliore dorato di nuovo individuabile nel suo campo visivo.
    “Aha!”
    Dorée si stava prendendo cura di un fazzoletto di violette poco distante, probabilmente impollinandole. Aveva un’aria indaffarata e a Sam dispiacque l’idea di importunarla a quel modo, ma le sarebbero bastati solo pochi secondi. Si fece quanto più piccola poté ed avanzò di soppiatto quando, senza accorgersene, pestò un rametto: lo scricchiolio fu sufficiente a mettere la Fata di Donegal in allarme, il suo corpicino lampeggiò come a manifestare il suo sgomento, e sfrecciò via rapidissima.
    “Acc- altro che Boccino d’Oro!” pensò Sam, prima di rivolgersi alle sue compagne di viaggio «Tenetevi forte, lassù!» e lanciarsi all’inseguimento. Dorée era rapidissima, sfruttava la sua conoscenza della radura a suo vantaggio, infilandosi nei pertugi tra ramoscelli più rigidi, funghi e radici ad arco, in modo che la Cercatrice dovesse aggirare ogni volta gli ostacoli. Ben presto Sam si ritrovò con il fiatone, ma ormai era guerra aperta e la sua avversaria non pareva nemmeno così contrariata dal fatto che avesse dovuto fare una pausa dai suoi lavoretti. Ad un certo punto, Sam adagiò la schiena contro un tronco ai margini dello spiazzo per tentare di recuperare una respirazione regolare. Si trovava rivolta verso l’esterno, quindi a meno che le fate non fossero uscite dai confini non avrebbero potuto vederla. E poi c’era un tale viavai di giovani maghi lì dentro che era un caos riuscire a non scontrarsi di continuo.
    Quando ritenne di essersi riposata quanto bastava, si affacciò prudentemente dal suo nascondiglio. Non sapeva quanto tempo fosse passato, né quanto ne rimanesse, ma sperava di averne a sufficienza per riuscire a completare la missione. Di Dorée, in ogni caso, non c’era ancora traccia, e Sam sbuffò. Era diventata una questione personale, ormai. Chissà, magari la piccina si era stufata di quel gioco e aveva deciso di rintanarsi nel suo alveolo finché i visitatori non fossero andati via.
    La Tassorosso intraprese allora un’operazione di setaccio, affacciandosi e andando a bussare – per così dire – alle minute dimore delle creaturine, ma erano quasi tutte vuote. Sam cominciò ad avvertire la pressione, poteva quasi sentire il ticchettio dei secondi nella sua testa.
    Ad una certa però, scorse un bagliore dorato su una goccia di rugiada poco distante. Era solo un riflesso, ma significava allora che la Fata le era passata accanto approfittando della sua distrazione! La Cercatrice si voltò di scatto ed eccola lì, di schiena, che sfarfallava verso il piccolo campo di violette, dove aveva interrotto il suo lavoro. Fu questione di un secondo.
    «Lugèndis!» sillabò, sollevata che fosse un incantesimo tanto semplice da non rischiare di fallire – era più complesso prendere la mira che altro –, per poi ruotare il polso e dare una leggera scoccata con il suo strumento, putandolo verso la creaturina. «Wingardium Leviosa!»
    Ed ecco che anche Dorée andò a fare compagnia alle amiche. Lance aveva detto che quella specie era androgina, ma alla Tassorosso veniva spontaneo pensare all’Operaia come ad una femmina, forse a causa del ruolo che ricopriva nella società magica. Al contrario di Carotina, comunque, pareva meno scocciata: per lei era stata una bella partita.
    Sam poteva dirsi soddisfatta, perciò decise di impiegare ciò che restava del suo tempo per tentare di scovare qualche fata maschio. Forse era stata poco attenta, ma non ne aveva scorta nessuna. Tuttavia, una manciata di secondi dopo l’insegnante dichiarò che il tempo era scaduto e la Cercatrice, dispiaciuta, unì le mani a coppa all’altezza della fronte, in modo che Dorée e Carotina vi potessero saltare dentro, per poi portarle dall’insegnante. Nel tragitto, la ragazzina regalò loro un sorriso amichevole. «Grazie per aver giocato con me, fatine» fece contenta, per poi rivolgersi alla piccina arancione. «Su, Carotina, non fare quella faccia, sei molto più carina se sorridi» scherzò, e subito l’interpellata si atteggiò da finta modesta, facendola ridere.
    «Ecco a lei, Professore! Sono riuscita ad acchiapparne due» asserì presentando le fate al docente e presentandole con i nomi che aveva loro affibbiato; l'uomo d'altro canto venne accolto da burleschi saluti, inchini e riverenze. «Per curiosità, ci sono anche degli esemplari maschio in questa radura?» aggiunse, tornando a rivolgere le pupille verso il campo di battaglia.
    Ottenuta la sua risposta, realizzò una cosa. «Oh, lei è Tulip» lo informò, alzando lo sguardo per indicare con gli occhi la fata sulla sua testa. «Pare che non se ne voglia andare, sarebbe un problema se la portassi con me al castello?» domandò speranzosa, il cuore che le batteva forte. Era improbabile che Caine accettasse, ma voleva almeno tentare.
    CODE&GRAPHIC BY HIME


    SAMANTHA JENSEN O'CONNOR - Tassorosso
    15 Y.O. | IV anno | Hufflepuff Prefect | Neutral Good | voice | Sheet © Hoperus
    Fortunatamente non dovette rimanere in piedi senza sapere cosa dire a lungo, perché di lì a poco Dimitry fece la sua trionfale apparizione. Sam ricambiò il saluto con altrettanto entusiasmo, aprendosi un un sorriso affettuoso. «Ciao, Dym! È sempre un piacere averti fra noi» esordì scherzando, mentre il docente accoglieva i nuovi arrivati gettando di tanto in tanto un’occhiata al sentiero che conduceva al castello. Mentre chiacchierava con il Caposcuola, la Prefetta non poté fare a meno di imitarlo, domandandosi se davvero quel pomeriggio non li avrebbe raggiunti nessun’altro.
    Strano”, pensò. In genere il corso della Armstrong era uno dei più frequentati, notare che mancava più di metà classe la rattristò un po’. Chissà, forse la missiva di Patrickson aveva scoraggiato la massa a partecipare, troppo offesi dall’abbandono di Diane per riuscire a dare una chance ad Amaya.
    Se il mago ne fosse rimasto dispiaciuto, però, non lo diede a vedere, battendo le mani in un ovvio cenno che in quel momento avrebbe iniziato la lezione. Si avviò dunque verso il molo e Sam, affiancandosi a Dimitry, gli si posizionò alle spalle, con uno strano dejà-vu alle parole che udì poco dopo e che la costrinse a sforzarsi di ricordare come mai avesse la sensazione di aver già vissuto tutto ciò.
    Era talmente concentrata che si era a malapena accorta che la barca si era già messa più o meno autonomamente in moto. Con la coda dell’occhio notò che Amaya stava armeggiando con qualcosa e, distogliendosi qualche istante dal flusso dei propri ricordi, lo osservò consultare una bussola con un cipiglio che non riuscì a spiegarsi, prima di aggiustare la traiettoria da compiere. Più che la sua espressione contrariata, però, fu l’oggetto che aveva estratto dalla tasca ad incuriosirla: bizzarro che un mago adoperasse un simile strumento, quando un Guidami avrebbe potuto garantirgli lo stesso effetto.
    Comunque non le parve il caso di spenderci più di tante riflessioni, e finalmente, poco prima di giungere a destinazione, un flash le attraversò la mente. Era già stata lì più di due anni prima, con il Professor Caine. Perché ci stavano tornando? La colonia di fate che avevano visitato si era spostata ed ora c’erano nuove creature da studiare in quella zona?
    A quanto pareva no: l’argomento di quella lezione sarebbe stato, ancora una volta, le fate. Perplessa come non mai, Sam scese cauta dalla barchetta, attenta a non scivolare sulla lastra di ghiaccio preparata da Amaya, e lo ascoltò descrivere l’habitat prediletto dagli esserini in questione, osservando qua e là conigli volanti usati dalle fate come destrieri ed inspirando a pieni polmoni il profumo inebriante di alcuni vegetali che rammentava dipendere dalla fauna dell’isoletta.
    Il sentiero era accidentato come ricordava, ma gli ostacoli lungo il percorso non la intimorirono, anzi, le resero la camminata più divertente tra una schivata di rami ed un balzo oltre sassi e radici, sollevata di non doversi preoccupare del freddo. Le informazioni su quanto le Operaie in particolare venissero braccate, poi, rievocarono in lei il medesimo odio che le aveva scosso l’animo tempo addietro, e si rammaricò nell’apprendere che la situazione, a causa della rapidità del ciclo riproduttivo di quelle creature, era rimasta invariata ed impunita. L’insegnante sembrava del suo stesso avviso e, dopo aver terminato la lunga spiegazione, concesse loro qualche minuto per porre eventuali quesiti e giocare con le fate. A quelle parole la Prefetta non poté fare a meno di provare un grande imbarazzo, vergognandosi di non saper rispondere a qualcosa che avrebbe già dovuto sapere da un pezzo; rimase quindi in silenzio, trepidante, in attesa che i compagni dicessero qualcosa o che Amaya chiarisse i loro dubbi.

    Non appena poté separarsi dal gruppo, Sam andò in esplorazione alla ricerca delle fate che aveva incontrato quando aveva tredici anni, scrutando con il sorriso sulle labbra il luccichìo colorato prodotto dalle Donegal sul fogliame e respirando felice il sentore dolce della radura. Era convinta che non avrebbe più potuto rimettere piede in un ambiente tanto delicato, e invece, per qualche motivo, aveva avuto l’opportunità di visitarlo una seconda volta. Si stava giusto domandando se anche le fate con cui aveva giocato si ricordassero di lei, quando ad un tratto si sentì tirare da tre direzioni diverse: una ciocca di capelli a sinistra, una a destra, ed il mantello alle sue spalle. La Tassorosso si fermò all’istante per evitare di strattonarle e, voltatasi, quasi si commosse nel vedere Dorée, Carotina e Tulip di fronte a lei, con un’espressione imbronciata che la diceva lunga. L’Operaia arancione, in particolare, pareva la più accigliata delle tre, tanto da darle le spalle per farla sentire in colpa. Sam però la ignorò, concentrando la sua attenzione sulle altre due. Tulip le gettò senza troppi complimenti le braccine al collo, mentre la più androgina delle tre, vestita di giallo oro, si andò ad appollaiare sulla sua testa.
    «Che bello rivedervi, mi siete mancate!» le salutò contenta, accarezzando con un dito le loro testoline e picchiettando sulla spalla di Carotina per farle capire che si riferiva anche a lei. «Cosa ti avevo detto? Sei più carina quando non metti su quel muso lungo»
    Carotina, per tutta risposta, si girò e le fece una linguaccia, prima di andarsi ad appollaiare accanto a Dorée.
    Non sapeva come avrebbe potuto cominciare la conversazione, così si limitò a domandare loro un racconto. Un po’ per una, le tre fatine si accostarono al suo orecchio e le mormorarono ciò che era accaduto alla colonia; a quanto pareva si erano schiuse quasi trecento uova, e Tulip allungò una mano per indicarle il punto in cui le fate più giovani si erano raggruppate. Sam, che non ne aveva mai viste di così piccole, si avvicinò a quella zona scostando una felce di qua e scavalcando una nodosa radice di là. Molte avevano le braccia piene di steli e di fiori, certe altre se ne stavano appollaiate su grossi funghi sporgenti dai tronchi, ed altre ancora cavalcavano impigrite di Lepuns Volans da una parte dall’altra di quel piccolo Eden, scomparendo oltre i limiti della boscaglia. Notò anche alcuni esemplari maschi che l’ultima volta, a causa dell’obiettivo del gioco proposto da Lance, non aveva fatto in tempo a differenziare dalle compagne, guardandoli con tanto d’occhi nei loro abiti di petali viola, verdi e blu. Sam avrebbe voluto rivolgere loro qualche apprezzamento data la nota vanità della specie, ma nessuno di loro era un Donegal, non avrebbero capito ciò che stava dicendo. Tulip si propose allora di trasmettere il messaggio e, intercettando una fata di passaggio, gli ripeté le lodi che la Prefetta le stava dettando. Quello, ignorando la sua accompagnatrice (che le parve oltremodo stizzita per l’interruzione) assunse una posa piacente e comunicò qualcosa a Tulip senza quasi staccare gli occhi dalla Tassorosso, impaziente che la sua risposta venisse tradotta.
    «Dice che è lieto che la prima fata maschio che incontri sia così bella, e che non poteva capitarti fata migliore»
    «Molto modesto» rise Sam. «Digli che sono completamente d’accordo»
    Forse però avrebbe fatto meglio a tacere, perché quello sembrava aver deciso di abbandonare Pinkie ed unirsi alla sua scorta, almeno per quel poco che restava.
    “Ti chiamerò Leaf”
    Assistendo di persona a quello scambio di battute, pur essendone già al corrente, le parve straordinario che una diversa gestazione consentisse solo ad alcune di loro di sviluppare capacità di linguaggio, e in quella non poté fare a meno di chiedere alle tre se ricordassero qualcosa della grotta in cui erano nate. Carotina insistette per cominciare per prima e, tenendosi aggrappata ad una sua ciocca, si sporse dalla sommità del suo capo per giungerle all’orecchio mentre le sussurrava del profumo vagamente salmastro, di quanto l’ambiente fosse umido e tiepido – la O’Connor suppose che nei dintorni ci fosse una qualche sorgente calda – e di come, a poco a poco, si era allontanata dal bozzolo per raggiungere quella radura. Il discorso di Patrickson le aveva ricordato che le caverne in cui nascevano le Donegal non erano distanti dai boschi che abitavano, e d ipotizzò che neppure quella fosse molto lontana. Doveva essere più che emozionante, però, trovarsi nella più totale oscurità, senza neppure una luce ad indicare la via, ed improvvisamente scorgere un bagliore colorato tra le rocce… le sarebbe piaciuto moltissimo assistere a tutto ciò, un giorno.

    Sam non si rese conto che i dieci minuti erano abbondantemente trascorsi finché non realizzò distrattamente che la radura si era fatta più quieta. Era stata così presa a chiacchierare con le quattro e giocare con i Lepuns che non aveva minimamente pensato che non si trovava lì per la ricreazione, ma per un momento di apprendimento.
    A malincuore lasciò andare il coniglietto volante, sul quale Leaf era saltato su mandando baci all’umana e alle amiche, e si avvicinò al docente e ai Capiscuola, mentre il canto con cui Tulip le stava intrattenendo si spegneva tristemente e Carotina le riservava per l’ennesima volta il trattamento offeso. L’ultima volta Lance non le aveva permesso di portarne con sé neppure una, ma forse Amaya…
    «Scusi, Professore, non mi ero accorta dell’ora… » si giustificò con aria colpevole, imbarazzata. Accidenti, quella era la sua prima lezione con lui e già si faceva riconoscere! Tuttavia, cercando di recuperare un pizzico di coraggio, rialzò il capo verso l’uomo e proseguì in tono vagamente supplichevole. «E, ehm, volevo chiederle una cosa… » espirò. «Due anni fa il Professor Caine ci aveva portati qui per studiare le fate, e giocando ci eravamo affezionate l’una all’altra» spiegò, indicando le tre mentre Dorée annuiva per darle man forte. «Mi domandavo, ecco… potrei tenere una di loro con me?»
    Tulip e Dorée cominciarono immediatamente a lamentarsi, insistendo per seguirla entrambe, ma Sam non voleva tirare troppo la corda, né strapparle via dal loro habitat. Certo, il pensiero di lasciarle di nuovo le faceva piangere il cuore, ma forse con un permesso speciale sarebbe riuscita a far loro visita nuovamente, in futuro.

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    Edited by Kasra; - 18/2/2019, 18:57
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    SAMANTHA JENSEN
    O'CONNOR

    III year | 14 y.o.
    Neutral Good | Sheet
    La sensazione di trasparenza ed incorporeità svanì in un istante, e quando rinvenne spalancò di colpo gli occhi, quasi stordita da tutta quella vitalità. Riusciva nuovamente a percepire il proprio cuore pulsare nella cassa toracica, il flusso sanguigno scorrerle nelle vene fino alle orecchie e al cervello. Le sue mani corsero a toccarsi il torso, le braccia, le gambe, per accertarsi che non avrebbero attraversato le sue stesse membra, e quando finalmente si sentì un po’ più tranquillizzata si lasciò andare ad un profondo sospiro di sollievo, richiudendo per qualche momento gli occhi. Inspirava ed espirava, tenendo le mani incrociate sull’addome, pregando che il globo della Stella del Mattino le portasse via gli evanescenti ricordi di ciò che aveva vissuto nella strana dimensione generata dalla Pozione di Biancaneve. Non voleva pensarci, non voleva che le immagini del proprio corpo martoriato, dello sguardo colmo di tristezza di Lara e della compassione negli occhi dei due avventori le si incancrenissero nella mente. Più che razionalmente, era l’inconscia consapevolezza di ciò che aveva vissuto, reale o meno, a tenerla inchiodata al materasso, a farle pungere gli occhi e farla tremare di terrore, tanto da renderla sorda alle parole del docente.
    “Non era vero, non era vero…”
    Ingoiò a vuoto, pregando silenziosamente che nessuna lacrima scappasse alle sue palpebre serrate. Fu solo grazie ai fruscii e all’inconfondibile suono di un involucro di cellulosa accartocciato che si decise ad immergersi nuovamente nel mondo circostante, mettendosi a sedere ed afferrando confusa la tavoletta di cioccolato che Moore aveva predisposto per loro. La afferrò con mano tremante, ma sentiva lo stomaco troppo chiuso per mangiare alcunché, o per reagire alla vicinanza molesta di Han. Tutto ciò che voleva era correre fuori da quell’aula per abbracciare la Lilnoir e dirle che andava tutto bene, che lei era lì, viva. Poco importava che l’amica non avesse idea di cosa stesse parlando.
    Un altro paio di lenti respiri e Sam riuscì nuovamente a focalizzarsi su ciò che il Professore stava asserendo, ed inorridendo quando lo sentì pronunciare la parola “gioco”. Quello per lui era stato divertente? Sul serio si era intrattenuto nel seguire le loro vicende attraverso la sua sfera di cristallo – ora finita chissà dove? Non sapeva cos’avessero vissuto i suoi compagni, ma si augurava, per il loro benessere mentale, che avessero avuto più fortuna di lei.
    Quando fu finalmente in piedi si concesse di sorprendersi per l’effettiva presenza di un molliccio dentro l’armadio, ed arrossì rendendosi conto che la sua congettura era stata errata. Eppure da ciò che sapeva quelle creature non gemevano, perciò cos’aveva sentito quando era entrata in aula? Non ebbe il tempo di rifletterci oltre che Moore diede loro le istruzioni, facendo sparire i materassi e dilettandosi con un piccolo spettacolo pirotecnico prima di prepararsi ad aprire l’anta del mobile.
    Per qualche motivo a lei ignoto, Sam si ritrovò davanti a tutti gli altri, tremante da capo a piedi. Si teneva aggrappata alla bacchetta come fosse il suo unico scoglio in un mare in tempesta, sforzandosi di pensare a cosa la spaventasse più di ogni altra cosa. Era sempre stata una bambina piuttosto intrepida e la sua vita fino a quel momento era stata sufficientemente serena da impedirle di immaginare situazioni di profondo terrore. Paradossalmente, l’esperienza extracorporea che aveva appena vissuto era stata illuminante su quel punto: Lara. Lara era il suo maggiore punto debole, ed il solo immaginarla ridotta com’era stata lei, ricoperta di sangue e cicatrici, le faceva correre brividi di orrore lungo tutto il corpo. Il palmo della mancina sudava, goccioline di tensione le scivolavano lungo le tempie già umide. Come poteva rendere una simile visione divertente? Non era pronta, non era assolutamente pronta.
    Avvertiva però gli sguardi degli altri sulla nuca, e non voleva rallentare l’esercitazione; fece quindi un cenno di assenso all’insegnante, che d’un tratto fece diffondere le inconfondibili note di una chitarra elettrica nella classe, accompagnate poco dopo dal rombare di una batteria. Il suono prodotto era carico, energico, stimolante, e Sam si sforzò di lasciarsi andare, facendosi guidare dal suo ciondolo e dalla musica nello svuotare la mente e plasmare ciò che ipotizzava avrebbe visto in qualcosa di buffo.

    Well it's midnight, damn right, we're wound up too tight
    I've got a fist full of whiskey, the bottle just bit me

    Il pomello dell’armadio girò con uno scatto che la fece sussultare, e ciò che ne uscì la fece urlare e indietreggiare tanto repentinamente da farla scontrare con la ragazza retrostante, schiacciandole i piedi e suscitandole un gemito di dolore. Ma Sam si sentiva talmente ghiacciata da non riuscire nemmeno a pronunciare le scuse che avrebbe voluto porle; l’anta, anziché dischiudersi lentamente come si era figurata, si spalancò all’improvviso, ed un corpo pesante e privo di vita ne fuoriuscì con un tonfo, schiantandosi sul suolo, sporcando il pavimento di sangue. Era Lara, fredda, dalla pelle plumbea e solcata da profondi graffi e tagli, macchiata da lividi violacei e giallastri. I suoi occhi erano tumefatti, le labbra spaccate, le ciocche castane incrostate. Anche nella morte la sua espressione tradiva un profondo dolore.
    Probabilmente Moore la stava incoraggiando a non lasciarsi sopraffare, ma la Tassorosso non riusciva a non scuotere la testa, ad impedire che lacrime bollenti e salate le solcassero le guance mentre i singhiozzi la scuotevano da capo a piedi.

    That shit makes me bat shit crazy
    We've got no fear, no doubt, all in balls out

    Agì più per repulsione ed istinto che non per aver riflettuto ed ideato qualcosa di preciso.
    «Ri-Riddikulus» balbettò, affogando l’incantesimo nelle scie liquide. Non accadde nulla.
    Ma Lara era viva, non morta, era in Sala Comune a tentare di dividere Crumb e Link, con la pancia piena ed il libro di Cura delle Creature Magiche in grembo, era sul campo da Quidditch, ad allenarsi con il resto della squadra per vincere l’ennesima partita. Lara era, ed era una persona divertente, affettuosa, protettiva. Il suo cuore batteva.

    We're going off tonight
    To kick out every light
    Take anything we want
    Drink everything in sight

    «Riddikulus!» sillabò con maggiore chiarezza, facendo un passo avanti, i margini del suo campo visivo sfocati dalle lacrime che ormai erano quasi del tutto asciutte, ma che ancora le rendevano le cornee luccicanti. All’improvviso il molliccio-Lara aprì gli occhi e si passò una mano sul volto, sul collo e sulle braccia, spalmando quello che evidentemente doveva essere del trucco sulla cute e tirandosi in piedi con un sorriso. Non parlava – non credeva che quella creatura fosse in grado di riprodurre le voci umane – ma in qualche modo Sam sapeva che le stava chiedendo se in quel modo andasse bene, se avesse dovuto aggiungere più cerone o se invece avesse esagerato nel travestirsi per Halloween.
    E Sam ricambiò il sorriso, contraendo le guance appiccicose rasserenata.

    We're going till the world stops turning
    While we burn it to the ground tonight

    Code made by ~Chibi | Don't copy, pls ♥


    Edited by Kasra; - 25/5/2020, 15:13
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    Samantha Jensen O’Connor
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    LA BLA BLA
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    <div style="overflow: hidden; width: 490px; background: #E8E8E8; padding: 5px; border: #1C1B18 solid 2px; text-align: center"><img style="width: 243px; opacity: 0.9; margin-bottom: 3px" src=" https://upload.forumfree.net/i/ff6192550/qpGp048.gif "> <img style="width: 243px; opacity: 0.9; margin-bottom: 3px" src="https://upload.forumfree.net/i/ff6192550/LzGSnUs.gif">
    <span style="text-transform: uppercase; font-family: arial narrow; color: black; margin-left: 3px; letter-spacing: 2px"><b>[size=7]Samantha Jensen O’Connor[/size]</b>
    [size=0]23 Y.O.| I year | &#936;&#914;Z | Neutral Good | <i>Parabatai</i> | Chaos seed | [URL=https://soundcloud.com/susy-river/sams-voice]voice[/URL] | [URL=?t=72693898#entry594057221][color=crimson]&#991;[/color][/URL][/size]</span> </div><div style="overflow: hidden; width: 488px; background: #FFFFFF; padding: 5px; border: #f3f3f3 solid 3px;"><div style="overflow-y: scroll; width: 505px; height: 235px; padding-right: 25px; font-family: arial; font-size: 11px; line-height: 13px; color: black; text-align: justify"><div style="height: 40px; font-family: georgia; font-size:12px; float: left; margin-right: 5px; margin-top: 25px; margin-left: 2px; margin-bottom: 3px; opacity: 0.9; text-align: center; font-size: 80px; color: black; border: #1C1B18 solid 2px">[color=black]B[/color]</div>
    <span style="font-style: normal; color: black; font-size: 13px; font-family: Liberation Serif">LA BLA BLA</span>
    </div></div><div style="overflow: hidden; width: 490px; height: 8px; background: #E8E8E8; padding: 5px; border: #EBEBEB solid 2px; text-align: center"><span style="text-transform: uppercase; font-family: arial narrow; color: #505050; font-size: 6px; letter-spacing: 4px">role code by [URL=http://annahberry.forumfree.it/]»ANNAH.BELLE«[/URL] don't copy</span></div>


    Samantha Jensen O'Connor
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    BLA BLA BLA

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    <div style="background: #EBEBEB; border-radius: 5px; width: 500px; padding: 5px; border: 1px solid #818181"><table>

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    </tr>

    </table></div>


    Samantha J. O'Connor
    23 Y.O.| II year | ΨΒZ | Neutral Good
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    CODICE
    <table cellpadding=0 cellspacing=0>

    <tr>
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    </div></div></div></td>
    </tr>

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    </table></div><div style="font-size: 8px; text-transform: uppercase; letter-spacing: 3px; text-align: left; padding-left: 40px;"><p align="center">wanna more? &#10137; [URL=http://hime.blogfree.net/]Hime©[/URL]</p></div></div>

    Sam meets Chaos

    SAMANTHA JENSEN O'CONNOR23 Y.O. | I year | ΨΒZ | Neutral Good | clothes | voice | ϟ T9dnuDSBLA BLA BLA«I'll keep you in my mind»

    CODE&GRAPHIC BY HIME


    CODICE
    <p align="center"><span style="display:block;width: 500px; background: #000; padding-top: 10px; padding-bottom: 10px"><span style="display:block;color: #fff; font-size: 13px; text-transform: uppercase; letter-spacing: 5px">SAMANTHA JENSEN O'CONNOR</span><span style="display:block;color: #fff; font-size: 8px; text-transform: uppercase">23 Y.O. | I year | &#936;&#914;Z | Neutral Good | [URL=https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/236x/48/dd/01/48dd01bd3e705813a364ce87f4589c7a.jpg]clothes[/URL] | [URL=https://soundcloud.com/susy-river/sams-voice]voice[/URL] | [URL=http://brakebillsgdr.forumfree.it/?t=72693898#entry594057221][color=crimson]&#991;[/color][/URL] </span></span>[IMG]https://upload.forumfree.net/i/ff6192550/T9dnuDS.gif[/IMG]<span style="display:block;background: #fff; width: 500px"><span style="display:block;overflow: hidden; width: 473px"><span style="display:block;overflow-y: scroll; width: 490px; height: 200px; padding-right: 25px; text-align: justify; padding-top: 10px; font-family: arial; font-size: 11px; line-height: 13px; color: #000">BLA BLA BLA</span></span></span><span style="display:block; width: 500px; background: #000; padding-top: 10px; padding-bottom: 10px"><span style="display:block;color: #fff; font-size: 11px; font-style: italic">«I'll keep you in my mind»</span></span></p> <div style="text-align: center; font-family: arial; font-size: 9px">CODE&GRAPHIC BY [URL=http://hime.blogfree.net/]HIME[/URL]</div>


    warn the lycans

    23 YEARS OLD I YEAR ΨΒZ LOOK VOICE SHEET
    SCRIVI QUI UNA CITAZIONE NON TROPPO LUNGA
    SAMANTHA JENSEN O'CONNOR
    SCRIVI QUI LA ROLE
    ✕ schema role by psiche
    CODICE
    <div style="background-color: #5C6B6A; padding: 8px; width: 490px;"><div style="background:#070707; border: 7px solid #111; padding: 5px; color: #555; font-size: 11px; font-family: georgia;"> <div style="font-size: 7px; text-transform: uppercase; letter-spacing: 4px; text-align: center; color: #999; margin-top: 3px; margin-bottom: 3px; border: 1px solid #222; line-height: 10px; ">23 YEARS OLD <span style="color: #5C6B6A">&#10005;</span> I YEAR <span style="color: #5C6B6A">&#10005;</span>  &#936;&#914;Z <span style="color: #5C6B6A">&#10005;</span> [URL=http://image.forumfree.it/6/1/9/2/5/5/0/1483177506.png]LOOK[/URL] <span style="color: #5C6B6A">&#10005;</span> [URL=https://soundcloud.com/susy-river/sams-voice]VOICE[/URL] <span style="color: #5C6B6A">&#10005;</span> [URL=http://brakebillsgdr.forumfree.it/?t=72693898#entry594057221]SHEET[/URL] </div><div style="background-color: #040404; height: 20px; text-align: center; line-height: 20px; color: #777; text-transform: uppercase; font-family: georgia; letter-spacing: 1px; font-size: 8px; letter-spacing: 2px"><div style="padding: 1px; float: left; height: 5px; text-align: center;margin: 9px 0px 1px 6px; color: #5C6B6A; text-transform: uppercase; font-size: 45px; font-family: arial">“</div> SCRIVI QUI UNA CITAZIONE NON TROPPO LUNGA</div> <div style="background-image: url('https://upload.forumfree.net/i/ff6192550/dvxpeb2.gif'); height: 200px"> <div style=" text-align: center; font-family: georgia; color: black; text-transform: uppercase; font-size: 7px; padding-top: 100px; letter-spacing: 3px; line-height: 9px; "><b>SAMANTHA JENSEN O'CONNOR</b><br></div></div><div style="color: #333; text-align: justify; border: 1px solid #222; padding: 2px 2px 2px 2px"><div style="height: 200px; overflow: auto; padding: 0px 2px 0px 2px; line-height: 13px; background-color: #111; padding: 4px; border: 1px solid #222; color: #555">SCRIVI QUI LA ROLE </div></div> <div style="font-size: 7px; text-transform: uppercase; letter-spacing: 4px; text-align: center; color: #999; margin-top: 3px; border: 1px solid #222; line-height: 10px; ">&#10005; schema role by <a href="http://tigerdirty.forumfree.it/?act=Profile&MID=8092177">psiche</a></div></div></div>


    Edited by Kasra; - 25/5/2020, 15:10
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    - Samantha Jensen O'Connor è un personaggio di mia invenzione ed i contenuti della scheda sono mia proprietà intellettuale. Don't copy uwu
    - Le gif e le foto invece sono pubbliche, perciò potete salvarle tranquillamente.
    - Il prestavolto è la dolcissima neozelandese Brooke Williams e preferirei non condividerlo ♡
    - Se volete una role basta chiedere, io e Sam saremo felicissime di conoscervi :3
    - La scheda è stata realizzata dalla bravissima himë, date un'occhiata al suo stupendo portfolio ♡
    - Se vi va di lasciarmi un +1 vi riempio di thé e biscotti :3



    Samantha Jensen O'Connor
    Even if you can't do it now, don't stress, don't give up
    Just go at your own pace and have confidence in yourself
    Z5tkFCR
    First NameSamantha; "fanciulla sacra", "fiore", "persona che ascolta". Sua nonna aveva sempre amato questo nome, auspicando di potervi chiamare sua figlia, un giorno. Purtroppo non ne ebbe l'opportunità e, quando Peter e Lillian scoprirono di essere nuovamente in dolce attesa di una bambina, convinse la coppia ad assecondare quel suo desiderio. A Sam è sempre piaciuto il proprio nome e da piccola, sentito l'aneddoto sulla sua origine, soleva scherzare con i genitori affermando che nel caso in cui non avessero esaudito la richiesta dell'anziana strega, un giorno ci avrebbe pensato lei stessa, recandosi all'anagrafe per effettuare ufficialmente il cambio.
    Middle Name: Jensen; pur essendo maghi, i suoi genitori apprezzano particolarmente la letteratura babbana, gli high fantasy in particolare - probabilmente incuriositi dalla concezione della magia di coloro privi del dono. Il secondo nome per la loro terzogenita è un omaggio ad uno dei personaggi dei romanzi di Terry Goodkind, donato alla bimba con l'augurio che ella sarebbe altrattanto forte e coraggiosa.
    SurnameO'Connor; translazione inglese dell'irlandese Ui Conchobhair, sono una famiglia reale irlandese originaria del Connacht, la più occidentale e meno vasta provincia della Repubblica d'Irlanda. Il capostipite della famiglia fu Cathal O'Connor, che ebbe il titolo di re del Connacht nel 980. O'Connor; la discendenza proseguì ininterrotta fino al 1466, quando la famiglia si divise nel ramo degli O'Connor Ruadh (rossi, a cui appartiene Samantha) e degli O'Connor Donn (neri). Sam ha sempre trovato affascinante che grazie all'unione con sua madre le due tinte avessero potuto riunirsi, anche se naturalmente ciò non aveva nulla a che fare con il colore dei capelli. Gli O'Connor hanno anche uno stemma di casato, che però Sam ha visto solamente sulle porcellane e gli arazzi a casa di sua nonna.
    Nickname › Perlopiù Sam. Alcuni la chiamano Sammy (o i più creativi Joachim Sammy Sam), ma lei l'ha sempre detestato, le dà l'impressione che la stiano prendendo in giro. Qualche professore un po' troppo impertinente ad Hogwarts non si faceva però troppi problemi ad apostrofarla in quel modo. Le uniche persone che hanno il tacito permesso di appellarla così sono suo fratello Seth e Joachim Morley. Inoltre, Lara è l'unica a rivolgerlesi utilizzando il suo secondo nome.

    Age › 24
    Date of Birth › 22 Settembre
    Zodiac Sign › Vergine ascendente Toro
    I Vergine ascendente Toro sono persone solide, concrete, dotate di tanto buon senso. Segno e Ascendente regalano un grande realismo e la capacità di decidere per il meglio in ogni circostanza di vita. Familiari e amici li considerano persone affidabili e si fidano di essi. In società, sanno sempre come comportarsi, e sono conosciuti per essere sinceri e onesti. Sono attenti alla realtà circostante e alle persone. Possono essere piuttosto tradizionalisti e se si mettono in testa qualcosa, niente e nessuno li farà cambiare idea. Però, la loro razionalità e il loro buon senso li spingono alla riflessione, non all’impulsività. Quindi, testardi o no, alla fine riescono a capire che cosa è meglio fare, per se stessi e per tutti. Buongustai e amanti della comodità, potrebbero essere un po’ pigri, ma se c’è da rimboccarsi le maniche sono i primi a darsi da fare!
    Dovrebbero però imparare ad essere più flessibile e a dare più spazio alla creatività e alla fiducia.

    In amore sono concreti e pragmatici: investono tutti se stessi in una relazione affettiva, sono sensibili e affettuosi, anche se forse tendono a manifestare le loro emozioni offrendo al partner vantaggi pratici. Preferiscono dimostrare il proprio amore con i fatti, più che a parole. Sono persone passionali e sensuali, ma difficilmente si lasciano trascinare dall’istinto. In fondo, prima di lasciarsi andare completamente, vogliono essere davvero sicuri di quello che provano e della sincerità della persona amata.
    A volte potrebbero dimostrarsi un po’ gelosi, ma se ci riflettono su comprendono che questo sentimento è potenzialmente in grado di destabilizzare anche l’unione più riuscita, quindi riescono a moderarsi.

    Nel lavoro sono dei veri assi! Investono tutte le loro forze ed energie per raggiungere i traguardi che si sono prefissati. Sono gran lavoratori, capaci di impegnarsi a lungo senza cedere alla stanchezza. Sono anche molto precisi, costanti e affidabili, e se vengono affidati compiti di responsabilità si può essere certi che saranno in grado di portarli a termine.

    Birth Place › Connemara (Irlanda); da piccola lei ed i suoi fratelli spesso si intrufolavano nell'abazia di Kylemore, immaginando di essere gli antichi sovrani del Connacht.
    Current Residence › Truro (Cornovaglia; casa dei suoi genitori); Limerick (Irlanda; sua residenza individuale)
    State of Blood › Mezzosangue
    Social Status › Benestante
    Sexual Orientation › Sebbene il suo carattere non le impedirebbe di provare qualche esperienza anche con una donna, Sam è tendenzialmente eterosessuale.
    Relationship Status › "It's complicated"
    PatronusLince bianca
    La Lince rappresenta tutto ciò che è segreto ed occulto. Il mago che possiede questo animale guida riceve la sua straordinaria energia. La lince aiuta il suo mago ad accrescere le sue capacità psichiche e di veggenza, spingendolo ad una profonda introspezione per permettergli di vedere la verità in se stesso e negli altri e scoprire così gli inganni celati di cui solitamente è guardiana. La tradizione insegna che spesso per ricevere quei segreti è necessario donare qualcosa in cambio.
    Aura › Rossa con striature verdi
    Il rosso è il colore della vitalità dell'energia, del calore, della passione, dell’amore, del dinamismo di temperamento e di forza fisica. Quando si trova ad essere il colore predominante nell'aura, quasi sotto forma di nubi che inglobano il corpo intero, è segno di una personalità esuberante con frequenti cambiamenti d'umore e con sentimenti intensi e contrastanti. Un rosso acceso indica tendenze all'aggressività, invece un rosso cupo e denso, denota spinte distruttive e di egoismo. Un rosso tendente al vermiglio può essere indice di ansia o nervosismo. Se è accompagnato da strisce verdi, evidenzia il desiderio di contatti umani costruttivi e ferma volontà di realizzarsi. Il rosso chiaro, simile al rosa, segnala il bisogno di attrarre a sé e di piacere. Se il rosa è leggermente striato di rosso vermiglio indica una persona orgogliosa, Il rosso tendente all'arancio denota una forte passione sessuale.

    House › Quando andava ad Hogwarts, era una Tassorosso
    BrotherhoodΨΒZ, gli sportivi
    Degree Course › Nessuno. Segue Magia Elementale, Magia Bianca, Magia Runica, Psicocinesi.
    Occupation › Studentessa al Brakebills. In passato è stata cameriera presso L'Incantesimo Pepato prima che cambiasse gestione; fece anche domanda per diventare commessa al Wolf Wool, ma venne scartata.


    Sam non è particolarmente alta – raggiunge a malapena il metro e sessantacinque – e non ha problemi di peso nonostante sia molto golosa. Amante della corsa, le sue gambe sono forti – le cosce in particolare dato il suo passato come Cercatrice per la sua squadra –, mentre le braccia, nonostante l’infanzia passata ad inerpicarsi ovunque, sono rimaste piuttosto esili. Da qualche mese, però, ha deciso di rispolverare quella sua vecchia passione dandosi all’arrampicata.
    La pelle di Sam sarebbe chiara se non che da bambina passava la maggior parte del tempo a giocare all’aperto. Forse è per questo che il suo incarnato si è scurito, nascondendo in parte la quasi invisibile spruzzata di lentiggini che le adorna le gote.
    I suoi occhi sono cerulei, grandi, traboccanti di sincerità poiché la fanciulla è pressoché incapace di mentire. Se infatti, come si suol dire, “gli occhi sono lo specchio dell’anima”, le sue iridi rivelano piuttosto chiaramente il suo umore, sfumando nelle tonalità più azzurre nelle belle giornate o quando è allegra ed adombrandosi di un verde grigiastro nel caso di un cielo plumbeo o di una rara incazzatura. Non ha mai amato truccarsi con mascara o eye-liner date le sue ciglia già lunghe, ma dalla metà del suo quarto anno ad Hogwarts fino ai vent’anni si concesse la frivolezza di impiastricciarsi con il make-up quasi quotidianamente. Ora solo di tanto in tanto si agghinda con un velo di matita.
    Il suo viso dal profilo morbido e dalle guance rosate è incorniciato da capelli rosso scuro lunghi ed ondulati che non ama legare, anche se da piccola li intrecciava spesso inserendo nelle pieghe dell’acconciatura primule o carpigne gialle o arancioni. Nonostante trovi fastidiosa la sensazione di tenere una massa di ciocche tanto lunghe a contatto con la pelle (ragion per cui non porta la frangia), crescendo ha quasi smesso di bloccare la sua chioma con fasce o elastici, preferendo lasciarli prevalentemente sciolti, eccetto quando fa moto – in quei casi li fissa in cima alla testa in una coda di cavallo – o gioca a Quidditch (trova il canestro estremamente pratico). Il suo meraviglioso colore naturale ereditato dal ramo irlandese paterno però non l’ha mai fatta impazzire: Sam ha infatti sempre preferito le chiome scure come quelle di sua madre, invidiando la sorella maggiore che ne ha ereditato il gene – e forse è anche per questo che ha un debole per i mori. Ciò che l’ha sempre affascinata è il contrasto tra ciocche corvine ed occhi chiari, perciò a quindici anni riuscì a convincere sua zia a regalarle qualche flacone di tintura magica, oltre che a procedere ad un taglio netto e radicale. I membri della sua famiglia rimasero piuttosto scioccati, inconsapevoli del motivo che l’aveva spinta ad un tale cambiamento, ma successivamente decise di lasciarseli ricrescere e tenere la chioma di un morbido castano. Infine, dopo essere andata a vivere da sola, optò per lo schiarirsi le ciocche, che ha portato fino al suo ingresso al Brakebills di un biondo dorato. Attualmente ha trovato un compromesso, mantenendoli di un mogano scuro e caldo che mantiene nei riflessi il suo colore naturale.
    Le sue labbra non sono piene, ma hanno una forma gentile ormai impossibile da eliminare dato che da piccola si svegliava perennemente con il sorriso fin dal mattino, specie nelle giornate terse.

    Particular Signs › Ha una voglia di fragola nella parte bassa della schiena, sulla destra, e qualche cicatrice sulle gambe per via delle numerose cadute che faceva da piccola – per quanto lo adorasse, ci mise un po’ ad imparare ad arrampicarsi sugli alberi a dovere.
    Sulla parte alta del braccio destro, tra la spalla ed il gomito, ha tatuata la runa dei Parabatai che si è scambiata con Lara durante il loro weekend a Lake Tahoe.

    Voice › Sam ha una voce molto morbida e delicata, quasi cantilenante e fanciullesca, difficile immaginarla stravolta dalla furia, emozione che non le appartiene. Nel caso senta il bisogno di esprimere a parole un suo stato d’animo negativo, il suo tono si assottiglia e si indurisce. Lei stessa probabilmente non ha idea di come suoni un suo grido, o forse l’ha solo dimenticato.

    Style › shorts, Converse, t-shirt: questo è il suo dresscode preferito, quello che – clima permettendo – sceglie sempre. Sebbene non sia freddolosa, d’inverno ama la sensazione di maglioncini, guanti, cappelli e soprattutto sciarpe addosso. Qualunque sia la stagione, il suo guardaroba è sempre tinto di colori pastello morbidi, che rimpiazzò con tonalità più scure solo per un paio di anni, a metà del suo percorso scolastico. Non bada alle marche, né apprezza lo spendere tempo e denaro in capi d’abbigliamento, anche se ha un debole per i bracciali di corda intrecciati, o di legno dipinto.


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    Alignement Neutrale Buono (Il Benefattore); fa sempre del suo meglio per aiutare gli altri nei limiti delle sue possibilità. Si sente meglio nel prestare aiuto ai bisognosi, lavora volentieri con regnanti e tutori dell'ordine, ma non sente alcun legame verso di loro. È il più dominato dal "bene incondizionato" poiché il suo istinto di fare del bene difficilmente verrà ostacolato da alcunché.

    Suo fratello Seth la definisce una persona altruista – forse anche troppo buona -, dichiarando che gli insegnamenti dei loro genitori sono andati a buon rendere: sembra che abbia appreso i valori che volevano trasmetterle, ripetendole l’importanza di essere coscienziosi, anche se lei ha sempre avuto la tendenza ad avere troppo spesso la testa fra le nuvole per distinguere la fantasia dai fatti concreti – non che l’avere poteri magici l’abbia mai aiutata a tenere i piedi per terra. Se però riesce a trovare la giusta concentrazione, diventa in grado di svolgere i compiti con precisione. Durante l’adolescenza, infastidita dalla sua natura che costantemente vanificava le sue capacità, cominciò a lavorarci sopra, ma solo dopo il suo quarto anno poté affermare di aver fatto progressi. Lizzy, sua sorella maggiore, ha sempre deriso la sua creatività quando Sam importunava chiunque in cerca di responsi alle sue presunte opere d’arte, asserendo che il suo massimo erano le torte di fango. In realtà, sa perfettamente che a disegnare non è così male, ma se dovesse inventare qualcosa di sana pianta, probabilmente si rivelerebbe tutto un buco nell’acqua. A Sam piace conoscere e scoprire quante più cose possibile, incentivata anche da suo padre, che ha sempre spinto lei ed i suoi fratelli in quella direzione, così da poter sviluppare un proprio pensiero. In gioventù Sam aveva molto timore di imporsi sulle persone, trovando il condividere le sue opinioni piuttosto complesso, ma grazie ai numerosi compagni che conobbe ad Hogwarts superò piuttosto rapidamente quella piccola duna.
    Inoltre, basta che le venga accordata una certa fiducia per aprirsi e lasciarsi andare, tendendo quasi a diventare logorroica se particolarmente presa da una conversazione. Per quanto la cicatrice dei suoi quindici anni pulsi ancora, non riesce a non concedere speranza e fede nel prossimo, a costo di venire bruciata, perennemente incline a vedere il meglio nelle persone, a crederci anche a costo di illudersi, pur perfettamente conscia di quanto si possa rivelare controproducente. Non riesce davvero a farne a meno.
    Quando era più piccola era molto goffa e maldestra, ma crescendo ha notevolmente migliorato la sua stabilità e la sua precisione. Tuttavia, questi tratti si manifestano sempre nelle rare occasioni in cui beve un goccio di troppo.
    Pur essendosi irrigidita dai tempi di Hogwarts, Sam mantiene ancora una sorta di innocenza, anche se dell’ingenuità per cui Lizzy l’aveva sempre guardata dall’alto in basso ormai non ce n’è più traccia. All'epoca era anche affetta dalla Sindrome di Wendy.
    Altro punto a suo sfavore è la sua irrazionale inclinazione all’insicurezza, causa principale delle sue sporadiche botte di invidia, specialmente nei confronti di Mary Elizabeth – o di sue coetanee, una volta entrata a scuola. Di conseguenza, quando trova di essere riuscita a raggiungere un obiettivo che si era prefissata si lascia andare ad un momento di elogio personale e diventa leggermente vanitosa: dall’esterno pare che si tratti solo di un atteggiamento scherzoso, ma in quei momenti sente davvero un certo orgoglio pervaderla. Se non altro, non teme più il giudizio altrui.
    Dopo l'incontro con Chaos, ha cominciato a diventare più cupa e scontrosa, cercando di venire a patti con la parte corrotta di sé.
    Inoltre, per qualche motivo, dalla fine di gennaio del 2017 ha cominciato a mangiare carne, dopo essere stata vegetariana per tutta la vita. Il cambiamento ancora la sconvolge, ma non riesce semplicemente a resistere ad un filetto succulento quando le si presenta nel piatto.
    E' anche mancina, da piccola detestava le sbavature sui disegni che ciò comportava, ma ora ci ha fatto il callo.

    Loves › il primo posto è senza dubbio conteso tra il guardare le stelle d’estate, sdraiata sulle spine di grano secche, e le passeggiate nel bosco (meglio ancora se parte la mattina presto, quando tra le colline aleggia la bruma), che hanno un che di liberatorio, forse per il canto degli uccelli che la circonda ogni volta che vaga tra i tronchi, forse per la particolare luce giallognola che filtra attraverso il fogliame rigoglioso. Le è sempre piaciuto raccogliere ingredienti strani per conto di sua madre, e riuscire a riconoscere questa pianta da quell’altra. Impazzisce per i temporali estivi, adora svegliarsi con il sole in faccia la mattina, il suono della pioggia sui vetri, la quiche di verdure, la crème brulée e la zuppa di spezie di sua madre. Trova esaltante riuscire a scoprire un vero amico o riuscire in qualcosa in cui ha fallito a lungo prima di raggiungere il successo, interagire con la fauna, ascoltare il frinire delle cicale o i suoni delle acque dolci, che la rilassano moltissimo (tra Connemara e la Cornovaglia ha sempre avuto laghi o fiumi nelle vicinanze di casa sua). Le piace moltissimo la musica d'atmosfera, le canzoni tradizionali irlandesi, le melodie malinconiche e vibranti ed il suono degli archi, che è quello che preferisce in assoluto (adora Lindsey Stirling, invero). Inoltre, pur se non lo fa molto spesso, non disdegna ballare; sa anche suonare il flauto di pan.
    Arrampicare e correre sono le sue attività preferite; sebbene possegga una Scopa da corsa e sia stata Cercatrice, volare non è mai stata una sua grande passione, a differenza di suo padre. Di recente ha anche sviluppato un grande amore per il rafting e le barche.

    Hates › la caccia, l’arroganza, l’egoismo, l’incongruenza, il bigottismo. È ben consapevole che esistono molti difetti peggiori, ma in un certo senso li percepisce come parte di sé e tende a giustificarli. Spesso pensa che non dovrebbe, che è troppo accondiscendente. Non sopporta di non riuscire in qualcosa, di venire derisa ed umiliata, di sentirsi stupida ed inferiore. Detesta dormire con le persiane chiuse, l’umidità, i cattivi odori, gli scricchiolii del legno la notte, e la sola idea di una rottura o di una perdita.



    I suoi genitori possiedono entrambi poteri magici, ma qualche membro della sua famiglia ne era privo, cosicché è Mezzosangue.

    Suo padre, Peter Dalaigh O’Connor, è nato a Connemara, in Irlanda. Ha capelli rosso scuro, occhi color nocciola ed una barba ben curata che da piccola le piaceva molto toccare. Ad Hogwarts faceva parte dei Corvonero, e giocava come Cercatore per la squadra di Quidditch della Casa. Gli piaceva lo sport, ma il vero motivo per cui lo praticava era che adorava volare – se non fosse per le Leggi Magiche probabilmente andrebbe a lavoro a bordo della sua scopa. Questo spirito vivace lo spinse ad entrare nella Squadra Speciale Magica, ma ha anche conservato una certa passione per la conoscenza ed in particolare per gli incantesimi, infatti è abbonato a Trasfigurazone Oggi. Sam avrà anche preso da lui la mia esuberanza, ma ai giochi con le palle che lui incantava, facendole fluttuare, preferiva attività più avventurose.

    Peter ha un fratello gemello di nome Liam, privo del Dono. Nonostante ciò, i due vanno molto d’accordo. La moglie di Liam non si fa vedere molto spesso, al contrario dei loro figli, due maschi, che hanno all’incirca l’età di Seth.

    Dei genitori di papà, solo nonna Anne Rose è riuscita a vedere la nascita di Sam. La nonna è una vecchia strega dall’udito duro che adora lavorare a maglia. Abita a Connemara, da sola, ma se la cava egregiamente. Sam e la sua famiglia vanno a trovarla tutte le estati, come minimo.

    Sua madre, Lillian Adaira Campbell, è nata a Perth, in Scozia. Ha capelli scuri e gli stessi occhi cerulei della sua terzogenita. Il suo fisico è affusolato, e sul suo viso gentile non teme di mostrare i segni dell’età. È una persona mite e gradevole, ma sa essere severa e puntigliosa quando serve. Ai tempi di Hogwarts era Tassorosso ed adesso gestisce un emporio di erborista, che vende prodotti di farmacia naturale sia magici che babbani.

    Lillian ha una sorella più piccola di nome Daisy, che si occupa insieme a lei del negozio. Daisy non è sposata, ma ha sempre espresso la volontà di adottare un bambino. Sam l’ha appoggiata dal primo momento, certa che se la sarebbe cavata egregiamente.

    Suo fratello maggiore, Seth Callum, 32 anni, magonò: laureato in architettura all’università di Edimburgo, legge sempre la Gazzetta del Profeta, abitudine che ha preso durante le trasferte tra Glasgow ed Edinburgo, nascondendola dietro una copia del Times vecchia di parecchi mesi che provvedeva a sostituire solo una volta malamente sgualcita. Durante il periodo dell’università si trasferì da Daisy, a Glasgow, dandole una mano quando lei era occupata con il negozio. È anche appassionato di fumetti magici, lo faccia impazzire il fatto che le immagini si muovano. Ha una fidanzata di nome Gwen, che ha incontrato nel campus del college, dottoressa in Beni Culturali.

    Sua sorella maggiore, Mary Elizabeth (che lei chiama semplicemente Lizzy – trova “Mary” troppo religioso), 29 anni, ex studentessa di Corvonero (come papà), lavora nell’Ufficio Magia Internazionale: a volte è un po’ frivola, ma a casa è sempre molto affettuosa. Sam soleva prenderla in giro dicendole che non era degna della sua Casa, ma il più volte Lizzy ha dimostrato il suo valore. Gwen l’ha fatta interessare alla cultura babbana più di quanto non ci sia riusciuto il padre. In particolare, le piacciono alcuni gruppi musicali ed il cinema (che durante l’adolescenza intrigò molto anche Sam, dato che nel mondo magico non esistono cose simili). È sempre stata molto riservata sulla sua vita privata, e Sam non sa se attualmente stia uscendo con qualcuno. L'unica persona esterna alla famiglia di cui conosca l'esistenza è Stephanie, sua concasata e migliore amica fin dal primo anno.

    Il gufo di famiglia è un barbagianni di nome FedEx, che fa parte della famiglia da quando Sam aveva 6 anni. Il nome l'ha scelto Seth. "Così", ha detto, "posso dire ai miei amici che ho ordinato un pacco con FedEx senza che mi prendano per pazzo".



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    Childhood › Sam nasce in una piovosa mattina di settembre nella casa di sua nonna a Connemara, in Irlanda, la stessa città che diede i Natali a suo padre qualche decennio prima di lei. I genitori infatti vi si erano recati con i due figli maggiori durante l’ultimo periodo della gravidanza e, inaspettatamente, le acque di Lillian si ruppero nel bel mezzo del pranzo.
    Fino ai quattro anni visse con i suoi fratelli maggiori ed i genitori in quel piccolo agglomerato urbano immerso nella natura, causa principale per il suo spiccato amore per il verde e la campagna; la vicinanza a sua nonna Anne Rose contribuì molto ad inculcarle il valore della famiglia e tutt’ora le è molto affezionata.
    Quando suo padre finalmente riuscì a coronare il suo sogno e ad entrare nella Squadra Speciale Magica, la famiglia – con l’eccezione della nonna – dovette trasferirsi a Truro. All’epoca Sam non ne capì fino in fondo la ragione, ma successivamente comprese che sarebbe stato più pratico soprattutto dal punto di vista dei trasporti, dato che la prole ancora non era in grado di Smaterializzarsi. In quel periodo Lizzy doveva iniziare il penultimo anno della scuola primaria (i loro genitori li fecero studiare negli istituti babbani, trasmettendo loro anche il sapere magico), mentre Seth si accingeva ad entrare al liceo. Sapevano tutti che Liz, al contrario di Seth, aveva ereditato i poteri magici, ma i suoi genitori ritennero sempre opportuno che il bagaglio culturale dei propri figli fosse quanto più carico possibile, oltre che essere più giusto nei confronti del fratello. In quei casi suo padre raccontava di quando lui e zio Liam erano più giovani, del suo interesse verso la storia e la scienza e delle volte in cui si scambiavano i libri di testo, incuriositi dai diversi percorsi di studio intrapresi.
    Sua madre non si oppose mai alle decisioni del marito in merito; quando lui era in ufficio, lei aiutava Sam e Liz con i compiti e, dotata di una pazienza non indifferente, riuscì a gestire Seth quando entrò nella fase della pubertà molto meglio delle sorelle.
    Quando Liz ricevette la sua lettera per Hogwarts, Sam conobbe per la prima vera volta la gelosia: vedere i suoi genitori e sua nonna fare uso della Bacchetta era sempre stato naturale per lei, tanto che quasi neppure ci faceva caso. Ora invece anche Lizzy aveva il permesso di possederne una, con le quali avrebbe davvero potuto diventare una strega degna di tale nome: Sam sperava sempre più spesso che i cinque anni che la separavano da Hogwarts trascorressero in fretta, mentre andava in cerca degli ingredienti che servivano a sua madre per la farmacia e la assisteva a creare pozioni basilari – intrugli molto semplici, come infusi per curare il raffreddore, che col senno di poi di magico non avevano quasi niente se non le rape della nonna. Sua sorella, invece, non apprezzò mai del tutto quell’arte, preferendo di gran lunga dedicarsi ai libri di Incantesimi. Sam la osservava contrariata esercitarsi il più delle volte, ma c’erano occasioni, come quando una notte si recò con sua madre nei campi immersi nella luna piena per cogliere l’Erba Fondente, che riusciva a percepire la magia per davvero, forse persino più di quando, a sette anni, cadde da un ramo a quattro metri d’altezza mentre giocava con Liz e Seth, senza farsi un graffio – ma facendo venire un infarto agli altri due.

    Hogwarts › Quando nell’estate dei suoi undici anni, un mese e mezzo prima di raggiungere la dozzina, giunse il barbagianni che reggeva la sua lettera per la Scuola di Magia e Stregoneria, erano tutti da sua nonna. Sam ricorda ancora che si mise a saltellare per tutta la casa, al settimo cielo, quasi incredula. Aveva temuto che i poteri non si fossero davvero manifestati in lei, terrore accresciuto quando, compiuti gli undici anni, nessun volatile era apparso alla finestra oltre ai gufi postini. Non aveva minimamente pensato che il suo compleanno cadeva ad anno scolastico inoltrato. Sua nonna l'aveva minacciata con la rivista che stava leggendo se non avesse abbassato la voce, danneggiando così il suo udito già menomato. Accontentarla non fu facile.
    Entrare finalmente ad Hogwarts sarebbe stato davvero un sogno per lei, non poteva esistere posto migliore in cui andare per coronare il suo spirito avventuroso e la sua curiosità.
    Giunta al castello, Sam venne smistata nei Tassorosso: nei primi giorni fu un po’ delusa dalla scelta del Cappello – irritata dalla consapevolezza che si stava comportando esattamente come Brody, concasato che non le era mai andato a genio. Lei si era sempre auspicata di finire tra i Corvonero come suo padre e sua sorella, ed il fatto che ciò non fosse accaduto poteva solo voler dire che non era abbastanza intelligente o creativa. In breve tempo però, ogni traccia di inadeguatezza svanì dal suo animo, sopratutto grazie ai suoi compagni di Casa, a cui si affezionò moltissimo: adorava ascoltare le chicchiere degli studenti più grandi nella strabiliante Sala Comune vicino alle cucine, ispezionare i corridoi segreti del castello con Lara ed esercitarsi nel Quidditch con Laurel – e sorprendendo se stessa quando non solo ottenne la carica di Cercatrice, ma riuscì addirittura a soffiare il Boccino da sotto il naso della sua tenace ed abilissima avversaria rosso-oro.
    Grazie alla sua personalità ed alle lezioni particolarmente interattive, riuscì anche a stringere amicizia con qualche coetaneo Grifondoro, Corvonero e persino Serpeverde, anche se la maggior parte del tempo con gli studenti verde-argento finiva per litigare: fin dai primi giorni riuscì a trovarsi non una, ma ben due nemiche, senza mai riuscire a lasciarsi alle spalle quella rivalità.
    Fortunatamente, trovò persone che, tanto quanto le due Serpeverde la detestavano, tenevano a lei: la prima, inaspettata dichiarazione, Sam la ricevette fin dal suo primo semestre nel castello da parte di un giovane concasato di Lizzy. Imbarazzata, la bambina non poteva che trattarlo come un semplice amico, fin troppo giovane per pensare a certe cose seriamente. Forse fu per quello che, con altrettanta innocenza, lei e Joachim riuscirono a legare profondamente, soprattutto dopo che Noah abbandonò la scuola. Chi però lasciò il segno più indelebile dentro di lei fu la persona più impensabile di tutte: Nathan Fray, primo anno, Serpeverde fin nel midollo. Occhi assurdamente chiari, penetranti, capelli corvini: non era difficile supporre per quale motivo Sam ebbe la sua prima cotta infantile proprio per lui. Peccato che il ragazzino era sfrontato, arrogante ed introverso quasi all’inverosimile, cosa che la costrinse a mille ripensamenti ed arrabbiature nel corso degli anni. Eppure, non aveva mai smesso di percepire una scintilla, una curiosità insaziabile nei confronti dell’altro, tanto che, una gelida mattina di dicembre del loro primo anno, i due riuscirono – letteralmente e metaforicamente parlando – a rompere il ghiaccio. Il loro strano rapporto maturò in maniera discontinua e quasi malsana, e fu Joachim l’unico a non rimproverarla in alcun modo, forse perché anche lei non aveva mai giudicato la sua bizzarra relazione con la bellissima ed algida ex-Prefetta Serpeverde.
    Tuttavia un giorno, all’improvviso, Nathan decise di abbandonare Hogwarts, proprio come Noah prima di lui. Sam aveva visto Jo versare in quelle condizioni, ma sentire sulla propria pelle il senso dell’abbandono fu ben più duro ed amaro di quanto avrebbe potuto immaginare. Ancora tredicenne, Sam si sforzò di concentrarsi su tutto il resto, dotata ancora di una spensieratezza che le permetteva di entuasiasmarsi per tutto e niente, finché, durante il suo quarto anno, Nathan non ricomparve per brevi, fugaci minuti. Fu il suo primo, vero bacio, dopo il quale sentì il cuore spezzarsi: l’ex-Serpeverde si dileguò pochi istanti dopo, lasciandola di nuovo con un’orrenda sensazione di vuoto dentro di sé. La Sam quindicenne, più matura, decise di fare allora la cosa più semplice e complessa che le venne in mente: troncare con se stessa per evitare di tormentarsi per quel marinaio del quale, cominciava a comprendere, non si era semplicemente invaghita. Si tagliò i capelli, li tinse, cominciò a truccarsi. A stento riusciva a riconoscersi lei stessa, leggere lo sconcerto sui volti di chi la circondava, pensò, era del tutto normale.Si concentrò sullo studio fino alla fine, uscendo con qualcun altro di tanto in tanto, ma senza mai provare lo stesso coinvolgimento che aveva sentito con lui.
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    Post Graduation › A diciott’anni compiuti Sam fece domanda alla sezione Regolazione e Controllo delle Creature Magiche per svolgere un internato di qualche anno, il quale le venne generosamente concesso e durante il quale, oltre che imparare e viaggiare molto, cominciò a domandarsi cosa volesse davvero fare in futuro, sentendo l’ambiente circostante via via sempre più stretto.
    Una sera in cui si trovava nella sua camera di Truro, riguardando i suoi vecchi appunti di scuola, scorse i quaderni del corso di Astronomia, sorridendo istintivamente e viaggiando con la mente a diversi anni prima. In quel momento, per qualche motivo, qualche tassello del puzzle cominciò ad incastrarsi. Chiese a sua madre ed a sua zia di poter lavorare alla loro erboristeria, prese una casa propria, lontano, in Irlanda, e cominciò a focalizzarsi su tutto ciò che più la interessava (il moto delle stelle, la fauna e la flora magiche) e che aveva a cuore; sebbene scambiasse posta via gufo con i suoi amici di Hogwarts, c’era sempre un canale da cui otteneva perenne ed opprimente silenzio, un’assenza di suono che nella campagna irlandese si faceva ancora più chiassosa, finché non divenne intollerabile. Senza averlo premeditato, senza essersi organizzata in alcun modo, cominciò a cercare informazioni su di lui, tentò di seguire delle piste, di rintracciarlo. Ciò che le premeva maggiormente però non era una riconciliazione, ma una spiegazione. Si convinse che era per quello che non era mai riuscita a metterci una pietra sopra, che aveva bisogno di sapere.
    Forse era per quello che, nella primavera dei suoi ventitré anni, si ritrovò, senza un apparente motivo, a New York.

    Brakebills College › Il suo ingresso alla prestigiosa università magica è stato per lei piuttosto destabilizzante. L'ambiente è completamente diverso da ciò a cui lei è abituata e per di più non conosceva nessuno. Ha incrociato per i corridoi e per il parco vecchi compagni di scuola, ad Hogwarts, ma non è riuscita ad aprirsi abbastanza per stringere nuove e forti amicizie come quando era più piccola. Al suo ingresso nella confraternita degli Psi Beta Zeta, dopo aver incontrato la sua migliore amica di sempre, ha cominciato a rilassarsi ed a partecipare un po' di più alla vita dell'ateneo, e per qualche mese ha trovato un lavoretto all'Incantesimo Pepato per raccimolare qualche soldino in più.
    Quando la notte tra il 29 ed il 30 novembre il Brakebills è stato attaccato da Chaos e dai Morley, Sam si trovava a Lake Tahoe con Lara e durante il soggiorno le due si sono scambiate la runa dei Parabatai, una promessa di esserci sempre l'una per l'altra. Al loro rientro hanno appreso con orrore del massacro che si era consumato tra le mura dell'istituto, divise tra il sollievo di essere vive ed il dolore per le numerose perdite tra le loro fila. In occasione di una lezione di magia bianca però, Sam viene contagiata proprio da Chaos che, attratto dalle sue debolezze e facendo leva sul suo latente lato oscuro, le promette che non si sarebbe dimenticato di lei. Già angosciata per il ricordo di Lara in fin di vita, il momento più spaventoso della sua vita, Sam continua ad essere tormentata anche dal demone. Il 28 gennaio, lo stesso giorno in cui Noah chiama in riunione il suo branco, tormentata dagli incubi che per più di un mese le hanno disturbato sonno e psiche, Sam cede e si reca a New York per incontrarlo. Il loro rendez-vu viene però rimosso dalla memoria della ragazza, che si ritroverà, gravemente ferita nei pressi del Wolf Wool, convinta di essere stata attaccata dai vampiri.


    Pietra › Ametista (Yin) ☯ Opale (Yang). Sam le ha fatte scindere e lavorare in sottili e malleabili filamenti luminosi, e successivamente inserire come ulteriori e splendenti lacci del suo bracciale in corda scura rinforzato con un Incantesimo di Resistenza, che non toglie nemmeno sotto la doccia o nelle peggiori situazioni.
    Ametista: amplifica i livelli di conoscienza, apre la mente agli studi e alla conoscenza, stimola le speculazioni filosofiche, chiarezza di pensiero, esalta la voglia di spingersi oltre il limite intellettuale e mettersi alla prova. Si dice che i portatori di questa pietra siano i teorici più arguti, i poratori della sapienza. Lavoratori mentali, i portatori dell'Ametista sono degli instancabili studiosi che immagazzinano informazioni per utilizzarle nel momento più opportuno: non è raro che sappiano la composizione esatta di qualsiasi pozione, la storia di ogni incantesimo e la loro contromisura. Queste persone si dice abbiano un'ottima memoria e proprietà linguistica, solitamente colgono i nessi tra le cose, la non casualità.
    Opale: Questa pietra è ricercata, a discapito di ciò che si può pensare, dai maghi oscuri più potenti: potenzia la magia bianca in quella nera, riempie le lacune che questi maghi hanno perso, ma d'altro canto se maneggiata da un mago con normali potenzialità può provocare in lui un afflusso di debolezze psichiche e mentali che potrebbero portare il possessore ad essere preda dei suoi stessi sentimenti incontrollati, risvegliando delle parti della personalità che lui stesso aveva cercato di rimuovere precedentemente.

    WandLegno di Noce, flessibile; 11½ pollici; nucleo di sangue di Drago e crine di Abraxan.
    Dalle corde di cuore di drago si ottengono le bacchette più potenti; tendono ad imparare più in fretta delle altre e anche se possono cambiare lealtà legano in maniera molto forte con chi le possiede. E' la più facile da convertire alle Arti Oscure anche se non lo fa di sua spontanea iniziativa ed è incline agli incidenti per via del suo essere lunatica.
    Streghe e ai maghi molto intelligenti nel 90% dei casi si abbinano perfettamente alle bacchette in noce che appartengono spesso a inventori e innovatori magici. Si tratta di un bel legno, insolitamente versatile e adattabile, non difficile da dominare; una volta assoggettata, assolverà qualsiasi compito le venga affidato se chi la usa è sufficientemente brillante. Posta nelle mani di una strega o un mago senza scrupoli può così risultare letale, perché il mago e la bacchetta possono alimentarsi a vicenda in modo malsano.
    Quando le venne detto che il Noce l'aveva scelta, Sam ne rimase piuttosto scioccata, ed un'orrenda sensazione le artigliò le viscere, ben consapevole che Bellatrix Lestrange era proprietaria di un catalizzatore simile; ancora peggio fu scoprire che Nathan ne possedeva una di Tasso - fu questo, più di molto altro, a ritenerla talvolta dall'avere a che fare con il compagno. Solo con diversi anni e molto impegno Sam riuscì ad entrare totalmente in sintonia con essa.

    Pets › Per il suo dodicesimo compleanno, suo zio Liam le regalò un cucciolo di gatto rosso, che chiamò Crumb, il cui suono pensava si adattasse perfettamente al suo carattere giocoso. Crumb ormai è cresciuto ed è vecchio, ma ai tempi di Hogwarts era particolarmente vispo, in perenne lotta con Link, il ghiro della sua compagna di stanza Lara.
    Sam ha anche un Fennec bianco, Lori, che ha trovato nei boschi e che ha deciso di accudire quando si è trasferita a Limerick.

    Brooms › Sam possiede due scope da corsa.
    ϟ Scopalinda 21, comprata con suo padre in occasione della sua prima partita di Quidditch, il suo primo anno ad Hogwarts (velocità 6.5; accelerazione 6.5; controllo 6; stabilità 7; resistenza 7; comfort 7).
    ϟ Nimbus 2008, ottenuta come ricompensa per aver partecipato alla prova di ammissione della ΨΒZ. E' un manico di seconda mano, ma a parte alcuni acciacchi sembra che vada una meraviglia (velocità 9; stabilità 4; maneggevolezza 5; resistenza 4).

    Misc › 2 amuleti per infondere le rune [dropped; Magia Runica], coppa del Quodpot [x], divisa da Quodpot gialla delle Quod Raiders [x]

    Coupons1 2


    PARABATAI
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    Incantesimi Elementali:

    Elemento Principale: Terra
    Cangiante: Talon (sx) [x]

    Elemento Affine: Erba
    Cangiante: Rir (dx) [x]
    Fertilizzante [Erba], con Appello Elementale
    Requisiti: 22; [I Lezione; I Anno]
    Il mago fa sì che il terreno sottostante lasci emergere un leggero strato di piante per formare un'area erbosa (estensione massima: due metri).

    - - -

    Radici [Erba], con Appello Elementale
    requisiti: 24; [I Lezione; I Anno]
    Il mago può manipolare le radici delle piante e di piccoli arbusti perché possano avvilupparsi intorno zolle di terra (se nel terreno) o bersagli, allentarsi, etc.


    Manipolazione Semplice (Generali)
    Requisiti: 18; [I Lezione; I Anno]
    Il mago è in grado di muovere un elemento a lui affine. Questo tipo di manipolazione elementare consente di spostare minimamente:
    - una manifestazione elementale in movimento [massimo 50cm]
    - una manipolazione elementale statica [massimo 1m]
    Tale spostamento può avvenire in un'unica direzione, senza cambiare traiettoria. Ogni anno la distanza massima aumenta di 50cm per l'elemento principale e 25cm per quello/i affine/i.

    - - -

    Artigiano elementale [livello 1] (Generali)
    requisiti: 20 [I lezione I anno]
    Il mago può manipolare l'elemento principale per dargli una forma statica e lineare (es. una lastra, una lancia, un cubo). Può essere applicata gratuitamente al richiamo dal caos.

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    Appello Elementale (Generali)
    Requisiti: 20; [I Lezione; I Anno]
    Durata: 1 Turno
    Il mago si appella al potere di un Cangiante precedentemente incontrato nel Caos Elementale per praticare l'Innesco. Non è necessario un patto. La CD sarà inferiore per gli elementi a cui il mago è affine [massimo 1+2]. Può essere usato solo a turni alterni, e la CD aumenterà progressivamente qualora si ricorresse troppe volte consecutive allo stesso spirito.

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    Legame spiritico (Generali)
    Requisiti: 22; Affinità spirito Liv. 2
    Durata: 3 turni; [I Lezione; I Anno]
    L'utilizzatore accetta un patto con uno spirito elementale inferiore. Questo sarà legato all'utilizzatore fino allo scioglimento del patto che avviene dopo l'utilizzo delle sue abilità (a meno che non sia stato sbloccato Destino Comune). Fintanto che il legame è in corso, il mago potrà accedere agli incantesimi con requisito massimo di 26 del proprio elemento, pur se depotenziato. Una volta al di fuori del Caos Elementale, il mago potrà richiamare lo spirito per un nuovo patto. Può essere usato una volta ogni tre turni.

    - - -

    Conoscenza del creato [Livello 1] (Generali) [Terra]
    Requisiti: 28; [II Lezione; I Anno]
    Grazie ad una una buona concentrazione il mago è in grado di sapere se il proprio elemento è in contatto con qualcosa entro 20m. La percezione è possibile solo con l'elemento a cui è più legato, più forte se in forma pura, quindi non ibridata e nello stato tipico. In tal modo è possibile "sentire" attraverso il proprio elemento, conoscere quindi la forma dell'oggetto (solo se fermo) o della persona, la sua temperatura, eventuali movimenti (quel che percepirebbe l'elemento stesso se fosse un essere senziente, pur se cieco). Nella mente del mago apparirà come un'ombra. Questo tipo di percezione elementale risulta più difficile per i manipolatori di Fuoco, Fulmine e Aria.

    - - -

    Composizione (Generali)
    Requisiti: 28; [II Lezione; I Anno]
    Elementi: Terra, Erba, Aria, Acqua.
    Il mago è in grado di comprendere da quali elementi prevalenti è composta una manifestazione elementale. Più le quantità sono grandi e tipiche, più la conoscenza della composizione risulterà semplice.

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    Irrobustimento [Terra]
    Requisiti: 22; [I Lezione; I Anno]
    Il mago stringe o comprime una manifestazione elementale, che diventerà più resistente.

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    Scudo di roccia [Terra]
    Requisiti: 24; [I Lezione; I Anno]
    Durata: un'azione [istantaneo]
    Il mago riesce a manipolare la terra perché dal terreno si innalzi una parete di roccia che funga da scudo. L'altezza non può superare quella dell'utilizzatore.

    - - -

    Fossa [Terra]
    Requisiti: 26; [I Lezione; I Anno]
    Il mago manipola la terra in modo da creare istantaneamente un avvallamento nel terreno entro tre metri. La profondità varia a seconda del tiro del dado dai 60cm al metro e mezzo.

    - - -

    Detenzione [Terra]
    Requisiti: 28; [I Lezione; I Anno]
    Il mago riesce a manipolare la terra perché inglobi le gambe di un bersaglio. Quest'ultimo è impossibilitato a muoverle1. Può tenere l'incantesimo attivo quanto vuole (meh, non è vero) con un'azione di mantenimento. Se ne viene potenziata la Resistenza aumentano i danni al bersaglio imprigionato.
    1Prova di forza termina.

    - - -

    Magnitudo I [Terra]
    Requisiti: 30; [I Lezione; I Anno]
    Il mago provoca una scossa di moderata entità entro tre metri. Può sbilanciare un bersaglio e provocare danni.

    - - -

    Spuntoni di roccia [Terra]
    Requisiti: 22; [II Lezione; I Anno]
    Il mago manipola l'elemento per far protrudere punte acuminate di roccia. La distanza massima è di tre metri, l'altezza di un metro. Le punte possono crescere in qualunque direzione.

    - - -

    Lapidazione [Terra]
    Requisiti: 24; [II Lezione; I Anno]
    Il mago manipola frammenti di terra, rocce o pietre dell'ambiente o procurate da lui stesso o lo spirito perché vengano scagliate contemporaneamente su un bersaglio alla distanza massima di due metri.

    - - -

    Sgretolare [Terra]
    Requisiti: 26; [II Lezione; I Anno]
    Invece di far riassorbire dal terreno una manifestazione elementale, il mago ne distrugge una parte trasformandola in decine di frammenti simili a punte di freccia che scaglia contro un bersaglio.

    - - -

    Polveri sottili [Terra]
    Requisiti: 28; [II Lezione; I Anno]
    Il mago può tramutare il suo elemento in polveri volatili entro quattro metri. Chiunque si trovi nell'area di estensione due metri inala le polveri sottili.



    Incantesimi Bianchi:

    Chaos Seed: rende difficile operare con la Magia Bianca.

    Nome: Espressione e soppressione dell'aura [+2]
    Requisiti: Completamento della I lezione del I anno.
    Tipologia: Incantesimo di potenziamento.
    Descrizione: Attraverso questo incantesimo, il mago bianco sarà in grado di rendere la propria aura visibile anche nel modo fisico, e, al contempo, di sopprimerla fino a farla scomparire del tutto, così da non lasciare alcuna traccia percepibile da parte di altri maghi. Tuttavia, nel momento in cui si utilizzerà un qualsiasi incantesimo, l'aura si riesprimerà automaticamente, rendendo l'utilizzatore più facilmente soggetto all'assorbimento di energia da parte dell'aura di un mago nero. Gli incantesimi di Magia Bianca, nel momento stesso in cui l'aura viene palesemente espressa, ricevono un bonus di +1 [+1 per ogni anno di corso].
    Nota: il bonus sopra indicato, non vale per i maghi bianchi dotati esclusivamente di un'aura nera, i quali, in compenso, sono più difficilmente soggetti all'assorbimento di energia da parte dell'aura di un vero e proprio mago nero.
    Formula: --
    Movimento: Sono sufficienti alcuni secondi di concentrazione.

    ---

    Nome: Percezione dell'aura
    Requisiti: 22 alla I lezione del I anno.
    Tipologia: Incantesimo di percezione.
    Descrizione: Permette di vedere il riflesso luminoso dell'energia vitale e magica presente in maghi, no-mag, piante ed oggetti incantati (in questo caso molto fievole), oltre che di individuare (ed eventualmente riconoscere) impronte residue lasciate dal passaggio di un'aura; ma non di percepire la presenza di creature negromantiche. In generale, l'aura dei maghi, fattispecie quella dei bianchi, è di gran lunga più definita rispetto a quella dei no-mag o a quella di maghi di altro genere; mentre l'aura delle piante è genericamente verde. Ogni individuo ha un’aura caratteristica e assolutamente unica, riconoscibile da chi ha già incontrato l'aura in questione. Il suo raggio di azione è di 20m a 360° (anche verso l'alto e il basso).
    Formula: --
    Movimento: Sono sufficienti alcuni secondi di concentrazione.

    ---

    Nome: Diagnosi dell'aura
    Requisiti: 24 alla I lezione del I anno.
    Tipologia: Incantesimo di percezione.
    Descrizione: Permette di ottenere informazioni sullo stato del ki di un mago, senza tuttavia riuscire a captare eventuali modifiche genetiche come la licantropia o il vampirismo (ad esempio, ci si può rendere conto dello scarso flusso circolatorio di un vampiro, ma ovviamente, senza le dovute conoscenze, non è possibile risalire a tale "virus").
    Formula: --
    Movimento: Sono sufficienti alcuni secondi di concentrazione.

    ---

    Nome: Aura di calma
    Requisiti: 26 alla I lezione del I anno.
    Tipologia: Incantesimo di inibizione delle emozioni.
    Descrizione: Dopo aver espanso l'aura, in presenza di individui palesemente agitati, ansiosi, impauriti o arrabbiati, permette di emanare una particolare energia che consente di placare tale stato d'animo alterato. È necessario che il mago bianco che casta l'incantesimo sia a sua volta in uno stato emotivo stabile, onde evitare un innalzamento della CD al fine di applicare la skill.
    Nota: l'incantesimo non estirpa o stravolge del tutto le emozioni altrui, ma le "leviga" soltanto.
    Formula: Animo lenio.
    Movimento: Sono sufficienti alcuni secondi di concentrazione.

    ---

    Nome: Pranoterapia I
    Requisiti: 28 alla I lezione del I anno.
    Tipologia: Incantesimo di cura.
    Descrizione: Permette di curare soltanto ferite visibili e non eccessivamente profonde, quali tagli superficiali o graffi. È possibile applicarla anche su Maghi Neri, seppur richieda un maggior dispendio di energia.
    Formula: --
    Movimento: Apporre le mani sulla ferita.

    ---

    Nome: Qì Gōng
    Requisiti: Completamento della II lezione del I anno.
    Tipologia: Incantesimo di potenziamento.
    Descrizione: Grazie a questo incantesimo, il mago è in grado di aumentare la potenza del proprio ki, ricevendo così un bonus di +1 sugli incantesimi di magia bianca.
    Formula: --
    Durata: 1 turno.
    Movimento: Chiudere gli occhi e liberare la mente.

    ---

    Nome: Potenziamento del ki
    Requisiti: Completamento della II lezione del I anno.
    Tipologia: Passiva.
    Descrizione: Nel momento in cui si applica il Qì Gōng, automaticamente il ki del mago, mescolato all'aura di quest'ultimo, diviene più forte, conferendo quindi all'individuo un bonus in base al colore del suo flusso.
    Aura rossa: Bonus di +2 ad energisfera ed emissione energetica.
    Formula: --
    Durata: 1 turno.
    Movimento: --

    ---

    Nome: Byakugan
    Requisiti: 22 alla II lezione del I anno.
    Tipologia: Incantesimo di arte oculare.
    Descrizione: Permette di visualizzare il flusso del ki di un mago, individuandone punti nevralgici ed eventuali vulnerabilità. Quando l'incantesimo viene castato, gli occhi diventano completamente bianchi, con un successivo dilatamento dei vasi sanguigni sulle tempie.
    Formula: Byakugan.
    Movimento: Chiudere gli occhi, liberare la mente e scandire la formula.

    ---

    Nome: Reiki
    Requisiti: 24 alla II lezione del I anno.
    Tipologia: Incantesimo di inibizione delle emozioni.
    Descrizione: Permette di concentrare il ki del mago che casta l'incantesimo di modo da fortificarlo ed aiutarlo ad inibire uno stato emotivo alterato.
    Nota: l'incantesimo, di norma, può essere usato solo su se stessi. Può tuttavia essere castato su un'altra persona solo se quest'ultima è un Mago Nero, andando ad inibire gli effetti emotivi della corruzione.
    Formula: Reiki.
    Movimento: Poggiare la mano sinistra sul cuore.

    ---

    Nome: Pugno gentile
    Requisiti: 26 alla II lezione del I anno.
    Tipologia: Incantesimo di manipolazione del ki.
    Descrizione: È possibile utilizzarlo soltanto dopo aver applicato il Byakugan, lo Sharingan o il Rinnegan, andando a colpire il ki strettamente legato alla loro percezione. Con il Byakugan, difatti, permetterà di tangere i punti deboli dell'avversario, rendendogli così più difficile muoversi e/o concentrarsi; con lo Sharingan si avrà la possibilità di inibire l'eventuale disturbo psichico del soggetto; con il Rinnegan, invece, di reprimere l'emotività del soggetto. La durata, in ogni caso, è di un solo turno.
    Formula: Emitto.
    Movimento: Attivare il Byakugan, lo Sharigan o il Rinnegan e colpire con il palmo della mano la superficie della pelle sul punto di chiusura del ki. Necessario il contatto fisico.

    ---

    Nome: Rotazione suprema
    Requisiti: 28 alla II lezione del I anno.
    Tipologia: Incantesimo di difesa.
    Descrizione: Questa tecnica consiste nel rilascio di una grande quantità di ki e nella conseguente formazione di un vero e proprio scudo fatto di tale "materiale", capace di fermare attacchi energetici. All'inizio, il mago, tramite questa skill, sarà capace di difendere solo una parte del proprio corpo; ma, giunto al terzo anno, avrà la capacità di preservare tutta la sua fisionomia.
    Formula: --
    Durata: 1 turno.
    Movimento: Muovere l'indice destro in maniera circolare.

    ---

    Nome: Trasformazione energetica
    Requisiti: 30 alla II lezione del I anno.
    Tipologia: Incantesimo di conversione energetica.
    Descrizione: Il mago converte l'energia in un altro tipo di energia; ad esempio trasforma l'energia sonora di un grido in energia luminosa, o l'energia termica in energia sonora et similia. Si ricordi, tuttavia, che si tratta sempre di uno scambio equivalente di energia, e che in quanto tale persistono le classiche reazioni causa-effetto.
    Formula: Verto energia.
    Azioni: 2 azioni.
    Movimento: Allungare i palmi aperti.



    Incantesimi Runici:

    Runa: Precision
    Requisiti: //
    Raggio: //
    Durata: 1 turno (I livello) / 2 turni (II livello)
    Movimenti: L'incisione della runa avviene attraverso il tocco del mago sulla pelle. Concentrandosi attentamente sulla runa prescelta e sul suo effetto, il mago incanalerà attraverso le proprie mani l'energia del multiverso nella runa, che comparirà marchiata sul corpo del mago.
    Effetto: Il mago acquista una maggiore precisione, che si traduce in una maggiore accuratezza nel colpire il bersaglio designato, quindi una mira migliore. Si traduce in un +3 all'accuratezza di un'azione a scelta per turno.
    TATUAGGIO PRECISION: La runa è perennemente attivata, dona al mago un bonus alla Precisione di +3 negli attacchi mirati a media e lunga distanza. Il tatuaggio Precision viene per questo chiamato in gergo "il marchio del cecchino".

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    Runa: Endurance
    Requisiti: //
    Raggio: //
    Durata: 1 turno (I livello) / 2 turni (II livello)
    Movimenti: L'incisione della runa avviene attraverso il tocco del mago sulla pelle. Concentrandosi attentamente sulla runa prescelta e sul suo effetto, il mago incanalerà attraverso le proprie mani l'energia del multiverso nella runa, che comparirà marchiata sul corpo del mago.
    Effetto: Questa runa aumenta la resistenza fisica del mago, attingendo all'energia del multiverso come vera e propria riserva. Conferisce all'incantatore un bonus alla Resistenza Fisica di +3. Se utilizzata per più di tre turni consecutivi, tuttavia, può indebolire progressivamente il mago, a causa del sovraccarico.
    TATUAGGIO ENDURANCE: La runa è perennemente attivata, dona al mago un bonus alla Resistenza Fisica di +3. Non risente di indebolimento. (i tatuaggi vengono applicati solo ad un mago fisicamente in grado di tollerarli)

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    Runa: Soundless
    Movimenti: L'incisione della runa avviene attraverso il tocco del mago sulla pelle. Concentrandosi attentamente sulla runa prescelta e sul suo effetto, il mago incanalerà attraverso le proprie mani l'energia del multiverso nella runa, che comparirà marchiata sul corpo del mago.
    Effetto: Permette al mago di muoversi ed agire nel più completo silenzio, andando ad interferire con la produzione stessa di suoni e rumori da parte dell'incantatore, voce compresa. Saranno quindi resi più ardui durante la sua attività tutti quegli incantesimi dotati di una componente verbale (la CD aumenterà di molto, poichè verranno lanciati come incantesimi non verbali). Se durante l'attività di questa runa l'incantatore casterà incantesimi i cui effetti provochino rumore, l'effetto di Soundless non si estenderà anche su questi, in quanto strettamente legata alla figura del mago.
    Questa runa non può essere tatuata.

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    Runa: Clarity
    Requisiti: //
    Raggio: //
    Durata: 1 turno (I livello) / 2 turni (II livello)
    Movimenti: L'incisione della runa avviene attraverso il tocco del mago sulla pelle. Concentrandosi attentamente sulla runa prescelta e sul suo effetto, il mago incanalerà attraverso le proprie mani l'energia del multiverso nella runa, che comparirà marchiata sul corpo del mago.
    Effetto: Questa runa consente al mago di utilizzare l'energia del multiverso per aumentare la propria concentrazione (bonus concentrazione da +1 a +3 ad un'azione per turno) soprattutto in situazioni particolarmente caotiche o stressanti.
    TATUAGGIO CLARITY: La runa è perennemente attivata, dona al mago un bonus alla Concentrazione da +1 a +3.

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    Nome: Percezione Energetica (II Livello)
    Requisiti: Completamento I lezione I anno
    Raggio: I livello raggio di 5 metri (area circolare con al centro il mago di 10 metri)
    Durata: immediata
    Movimenti: Il mago si concentra sui flussi energetici circostanti, distinguendo chiaramente l'energia multiversale.
    Effetto: Sfrutta la capacità del mago di riconoscere l'energia del multiverso in sè stesso e nell'ambiente circostante. Permetterà una sorta di analisi di ciò che circonda il mago attraverso i flussi energetici che l'energia del multiverso attraversa, nonchè di individuare eventuali incantesimi runici incisi, o l'eventuale presenza di maghi runici, incantesimi runici in atto, variazioni energetiche superficiali.

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    Nome: Disattivazione Shadowhunter (Skill Passiva)
    Requisiti: Completamento I lezione I anno
    Raggio://
    Durata: immediata
    Movimenti: La disattivazione di una runa Shadowhunter avviene tramite il tocco del mago sulla runa designata. Concentrandosi, il mago interromperà l'affluenza energetica sul simbolo, che scomparirà semplicemente dalla pelle del mago. Viene considerata un'azione gratuita.
    Effetti: Permette di interrompere l'effetto di una runa Shadowhunters prima della sua naturale disattivazione. Interrompe il flusso energetico alla runa impressa, terminandone gli effetti e causandone la scomparsa.
    NB: Non ha alcun effetto sui tatuaggi runici.

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    Nome: Interpretare Le Rune
    Requisiti: 18 II lezione I anno
    Raggio://
    Durata: //
    Incantesimo/Movimenti: Il mag
    Effetto: Utilizzando una serie di tasselli in legno di frassino od in pietra su cui sono incise le rune del Futhark, il soggetto può chiedere consiglio circa il corso di un'azione. In base alla combinazione di rune estratte, il soggetto potrà leggere la risposta al proprio quesito. La domanda posta dovrà essere quanto più possibile specifica, o maggiori saranno le probabilità di fallimento o di esiti del tutto inutili.
    NB: non si tratta di una forma divinatoria vera e propria. In questa pratica le rune sono espressione dell'energia che permea il cosmo, il responso riguarda semplicemente una probabilità, da interpretare più come un consiglio.
    Note tecniche: come funziona questo incantesimo a livello pratico? È abbastanza semplice. Per quanto riguarda un incantesimo di interpretazione lanciato al di fuori di una quest o di una lezione, basta seguire questo link e digitare nell'apposito spazio la domanda del giocatore. Il responso uscirà automaticamente, le tre rune con il loro orientamento (dritte o capovolte) e una risposta sommaria già interpretata, anche runa per runa. Starà poi al personaggio contestualizzare il responso ricevuto. In quest la skill verrà gestita dai master.

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    Nome: Ankh [x]
    Requisiti: 24 II lezione I anno
    Raggio: Colpisce se stessi, o un alleato che si trovi ad una distanza massima di 5 metri dal mago
    Durata: Ha la stessa durata dell'azione che va a contrastare
    Incantesimo/Movimenti: Ankh è una runa che fa affidamento sull'istinto del mago e sulla rapidità dei suoi riflessi. Il mago concentrerà l'energia proveniente dal multiverso in una zona specifica del corpo, dove apparirà il cartiglio della Chiave a mo' di scudo energetico.
    Effetto: Difesa immediata da un attacco che causi danno fisico. Crea un'interferenza in un'area ristretta e delimitata del corpo del mago, un campo energetico fortemente compatto che fornisce una sorta di scudo in caso di attacco immediato. Ankh è una runa dall'utilizzo prettamente istintivo. Trattandosi di una difesa sì efficace, quanto richiedente rapidità perchè possa funzionare, è una delle rune che più di altre fanno affidamento sull'addestramento e sulla focalizzazione indispensabili per un buon mago runico.

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    Nome: Udjat [x]
    Requisiti: 26 II lezione II anno
    Raggio: Colpisce se stessi, o un alleato che si trovi ad una distanza massima di 5 metri dal mago
    Durata: ha la stessa durata dell'azione che va a contrastare
    Incantesimo/Movimenti: Udjat è una runa che fa affidamento sull'istinto del mago e sulla rapidità dei suoi riflessi. Il mago concentrerà l'energia proveniente dal multiverso in una zona specifica del corpo, dove apparirà il cartiglio del'Occhio di Horus a mo' di scudo energetico.
    Effetto: Energia protettiva che difende il mago da un attacco immediato di tipo energetico o mentale. Crea un'interferenza immediata, più ampia di quella dell'Ankh, e meno condensata. Il suo scopo è creare appunto non tanto una barriera, quanto un'interferenza che non permetta il passaggio di flussi energetici. Udjat è una runa dall'utilizzo prettamente istintivo, anche se meno di Ankh. Richiede da parte del mago una concentrazione maggiore, poiché non andrà a manipolare semplicemente delle energie in una barriera, ma creerà una vera e propria interferenza immediata.
    “Quando apriva i suoi occhi, colmava l'universo di luce, ma quando li richiudeva, allora le tenebre avanzavano”

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    Nome: Colonna Di Djed
    Requisiti: 28 II lezione I anno
    Raggio: incantesimo ad area per un raggio di 1 metro
    Durata: 1 turno
    Incantesimo/Movimenti: Il mago si concentra notevolmente, ed incanala l'energia del multiverso per creare un'interferenza in una ristretta area, tale da garantire a se stesso ed a chiunque si trovi in quella zona una protezione momentanea. L'energia andrà incanalata attraverso il terreno, dove comparirà il cartiglio della colonna di Djed.
    Effetto: La colonna di Djed storicamente rappresenta la protezione sul male, probabilmente per la protezione offerta dalle creature incorporee data la sua natura squisitamente energetica. Si tratta di un incantesimo ad area. In un raggio di 1 metro verrà a crearsi una barriera contro incantesimi energetici e creature incorporee, che verranno tenuti al di fuori di quest'area. Potranno infrangervisi, ma non potranno attraversarla, e non verranno dissolti. Questo incantesimo, essendo ad area, consuma una notevole quantità di energia, e necessita di una particolare concentrazione per essere mantenuto, dunque non sarà possibile castarlo nel turno successivo.

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    Nome: Potenziamento Psicocinetico
    Requisiti: //
    Raggio: Colpisce un alleato (o sé stessi) entro 10 metri di distanza dall'incantatore
    Durata: 2 turni
    Incantesimo/Movimenti: L'incantatore crea un'interferenza energetica, dirigendola sul proprio bersaglio. La runa diritta comparirà composta di energia per un breve istante sul bersaglio colpito.
    Effetto: Permette di castare più agevolmente incantesimi psicocinetici propri o di un alleato, aumentando l'afflusso energetico alle aree cerebrali proprie degli psicocineti. Ciò si traduce in un abbassamento della CD per gli incantesimi di questa branca magica, per la durata della runa. Se questo incantesimo viene scagliato nuovamente con ancora attivo quello precedente, la CD non viene abbassata, ma l'ulteriore aumento energetico si traduce in una maggiore potenza degli effetti degli incantesimi.

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    Nome: Potenziamento del Ki
    Requisiti: //
    Raggio: Colpisce un alleato (o sé stessi) entro 10 metri di distanza dall'incantatore
    Durata: 2 turni
    Incantesimo/Movimenti: L'incantatore crea un'interferenza energetica, dirigendola sul proprio bersaglio. La runa diritta comparirà composta di energia per un breve istante sul bersaglio colpito.
    Effetto: Permette di castare più agevolmente incantesimi di magia bianca propri o di un alleato, aumentando l'afflusso energetico all'energia interiore, altresì detta Ki. Ciò si traduce in un abbassamento della CD per gli incantesimi di questa branca magica, per la durata della runa. Se questo incantesimo viene scagliato nuovamente con ancora attivo quello precedente, la CD non viene abbassata, ma l'ulteriore aumento energetico si traduce in una maggiore potenza degli effetti degli incantesimi.

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    Nome: Potenziamento Elementale
    Requisiti: //
    Raggio: Colpisce un alleato (o sé stessi) entro 10 metri di distanza dall'incantatore
    Durata: 2 turni
    Incantesimo/Movimenti: L'incantatore crea un'interferenza energetica, dirigendola sul proprio bersaglio. La runa diritta comparirà composta di energia per un breve istante sul bersaglio colpito.
    Effetto:i castare più agevolmente incantesimi elementali propri o di un alleato, aumentando l'afflusso energetico al legame con gli elementi. Ciò si traduce in un abbassamento della CD per gli incantesimi di questa branca magica, per la durata della runa. Se questo incantesimo viene scagliato nuovamente con ancora attivo quello precedente, la CD non viene abbassata, ma l'ulteriore aumento energetico si traduce in una maggiore potenza degli effetti degli incantesimi.

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    Nome: Potenziamento Runico
    Requisiti: //
    Raggio: Colpisce un alleato (o sé stessi) entro 10 metri di distanza dall'incantatore
    Durata: 2 turni
    Incantesimo/Movimenti: L'incantatore crea un'interferenza energetica, dirigendola sul proprio bersaglio. La runa diritta comparirà composta di energia per un breve istante sul bersaglio colpito.
    Effetto: Permette di castare più agevolmente incantesimi runici propri o di un alleato, aumentando l'afflusso energetico del multiverso verso il mago. Ciò si traduce in un abbassamento della CD per gli incantesimi di questa branca magica, per la durata della runa. Se questo incantesimo viene scagliato nuovamente con ancora attivo quello precedente, la CD non viene abbassata, ma l'ulteriore aumento energetico si traduce in una maggiore potenza degli effetti degli incantesimi.

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    Nome: Depotenziamento Psicocinetico
    Requisiti: //
    Raggio: Colpisce un nemico entro 10 metri di distanza dall'incantatore
    Durata: 2 turni
    Incantesimo/Movimenti: L'incantatore crea un'interferenza energetica, dirigendola sul proprio bersaglio. La runa capovolta comparirà composta di energia per un breve istante sul bersaglio colpito.
    Effetto: Permette di ostacolare il lancio incantesimi psicocinetici propri o di un nemico, ostacolando l'afflusso energetico alle aree cerebrali proprie degli psicocineti. Ciò si traduce in un innalzamento della CD per gli incantesimi di questa branca magica, per la durata della runa. Se questo incantesimo viene scagliato nuovamente con ancora attivo quello precedente, la CD non viene ulteriormente innalzata, ma l'ulteriore ostacolo energetico si traduce in una minore potenza degli effetti degli incantesimi.

    ---

    Nome: Depotenziamento del Ki
    Requisiti: //
    Raggio: Colpisce un nemico entro 10 metri di distanza dall'incantatore
    Durata: 2 turni
    Incantesimo/Movimenti: L'incantatore crea un'interferenza energetica, dirigendola sul proprio bersaglio. La runa capovolta comparirà composta di energia per un breve istante sul bersaglio colpito.
    Effetto: Permette di ostacolare il lancio incantesimi di magia bianca di un nemico, ostacolando l'afflusso energetico all'energia interiore, altresì detta Ki. Ciò si traduce in un innalzamento della CD per gli incantesimi di questa branca magica, per la durata della runa. Se questo incantesimo viene scagliato nuovamente con ancora attivo quello precedente, la CD non viene ulteriormente innalzata, ma l'ulteriore ostacolo energetico si traduce in una minore potenza degli effetti degli incantesimi.

    ---

    Nome: Depotenziamento Runico
    Requisiti: //
    Raggio: Colpisce un nemico entro 10 metri di distanza dall'incantatore
    Durata: 2 turni
    Incantesimo/Movimenti: L'incantatore crea un'interferenza energetica, dirigendola sul proprio bersaglio. La runa capovolta comparirà composta di energia per un breve istante sul bersaglio colpito.
    Effetto: Permette di ostacolare il lancio incantesimi runici di un nemico, ostacolando l'afflusso energetico del multiverso verso il mago. Ciò si traduce in un innalzamento della CD per gli incantesimi di questa branca magica, per la durata della runa. Se questo incantesimo viene scagliato nuovamente con ancora attivo quello precedente, la CD non viene ulteriormente innalzata, ma l'ulteriore ostacolo energetico si traduce in una minore potenza degli effetti degli incantesimi.

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    Nome: Depotenziamento Elementale
    Requisiti: //
    Raggio: Colpisce un nemico entro 10 metri di distanza dall'incantatore
    Durata: 2 turni
    Incantesimo/Movimenti: L'incantatore crea un'interferenza energetica, dirigendola sul proprio bersaglio. La runa capovolta comparirà composta di energia per un breve istante sul bersaglio colpito.
    Effetto: Permette di ostacolare il lancio incantesimi elementali di un nemico, ostacolando l'afflusso energetico al legame con gli elementi. Ciò si traduce in un innalzamento della CD per gli incantesimi di questa branca magica, per la durata della runa. Se questo incantesimo viene scagliato nuovamente con ancora attivo quello precedente, la CD non viene ulteriormente innalzata, ma l'ulteriore ostacolo energetico si traduce in una minore potenza degli effetti degli incantesimi.



    Incantesimi Psicocinetici:

    Nome: Iperstabilità [anno 2, +2]
    Requisiti: Partecipazione I lezione I anno
    Tipologia: Passiva
    Descrizione: In caso di suolo pericolante, il mago ottiene un bonus di +1 sull'equilibrio e le azioni di movimento [+1 per ogni anno di corso]

    - - -

    Nome: Spostamento Telecinetico
    Requisiti: 18, I lezione I anno
    Tipologia: Vettore
    Descrizione: Permette di applicare un vettore Spostamento su un corpo inanimato, in grado di spostarlo in una direzione e con un’intensità scelte. Lo spostamento sarà regolato in base alle dimensioni del bersaglio con un massimo di 10 metri.
    Può essere utilizzato anche solo su una parte di un oggetto per scomporlo, su un oggetto addosso ad una persona per muoverne il corpo ma anche su un oggetto in movimento per effettuare una schivata.

    - - -

    Nome: Forza Telecinetica
    Requisiti: 20, I lezione I anno
    Tipologia: Vettore
    Descrizione: Permette di applicare un vettore Forza verso un corpo inanimato o un essere senziente per colpire in un punto desiderato. Si è così in grado di deformare oggetti o di effettuare un colpo a distanza durante un combattimento, ad un massimo di 5 metri.

    - - -

    Nome: Accelerazione o Decelerazione Telecinetica
    Requisiti: 22, I lezione I anno
    Tipologia: Vettore
    Descrizione: Permette di applicare un vettore Accelerazione (o il medesimo vettore con verso opposto) su un bersaglio in movimento, rendendo possibile aumentare/diminuire la sua velocità. Può essere applicato anche sul mago stesso per rendere più rapidi i propri movimenti o per frenare una caduta. Se il bersaglio è un essere senziente, egli può cercare di muoversi più rapidamente per contrastare l'effetto della decelerazione.

    - - -

    Nome: Scudo istantaneo
    Requisiti: 24, I lezione I anno
    Tipologia: Vettore
    Descrizione: Genera un insieme di vettori Forza, con verso opposto rispetto alla posizione del mago, in grado di respingere qualunque oggetto o incantesimo caratterizzato da una manifestazione tangibile.
    Può essere utilizzato solo per autodifesa e non su altri soggetti. Ha la durata di un’azione e può parare un solo attacco.

    - - -

    Nome: Trappola invisibile
    Requisiti: 26, I lezione I anno
    Tipologia: Vettore
    Descrizione: Permette di applicare un insieme di vettori Forza verso un bersaglio specifico, rendendo difficili o impossibili, in base alla forza del mago rispetto a quella del bersaglio, i suoi movimenti per un turno.
    Un mago colpito avrà difficoltà nell'effettuare azioni di movimento durante tutto il turno ma sarà comunque in grado di utilizzare normalmente la magia se non sono necessari movimenti specifici.

    - - -

    Nome: Sonar
    Requisiti: 20, II lezione I anno, percorso Illusionist
    Tipologia: Fonocinesi
    Descrizione: Il mago emette una debole onda sonora e, tramite la propagazione del suono, è in grado di conoscere la posizione nello spazio di persone e oggetti in un raggio di 20m attorno a sé.

    - - -

    Nome: Scossa
    Requisiti: 22, II lezione I anno, percorso Illusionist
    Tipologia: Fonocinesi
    Descrizione: Il mago è in grado di modificare la direzione delle onde sonore presenti nell’area o emesse (ad esempio: urlando), facendo vibrare un oggetto o un’area specifica del suolo per provocare una scossa di terremoto e destabilizzare l’avversario.
    NB: poiché epicentro ed ipocentro coincidono, la propagazione nel suolo attorno sarà minima e verrà colpito solo l'individuo che si trova nel punto scelto.

    - - -

    Nome: Onda d’urto
    Requisiti: 24, II lezione I anno, percorso Illusionist
    Tipologia: Fonocinesi
    Descrizione: Il mago è in grado di emettere onde sonore ad intensità altissima (udibile solo dalle creature), generando una potente onda d’urto che colpisce e destabilizza chi lo circonda. Le persone che si trovano entro un raggio di due metri ricevono un malus di -2 per confusione su tutte le azioni del turno, gli oggetti vengono ammaccati, sbalzati via o distrutti.

    - - -

    Nome: Manipolazione Sonora
    Requisiti: 26, II lezione I anno, percorso Illusionist
    Tipologia: Fonocinesi
    Descrizione: Il mago manipola le onde sonore emesse o presenti nello spazio intorno a sé, è in grado quindi di trasformare il suono della propria voce o di quella altrui, oppure di rendere più forte o debole un rumore udibile. Non è possibile modificare le parole pronunciate ma solo il loro tono.

    - - -

    Nome: Bolla protettiva
    Requisiti: 18, I lezione II anno
    Tipologia: Barriera
    Descrizione: Genera una semisfera invisibile e di grandezza variabile a seconda della potenza del mago, in grado di respingere ogni individuo, oggetto e incantesimo che si manifesta in modo tangibile. Non fornisce protezione contro incantesimi mentali o rune e non è in grado di muoversi nello spazio. Viene creata attorno al mago e si rompe in caso di spostamento.
    Durata: Un turno

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    Nome: Teletrasporto inanimato
    Requisiti: 20, I lezione II anno
    Tipologia: Teletrasporto
    Descrizione: Il mago è in grado di teletrasportare da un luogo all’altro un oggetto inanimato. Le posizioni di partenza e di arrivo devono essere visibili al momento dell'incantesimo.

    - - -

    Nome: Esclusione specifica
    Requisiti: 22, I lezione II anno
    Tipologia: Barriera
    Descrizione: Barriera che si manifesta come una semisfera di grandezza variabile a seconda della potenza del mago, non necessariamente attorno a chi la ha creata.
    Va creata concentrandosi su ciò che si vuole escludere da essa, ad esempio i suoni, la luce, gli oggetti, ma anche una determinata categoria di persone. Più la richiesta è specifica, più sarà complesso l'incantesimo. Sarà possibile anche muoverla nello spazio.
    Durata: Un turno

    - - -

    Nome: Incanto di confinamento
    Requisiti: 24, I lezione II anno
    Tipologia: Barriera
    Descrizione: Crea una barriera inversa, sottoforma di semisfera di grandezza variabile a seconda della potenza del mago, che rende impossibile alle persone al suo interno di fuoriuscire dall’area delimitata. La magia e gli oggetti, tuttavia, saranno in grado di uscirne.
    Durata: Un turno

    - - -

    Nome: Teletrasporto controllato
    Requisiti: 26, I lezione II anno
    Tipologia: Teletrasporto
    Descrizione: Il mago è in grado di trasportare istantaneamente il proprio corpo da un luogo all’altro tramite la creazione di un cunicolo spazio-temporale, purché la meta sia visibile al momento dell'incantesimo.


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    Lara Lilnoir a.k.a. Lara Croft › migliore amica/sorella/compagna per la vita di Sam fin dal primo anno ad Hogwarts. Durante la settimana trascorsa con lei a Lake Tahoe, le due si sono scambiate il giuramento parabatai. Il momento in cui, nello scenario di magia bianca, Sam ha visto Lara rischiare di morire è stato il peggiore di tutta la sua vita.
    CITAZIONE (Q_Jocker @ 30/08/2016, 16:12) 
    La parte più bella fu quando vide arrivare Sam, pronta come lei alla prova di iniziazione. Era destino che fossero compagne, se anche in quel college avevano scelto la stessa confraternita. Senza nemmeno troppi preamboli, corse incontro all'amica che non vedeva ormai da due anni, stringendola in un abbraccio affettuoso, più che familiare. Dopo i sette anni di avventure insieme a quella ragazza, per Lara era molto più di famiglia lei che molti suoi parenti. Sam, Dio quanto tempo! Mi sei mancata da morire. Insomma... volevo farti una sorpresa, per questo non ti ho detto che mi avevano accettato, ma cretina come sono non sapevo come trovarti! Beh, sorpresa!!

    Chaos [???] › Pur essendo umano, Sam lo chiama "Il demone". È uno dei principali responsabili del massacro e delle torture verificatesi durante l'attacco del 29 novembre, e colpevole inoltre di averle impiantato un germe di oscurità tra le pieghe della sua aura. Il loro primo incontro è avvenuto il 6 dicembre, durante l'esplorazione del proprio scenario interiore, quando l'uomo vestito di rosso l'ha ammaliata a parole e a gesti. Sam riesce ancora ad avvertire la lingua di lui che le scivola lungo il collo e la sua voce ripetere "I'll keep you in my mind".
    CITAZIONE (Joy. @ 8/12/2016, 18:32) 
    Scompare ancora, lo senti vicino, senti quella risata comparire nella tua stessa gola. Non più padrona della tua mente. Non più padrona del tuo cuore. È come un virus.
    «E tu... tu come sei? Vuoi raccontarti anche tu la storiella “Io sono così buona e casta e pura e nessuno si prenderà mai il mio culetto”? Oppure vuoi ammetterlo, vuoi capire... chi sei veramente?». Senti le sue labbra avvicinarsi, mentre la paura ti coglie dal basso. Senti qualcosa di viscido sul tuo collo, umido, la sua lingua partire dalla base fino a raggiungere l'orecchio. Il suo sussurro divertito.
    «Pensi che non abbia visto quanta, meravigliosa, oscurità c'è dentro di te? Che ne dici se la tiriamo fuori? Potrei persino pensare di... giocare con te... »

    Nathan Fray › ex-Serpeverde, prima cotta di Sam e responsabile per il suo cuore pluri-infranto. Quando andavano ad Hogwarts, la ragazza si riferiva a lui come "Il Principe delle Serpi", o più raramente Re dopo aver capito di preferire lui a Noah. In seguito all'ennesimo abbandono, Sam si è imposta di smettere di pensare anche solo al suo nome, abituandosi ad appellarlo "Lui" tra sé e sé. La prima volta in cui si azzarda a pronunciarlo di nuovo è durante l'esplorazione del suo scenario dell'aura, in cui la peggiore versione del Serpeverde prodotta dalla sua mente la annichilisce verbalmente e tenta di ferire il suo animale guida. Attualmente Nathan si trova al Brakebills, ma Sam non l'ha incontrato, ancora.
    CITAZIONE (rhapsodic @ 16/10/2016, 01:25) 
    Un sorriso sghembo comparve sul volto del Serpeverde nel sapere che le sue parole avevano lasciato un solco più profondo nella memoria della ragazza di quanto lui stesso riuscisse a ricordare. In altri contesti avrebbe anche provato piacere nel sapere che l'altro non aveva dimenticato le sue parole, ma questo era un giorno diverso dagli altri, che seguiva regole altrettanto aliene. Il solo fatto che la O'Connor riuscisse a parlargli con tanta naturalezza dopo tutte le ostilità lo metteva quasi a disagio, quasi fosse un peccatore al cospetto di Cristo.
    « ... mi dispiace per quello che ti dissi, comunque. »

    Angelica Adenauer › una minuta ragazza dal volto d'angelo e un carattere tutt'altro che bonario. Sam nutre un profondo fastidio e disprezzo nei suoi confronti a causa della sua scorrettezza durante una lezione di Psicocinesi. Il fatto che fosse poi uscita con Lara ha solo incancrenito la rabbia che prova per lei.
    CITAZIONE (aleksèj @ 15/9/2017, 13:14) 
    « Samantha. », scandì lentamente il suo nome dopo aver lasciato la presa. « Il piacere è mio! », aggiunse, esibendosi in un sorriso più naturale di quanto potesse sperare. La ringraziò col pensiero di essersi spogliata di fronte a lei, offrendole un'immagine a cui affidarsi per limare la propria maschera. In fin dei conti lo spettacolo non le era affatto dispiaciuto; se al termine della lezione sarebbero rimaste in buoni rapporti, avrebbe anche potuto chiederle di uscire una sera.

    Noah Joseph Brody › migliore amico di Joachim ed ex-compagno di Casa di Sam, è un ragazzo fin troppo arrogante per i suoi gusti, che l'ha sempre irritata. Fortunatamente dopo il secondo anno sparì, evitandole di doverlo sopportare ogni giorno. L'unico dispiacere fu il vedere Jo e Laurel a pezzi per il suo abbandono.
    CITAZIONE (himë @ 4/10/2016, 20:52) 
    All'improvviso sentì una voce familiare, leggermente diversa dalle altre, le rimembrava un ricordo preciso ed infine la riconobbe come Samantha, nonostante fosse cambiata tantissimo e dalla bambina perfettina e insopportabile che aveva conosciuto come sua compagna di casata a Hogwarts, era diventata una bellissima ragazza, ma pur sempre insopportabile. Noah provava ancora un viscerale odio profondo per chi si atteggiava in quel modo.
    Quando finì di parlare lui provò ad intercettare il suo sguardo, chissà come mai, la sua presenza gli aveva ricordato Nathan. Cazzo quanto avrebbe voluto riempirlo di calci se solo l'avesse ricontrato, non c'era più nessun professore a poterli fermare... magari scambiando qualche parola con Sam avrebbe scoperto se anche Nathan era a Brakebills. Tanto c'era praticamente mezza Hogwarts. Quando i loro sguardi riuscirono ad incrociarsi, Noah si portò due dita unite alla fronte e poi le fece scattare verso il basso in un'emulazione del tipico saluto militare.

    Joachim Morley › ex-compagno di Casa di Sam a Hogwarts, un ragazzo che Sam ha sempre avuto in simpatia e la cui crescita l'ha particolarmente impressionata. L'ha rivisto dopo anni a lezione di magia bianca, come sempre inseparabile da Noah.
    CITAZIONE (»Annah.Belle« @ 14/6/2016, 15:52) 
    Il tassorosso si ritrovò invaso da una folata di profumo e per un attimo gli venne in mente Samantha, la sua concasata, la sua primissima, confusa attrazione del primo anno. Si ricordava ancora di quando lei aveva preso candidamente la sua mano, si ricordava le sue calze bianche spuntare sotto la gonna della divisa, il suo profumo pulito, fresco, quasi innocente...

    Ayumu Kurosaki › la migliore studentessa del corso di Magia Bianca. Sam l'ha subito trovata una ragazza estremamente dolce ed altruista, e condivide con lei un'intossicazione dell'aura che Chaos ha trasmesso loro proprio durante il loro percorso alla ricerca del proprio animale guida. Gravemente ferita dal demone, Sam riesce a salvarle la vita attivando i suoi poteri di guarigione.
    CITAZIONE (Saki @ 10/12/2016, 14:21) 
    Si sentì sollevata quando vide Sam avvicinarsi accanto a lei e confortarla con gesti e dolci parole. Per fortuna non era stata intaccata da quell'essere corrotto e lo aveva potuto constatare grazie alla luminosità dell'aura vermiglia della ragazza. Chiuse gli occhi, stanca e dolorante, beandosi del contatto con la compagna di classe. Percepì indistintamente il tocco lieve sulla fronte e quello sulla mano, un contatto pieno di calore che la fece sospirare di sollievo. [...] "Grazie mille, mi hai salvato la vita!" le disse con tono riconoscente e prendendo le di lei mani fra le sue. Gli occhi non facevano che trasmettere il medesimo sentimento, mentre un timido sorriso compariva sulle labbra.

    Justin Greenwood › il titano del Brakebills, è un ragazzo spesso, calcolatore e taciturno che Sam ha incontrato per la prima volta a lezione di magia elementale, anche se pare che la sua vera abilità, oltre a qualsiasi arte marziale conosciuta dall'uomo, sia la magia evocativa. Sam è rimasta sorpresa nello scoprire quanto sia di buon cuore nonostante il suo aspetto burbero e ha molta stima di lui.
    CITAZIONE (The Akuma @ 16/1/2017, 22:05) 
    Si ritrasse, alzandosi. Solo allora si accorse della presenza anomala. Si voltò, guardando la ragazza appena salita sul piano, Sam. L'aveva intravista durante le lezioni al college, non ci aveva mai parlato, una ragazza come tante ad una prima impressione. Le sue spore avevano rallentato lo stalker appena ucciso, consentendogli di attaccarlo: uno slancio spontaneo di altruismo verso un terzo sconosciuto, visto semplicemente in una situazione di apparente difficoltà.

    Rose O’Bran › ex-Corvonero amica di Jo con cui Sam non ha mai interagito molto, ma che ha sempre trovato piuttosto simpatica.

    Laurel Berk › ex-compagna di Casa di Sam a Hogwarts, è stata una delle sue prime amiche, finché non ha iniziato a passare troppo tempo con Noah Brody. Da allora Sam è stata un po' scostante nei suoi confronti.

    Irene Adler-Darko › ex-Prefetta di Serpeverde a Hogwarts, ha messo soggezione a Sam con il suo fascino di mezza-Veela fin dalla prima volta che l'ha vista. Sam nutre una sorta di complesso di inferiorità nei suoi confronti.

    Alexander Ensor › ex-Prefetto di Serpeverde. Sam lo ricorda per averlo visto di tanto in tanto in compagnia di Telesforo.
    CITAZIONE (Alexander Ensor @ 29/9/2016, 00:19) 
    La successiva studentessa era Samantha. Di lei ricordava qualcosa e dalle parole della ragazza sembrava che ciò fosse reciproco. Sì, sono proprio Alexander Ensor. Tu, invece? Aspetta, me lo ricordo, comincia con la esse. Susanna dico bene? Con i nomi non era mai stato bravo, capitelo. Comunque sono io il professore.

    Sybil Cordelia Darling › conosciuta a lezione di Magia Elementale, è una ragazza dall'aria riservata e tranquilla che le ha subito ispirato simpatia, e pare che la cosa sia reciproca.
    CITAZIONE (¬Bananya @ 27/9/2016, 15:01) 
    Mentre tutti questi pensieri le affollavano la testa, Samantha fece tranquillamente in tempo ad avvicinarsi. L'approccio non la destabilizzò in alcun modo, complice il fatto che l'altra non si era dimostrata invadente o eccessivamente irruenta. [...] Bastò il tempo in cui Sybil ebbe sistemato tutto al suo posto che Samantha le si riaffiancò, chiedendole che avrebbe fatto. Era un chiaro invito probabilmente a passare un po' di tempo assieme e, a dirla tutta, l'idea non le dispiaceva.
    Anche il suo, comunque, sembrava essere un via libera per l'altra ragazza a passare del tempo in amicizia - che fosse così ben disposta verso un mezzo sconosciuto non era né così frequente né un evento astronomico, ma voleva anche dire che Sam doveva averle dato proprio una bella impressione.

    Markab Castlewine & Skyler Lowedinamico duo di ex-Grifondoro del Brakebills, donnaioli, esagitati, riempiti di testosterone fino ai capelli e aventi tutte le carte in regola per raggiungere lo status di best bromanceship dopo Joachim e Noah. Sam li incontra per la prima volta a lezione di Magia Runica, quando si ritrova in squadra con loro e Justin. Inizialmente ne è profondamente infastidita a causa della loro boria e del loro atteggiamento a tratti maschilista, ma nel corso della lezione apprende quanto possano essere cooperativi, audaci e temerari. Probabilmente li saluterà calorosamente la prossima volta che si imbatterà in loro.
    CITAZIONE

    Markab

    'Uuuuh, allarme gnocca!!!'
    Mentre io completavo il mio piccolo esperimento emozionale, anche la nostra compare aveva concluso il proprio lavoro, facendo sbucare un enorme albero in mezzo al nulla "Cazzo, complimenti! Ti direi che come tiri su tronchi te nessuna mai, ma suonerei solo volgare. Sappi comunque che hai la mia più totale stima!" mi complimentai mettendo via il talismano e alzando entrambi i pollici verso la nostra probabile salvatrice. [...] Anche Samantha pareva colpita dalla nostra inventiva e io le risposi infatti con un occhiolino "Se c'è da usare i muscoli e non il cervello, hai trovato i ragazzi giusti!" dissi alzando poi un pollice in segno di assenso: ragazzi, oltre ai paroloni, non avete idea dei miracoli che poteva saper fare con le donne un po' di sana autoironia! Ci stavo provando con Samantha? Oh, come on, sono Markab, io flirto anche coi muri! Flirto pure con Skylowe!

    Skyler

    Ok, a quanto pare non eravamo soli: si era aggiunta anche una fanciulla. Come cazzo avevamo fatto a non notarla era un mistero: si vede che avevamo altro per la testa, solitamente le fi...gliole non ci sfuggono.
    Le feci un occhiolino - non quello da "ti tromberei anche l'anima", più quello da "mi stai simpatica, sugar tits". Insomma, l'occhiolino de grande classe, per dirla con un francesismo (Skyler Lowe, l'uomo che sa usare le lingue, ladies and gentlemen).



    ROLE

    Test di Ingresso
    Prova di Ammissione alla ΨΒZ
    a weirdo and a redhead {Sathan pt.1}
    I kept you in my mind. {Dark!Sam × Chaos}
    Lake Tahoe {Con Lara}
    Festa di inizio anno - Tendone della ΨΒZ
    before the storm {Sathan pt.2}
    Flirt COMING SOON {Con Lara}
    What's with that tatoo? COMING SOON {Con Lara}
    Parabatai Anniversary COMING SOON {Con Lara}
    We wish you a merry Chritsmas COMING SOON {Con Lara e Noah}



    Magia Elementale
    I-I
    1 - 2 - 3 - 4 - 5
    Recupero (I-I/I-II)1 - 2 - 3 - 4 - 5

    Magia Bianca
    I-I
    1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8
    I-II1 - 2 - 3

    Magia Runica
    I-I
    1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6
    II-I1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7

    Psicocinesi
    Recupero (I-I/I-II/II-I)
    1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9
    Recupero Privato: x



    Particulars ~ Soma ~ Psyche ~ Folk ~ Background ~ Chest ~ Skills ~ Mates ~ Role

    Graphics: Hime Shepard©; Content: SRU©
    Brooke Williams
    is Samantha Jensen O'Connor


    Edited by Kasra; - 22/5/2020, 16:36
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    //
    BONUS & MALUS PG

    - +2 Stabilità (Psicocinesi, Iperstabilità)
    - Parabatai (con Lara Lilnoir)
    - ΨΒZ: Volo su scopa, Resistenza e Attacco Fisico amplificati, Abilità nell’arrampicata

    Magia Bianca > I: 30L-30
    Magia Elementale (Terra; Erba) > I: 30-28; II: 25-28
    Magia Runica > I: 30-28; 28-26
    Psicocinesi > I: 27-26; II: 26-26 (Illusionist)

    Lista completa delle Skills
    INFORMAZIONI VARIE & SKILLS SBLOCCATE
    //


    HTML
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    <td><div style="overflow: hidden; width: 230px; padding: 5px; border: 1px double #f1f1f1"><div style="overflow-y: scroll; width: 247px; height:150px; padding-right: 25px; color: #E6E6E6"><b>SKILLS & AZIONI</b>

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    - <b>+2 Stabilità</b> (Psicocinesi, <i>Iperstabilità</i>)
    - <b>Parabatai </b>(con Lara Lilnoir)

    <b>Magia Elementale</b> (Terra; Erba) > I: 30-28
    <b>Magia Bianca</b> > I: 28-30
    <b>Magia Runica</b> > I: 28
    <b>Psicocinesi </b>> I: 27-26; II: 26 (Illusionist)

    [URL=http://brakebillsgdr.forumfree.it/?t=72693898#pan7]Lista completa delle Skills[/URL]</div></div></td>
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    Edited by Kasra; - 16/5/2018, 10:48
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    POZIONE SOTTOSOPRA PG2


    ANTI-SAMANTHA J. O'CONNOR - Tassorosso
    14 y.o. | III anno | Neutral Good | voice | Sheet © Hoperus
    Quando Medea ebbe prelevato un paio di fiale di Pozione Sottosopra ciascuno, Sam sentì un moto di curiosità: era sicura di averla preparata piuttosto bene, ma chissà quale sarebbe stato il responso dell’insegnante. Magari ci sarebbero stati degli effetti collaterali, e in tal caso avrebbe voluto essere presente per osservarli da vicino, su chiunque l’avesse provata. Avrebbe potuto prendere appunti, studiare con quale ingrediente non fosse stata accurata e tentare di riprodurre l’errato risultato per quegli esatti scopi, ideando così una nuova pozione-
    Le parole della Professoressa sopraggiunsero ad interrompere il suo flusso di pensieri creativi, almeno finché non rammentò loro che era il momento di provare la versione pura della mistura che avevano appena cercato di ricreare. Con la mente ancora in subbuglio per la Pozione dell’Artista, Sam gioì di fronte a quel ventaglio di possibilità… non sarebbe più stata Samantha, ma una sorta di “Anti-Samantha”. In un'aula di pietra con molti meno stimoli rispetto a quello che poteva essere un parco, o la stessa Sala Grande, quale effetto si sarebbe manifestato in lei? La pozione cambiava i gusti delle persone, non il loro modo di pensare, perciò se abitualmente le potevano sovvenire sempre le solite immagini, ciò non significava che ingurgitato l’intruglio queste sarebbero svanite, ma l’impressione che lei ne avrebbe avuto sarebbe stata all’opposto. Persone, cibi, gusti musicali, vestiario…
    Ecco, la pozioncina rosa ed oleosa era giunta al suo banco, e Sam la prese con le mani tremanti per un terrorizzato entusiasmo. Si voltò verso Aimee, con un sorriso incoraggiante, e stappò la boccetta insieme a lei, per poi sollevarla come per proporre un brindisi.
    «Alla tua salute!»
    E bevve.
    La Pozione Sottosopra doveva agire nel momento stesso in cui toccava il palato e cominciava a scorrere lungo l’esofago, perché Sam trovò la consistenza fredda e cremosa dell’intruglio sorprendentemente piacevole da mandar giù, al contrario di quanto aveva congetturato prima. Chissà perché aveva avuto quella prima impressione poi. Non sapeva se quella mistura avesse annullato o offuscato l'effetto della Pozione dell'Artista, ma al momento non era quello il punto. Si sentiva strana, diversa, nuova.
    Ancora accaldata per i fumi dei calderoni, decise di sistemarsi la divisa, davvero troppo coprente, allentando il nodo alla cravatta gialla e nera, tirandosi le maniche ancora più su, slacciando i primi tre bottoni a partire dal colletto fino a lasciar scoperta l’insenatura del suo petto ancora in via di sviluppo, ed aprendosi la parte inferiore in modo da rendere visibile il suo ventre piatto. Dopodiché, allacciò le due estremità sotto il seno in un nodo semplice. Come ultimo tocco sciolse i capelli che teneva legati sulla testa con il suo fermaglio di occhio di tigre, abbandonandolo scettica sul banco, e se li ravvivò un po’ con le mani in modo da renderli più voluminosi e farseli cascare come una pioggia di lapilli sulle spalle strette. Aah, ora si sentiva molto meglio.
    In quella si guardò le mani, i capelli il corpo e scoprì di piacersi più di quanto ricordava, soprattutto per quanto riguardava la sua chioma scarlatta. Aveva ciocche come di fiamma, con gradazioni di rame, ciliegia, vino, mattone, granato, con qualche più rara ciocca d’ambra e di pan di zenzero. Erano incredibili, bellissimi, di gran lunga più interessanti e sconvolgenti di quelli corvini di sua madre o di Lizzy. Pensare alla sua famiglia le fece uno strano effetto all’improvviso, come se le fosse sgradita, e ripensando ai pomeriggi passati in compagnia di Seth e Mary Elizabeth si rese conto di quanto preferisse la sorella al fratello. Non era altezzosa, cercava solo di insegnarle quante più cose possibile a modo suo, al contrario di quel perditempo sfigato del ragazzo. Con che coraggio i suoi l’avevano accolto in una casa di maghi quando lui era privo di poteri? E Seth stesso, perché non se n’era già andato da tempo? Compativa zia Daisy, costretta ad accoglierlo a casa propria durante i semestri universitari. Bah, un altro motivo per rimanersene a Hogwarts durante le vacanze natalizie. O no? Era ciò che aveva sempre fatto nei due anni precedenti, affascinata, per qualche sindrome infantile, dai suoi ambienti ampi, vecchi e freddi, in compagnia di una sua sciatta ed ingenua concasata, Lara. Come aveva potuto diventare amica di una persona noiosa come lei? E, ancor peggio, essere stata smistata tra i Tassorosso? Il pensare alla sua Casa le portò alla mente il caos perenne del dormitorio, con tutti quegli animali ovunque. Le venne quasi la pelle d’oca al pensiero di rimettervi piede, complice anche il fatto che lì avrebbe ritrovato anche il suo gattino diabolico. Ma forse c’era tanta di quella fauna lì dentro che avrebbe potuto abbandonarcelo senza che nessuno se ne accorgesse. Una smorfia di disgusto le storse il viso, mentre si guardava attorno alla ricerca delle Serpeverde presenti. Loro sì che erano ragazze in gamba, era del tutto legittimo che ne andassero così fiere. Avrebbe dovuto stringere amicizia con loro, avrebbero potuto offrirle molto di più, e sotto le loro maschere di sprezzo erano senza dubbio più gradevoli di gente come la O’Bran o i suoi concasati. A quel proposito…
    «Ehi, O’Bran» fece in tono sprezzante, trovando odiosa la sua intelligenza, la sua timidezza, ed il fatto che come lei possedeva capelli color fuoco, come a volerla imitare. «Puoi anche scordarti il mio aiuto con Erbologia, più tardi. Anzi, puoi pure scordarti di me e basta, sarebbe ancora meglio». Sempre a voler essere la migliore, eppure così incapace di dichiare i suoi sentimenti. Ma perché nasconderlo poi? «Fossi in te, Fredrik» non ci pensava nemmeno a pronunciare il suo lunghissimo e complicato cognome «la lascerei perdere. È da mesi che ci prova con te, non cascare nella sua trappola». La vecchia sé non avrebbe amato impicciarsi negli affari degli altri, e se proprio avesse dovuto farlo, avrebbe elargito un simile consiglio solo per redarguire un amico. Invece il suo intento stavolta era diverso, e provò un certo piacere nell’immaginare di aver ferito quelle due stupide nullità.
    Prima che potesse fare o dire altro, si sentì chiamare da una voce familiare, eppure con un’intonazione del tutto nuova. Senza contare che non c’erano stati nomignoli antipatici o freddezza formale, ma la familiarità del suo soprannome, oltre che una nota di… affetto? Poteva anche aver riscoperto i propri gusti, ma la sua curiosità era rimasta la stessa – anche se non certo per la disciplina che insegnava la Graël, né per tutte quelle che aveva inserito nel suo piano di studi. Avrebbe proprio dovuto rivedere tutto quanto.
    «Audrey?» la chiamò, leggermente incerta, un sopracciglio alzato. Anche la Serpeverde pareva un’altra persona, così timida e ritrosa che Sam provò quasi fastidio. Che fine aveva fatto tutta la sua baldanza ed ostentata superiorità per cui l’ammirava? Poi, con suo totale sconcerto, le labbra dell’altra sfiorarono le sue per qualche secondo, la sua mano risalì delicata nella sua chioma sciolta. All’istante una serie di emozioni contrastanti si affollarono nella sua mente: in primis freddezza, perché quel contatto non le aveva suscitato niente, anzi, quasi un senso di disagio. In secundis fastidio: se proprio aveva provato l’impellente desiderio di baciarla, perché tutto quel riguardo? Non poteva nemmeno definirsi bacio, senza un minimo di passione, di irruenza. Quella delicatezza era irritante.
    «Non provarci più» la redarguì la Tassorosso, sentendosi un po’ in colpa dopo aver pronunciato quelel parole. Avrebbe voluto che Audrey diventasse sua amica, così non era certo il modo di cominciare. Tuttavia, non poté aggiungere altro perché la Hastings si era già allontanata, e la O’Connor sospirò di frustrazione ripensando al breve contatto che avevano avuto. Forse, rifletté, nemmeno se fosse provenuto da Nathan Fray avrebbe gradito, anzi, al solo pensiero avvertì un moto di nausea e disprezzo. Sam si diede della sciocca per essersi presa una simile sbandata per il coetaneo, ma ripensando a tutti gli altri suoi conoscenti scoprì che non si sentiva particolarmente attratta né da ragazzi, né dalle fanciulle. D’altronde, che motivo aveva di invaghirsi di qualcuno quando avrebbe potuto concentrare tutte le proprie attenzioni su se stessa?
    Si separò da Aimee, chiedendosi perché le avesse concesso di sedersi accanto a lei, quando la voce gracchiante di Juice la distrasse. Che magnifico uccello. La sua proprietaria poteva anche essere una squilibrata, ma quella che fino a quel giorno aveva scambiato per perfidia era senza dubbio creatività, genio artistico. E poi, chissà quanto saporito sarebbe stato un simile uccello – non certo quello della docente, non poteva nemmeno immaginare di torcergli una sola piuma, povera creatura – cotto allo spiedo al punto giusto e condito con una salsa agrodolce, senza alcuna disgustosa verdura come contorno… Già sentiva l’acquolina in bocca, e la vicinanza con l’ora di pranzo contribuì a farle rombare lo stomaco di fame. Magari a mensa avrebbe anche potuto sedersi con qualche discepola di Salazar, perché no?
    «Ehi, Cleo, Aibell» salutò avvicinandosi alle due e facendo un cenno a Audrey perché la raggiungesse anche lei. «Che ne dite di fare un’eccezione alla regola e pranzare tutte insieme, oggi?»

    8Eo4uow



    PINGUINI - CDCM PG2


    png
    Samantha Jensen O'Connor
    Hufflepuff | III year | 14 y.o. | Neutral Good

    La Professoressa Harleton cominciò a passeggiare lungo un corridoio vetrato che dava sulle lande antartiche, mentre rielaborava ed ampliava i concetti fondamentali del Primo Soccorso. Il suo modo di esporre i concetti era spiccio ed asciutto, e Sam si concentrava al massimo per recepire ogni parola e cercare di fissare i concetti.
    Poco dopo la spiegazione si spostò in un’altra aula che si affacciava sui ghiacciai, stavolta munita di tavolini e sedie. La docente prese posto, e la Tassorosso si affrettò ad imitarla, per poi estrarre in fretta e furia il quaderno e una piuma dalla borsa. Era palese, dalla pausa che la Harleton aveva donato loro, che si aspettava che gli studenti prendessero appunti mentre illustrava l’ABC (e D) del Primo Soccorso. Sam si domandava se con i maghi strumenti babbani come i defibrillatori funzionassero, ma non ebbe tempo di rifletterci troppo, perché l’insegnante non diede loro abbastanza tempo, continuando con la lezione.
    Alla nozione riguardante i Lupi Mannari però si stranì, smettendo di scrivere per sollevare la testa e guardare la Direttrice del RECDCM come se avesse sentito male: seriamente un licantropo in forma animale poteva essere riportato al suo aspetto originario? Si era forse imbattuta in libri che contenevano informazioni errate in passato?
    “Mmmh…”
    Eppure era convinta che solo la Trasfigurazioen degli Animagi permettesse l’incantesimo di inversione… L’arrivo di un fluttante bicchiere d’acqua la distrasse nuovamente dalle sue elucubrazioni e, senza pensarci, accostò la fresca bevanda alle labbra per idratarsi. Il liquido scorreva rapido e corroborante, un’ondata di purezza che non aveva mai avvertito e che certamente doveva essere tipica dell’Antartide. In quella, si rese conto che alla lavagna dei gessetti rossi stavano schematizzando i concetti principali, e Sam notò con sollievo di non essersi persa nulla. Poco venne invece detto sulla ginecologia, anche se in tutto quel parlare la O’Connor si domandava perché non avessero ancora accennato ad una situazione di urgenza riguardante gli animali o le creature magiche. Insomma, la materia doveva essere improntata a quello, no?
    “I maghi in un certo senso sono creature magiche, ma…”
    Si morse il labbro inferiore, improvvisamente tesa e a disagio con se stessa. Forse era lei ad avere una mente ristretta? Quelle istruzioni erano estremamente preziose, e sicuramente avrebbe rischiato la vita di un ferito se non fosse stata istruita prima. Doveva farne tesoro, senza troppe inutili questioni.
    Poco dopo un ometto corvino di mezza età entrò nella stanza – il Professor Godwin, presentò la docente – e li introdusse alla missione del giorno in tono roco ma incoraggiante. Subito Sam avvertì l’entusiasmo scorrerle nelle vene. Chissà cos’avrebbero fatto, di quale bizzarra creatura si sarebbero occupati-
    “Pinguini?”
    Ancora una volta, la Tassorosso attese qualche istante per verificare di aver sentito correttamente. Eppure, ancora una volta, scoprì con delusione che non c’era stato alcun malinteso. Pinguini. Avrebbe di gran lunga preferito qualcosa di un po’ più magico, ma pazienza. Avrebbe dato il meglio per salvarli dalle placche alla deriva. Si appuntò inoltre la formula dell’Incanto Temprante, e recuperò il secondo strato di imbottitura dal mobile in acciaio indicato dall’esperto della fauna polare. Temeva che avrebbe provato parecchia scomodità nell’indossarli, invece dovevano essere stati incantati in modo da allargarsi ed acquisire una certa elasticità. Dopo qualche minuto, la irlo-scozzese era un divertito ovale arancione e, poco prima che il Dottor Godwin desse il via alle operazioni di ricerca e soccorso in tono accalorato, Sam trotterellò accanto ad uno dei ricercatori: un uomo tanto alto che da quella angolatura non riusciva a vederne il volto. Dall’altro lato del mago invece stanziavano una Corvonero e un Serpeverde con i quali non aveva mai interagito più di tanto a lezione, ma prima che potesse domandare alla guida come si chiamasse, varcarono l’uscio e si immersero nella gelida brezza polare.
    Sam strizzò leggermente gli occhi per potersi proteggere le iridi sensibili, e rimpianse di non aver recuperato un qualche paio di occhiali oscurati, perché il candore era davvero abbagliante. In quella, lo stregone le si rivolse con un caldo sorriso e, in un rapido gesto di bacchetta, gliene creò un comodo paio che le fece sollevare un sospiro di sollievo e riconoscenza.
    «Meglio?».
    Le labbra screpolate dell’uomo erano incorniciate da una corta barba bianca, gli occhi scuri vividi ed intelligenti. Anche la chioma sotto il berretto ed il cappuccio doveva essere canuta, ma gli strati di tessuto la celavano bene.
    «Molto! Grazie, Dottor…?»
    «Björnsson» replicò quello placidamente con un timbro caldo e sapiente ed un duro accento che la O’Connor non riuscì ad identificare. «E voi?» domandò lui, mettendosi in cammino senza punti di riferimento apparenti, guidandoli attraverso le nivee colline.
    «Samantha» rispose subito Sam, forse troppo in fretta. Eppure l’aspetto dell’uomo la faceva sentire incredibilmente piccola ed inesperta, al punto che esplicitare anche il suo cognome le pareva fuori luogo.
    «Theresa» si presentò la Corvonero dai capelli color mogano, seguita subito dal quieto «Sebastian» del Serpeverde. In entrambi i casi, l’arancione contrastava vivacemente contro i loro visi compunti e lievemente arrossati.
    «Sapete già in che area si trova il blocco in allontanamento?» interloquì la castana, il fiato che fuoriusciva dalla bocca in piccole volute di fumo grigio perla.
    «Pressappoco». Björnsson indicò la direzione di fronte a loro. «La segnalazione è arrivata da nord-ovest, ma se volete accertarvi che non stiamo vagando nel nulla, tirate pure fuori le bacchette».
    Sebastian fu il più veloce e, con un rapido gesto del suo scuro catalizzatore, sussurrò un pigro «Guidami», ed annuì tra sé e sé, appurando che si stavano muovendo verso la destinazione come previsto.
    Durante il tragitto, Björnsson spiegò loro dove si trovavano, i nomi delle placche, com’era vivere con -80° e sei mesi d’inverno l’anno e raccontò persino qualcosa dei suoi studi e del suo vissuto. Stare ad ascoltarlo con quel suo accento – svedese, aveva scoperto – era un vero piacere, e quando l’uomo invitò i suoi accompagnatori a farsi avanti a loro volta, la Tassorosso ci rimase quasi male. Theresa raccontò dell’istituto londinese in cui aveva studiato da bambina prima di Hogwarts, dei suoi migliori amici, di quanto a lei e a William fosse dispiaciuto dover salutare uno dei due – James – poiché babbano. Non aveva accennato nulla sulla sua famiglia, perciò Sam pensò fosse orfana, o comunque non avesse un buon rapporto con loro. Quindi venne il turno di Sebastian: il ragazzo era di poche parole, era cresciuto con il padre e pareva corresse cattivo sangue tra lui ed il lato materno della famiglia. Aveva un fratellastro, anche, ma non sembrava andassero troppo d’accordo. All’udire storie così complicate, Sam quasi si sentì in colpa a raccontare di sé: la sua famiglia era amorevole, presente, un vero e proprio porto sicuro, qualcosa di cui i suoi due compagni non sembravano aver mai potuto godere.
    Dopo forse un’oretta di cammino, giunsero finalmente in vista della costa. In realtà Sam non riuscì ad identificarla subito, l’azzurro del cielo che stemperava ogni altro colore; solo avanzando di un’altra manciata di metri realizzò finalmente che la piana ghiacciata declinava dolcemente verso una tavola increspata come carta velina di un blu scuro quasi metallico che era l’oceano. L’aria salmastra soffiava loro in viso, gelida, rinvigorente quasi, ma della zattera di pinguini ancora niente. Anticipando qualunque domanda, Björnsson accennò con il mento canuto al ghiacciaio che si stagliava circa settecento metri più avanti, precedendoli lungo il sentiero immaginario che stava seguendo.
    C’era qualcosa di estremamente affascinante e solitario in quella marcia attraverso quelle terre quasi inesplorate. Lo scrocchiare continuo della neve sotto gli enormi scarponcioni, gli sbuffi di vento antartico, la bicromia bianco-azzurra che dominava lo scenario… Se si fosse trovata lì da sola, Sam si sarebbe sentita insieme potentissima e lontanissima da ogni cosa. Come fare un profondo, ricostituente respiro prima che l’inspirazione venisse troncata all’improvviso da qualcosa di duro e soffocante.
    Persa in quei distanti pensieri, quasi non si rese conto che erano giunti di fronte ad una zolla galleggiante, presieduta da un paio di pinguini imperatore: uno gracchiava agitando le ali, l’altro era steso in terra. Il cuore della Tassorosso si contrasse in un doloroso spasmo: chissà da quanto tempo erano lì, se stavano bene… La loro colonia poi dov’era? Li stavano cercando?
    «Bene, ragazzi, eccoci qua. Pare siamo arrivati giusto in tempo, la zattera non è ancora troppo distante dalla costa, ma meglio non rischiare un salto»
    Senza una parola, estrasse una bacchetta di legno chiaro (acero?) e con un’intricata serie di movimenti evocò un ponticello per unire il limitare della placca polare al bordo del ghiacciaio alla deriva. Il collegamento era sorprendentemente elastico, allungandosi ed accorciandosi seguendo il movimento ondoso.
    «Prima voi» li incoraggiò, e Sam seguì Sebastian e Theresa dall’altro lato. Avanzava con cautela, cercando di distribuire l’equilibrio opportunamente sulle gambe per non sbilanciarsi, tenendosi ben arpionata ai corrimano di corda. Non se n’era resa conto all’inizio, ma l’oceano era poco meno di cinque metri più in basso, e non era esattamente entusiasta all’idea di precipitare in quell’acqua gelida. Sentiva gelarlesi le ossa solo al pensiero.
    La traversata richiese qualche minuto, più per la prudente lentezza che non per vera e propria distanza, e quando raggiunsero l’isolotto fecero spazio a Björnsson perché cominciasse a procedere con la routine di controllo. Innanzitutto bloccò il pinguino stante con un Immobilus per evitare che tentasse di proteggere il compagno, ma la O’Connor dubitava fosse necessario applicare anche gli Incantesimi di annullamento. Insomma, si trovavano lì apposta per dei pinguini, quale mago si sarebbe disturbato ad assumerne le sembianze? Tuttavia, udì la loro guida borbottare diversi controicantesimi indirizzando il suo catalizzatore sui volatili, che fosse per dimostrare loro l’applicazione di quanto spiegato dalla Harleton o per effettiva necessità, Sam non avrebbe saputo dirlo.
    Mentre il ricercatore si metteva all’opera, la Tassorosso si ripeteva l’ABC del Primo Soccorso. Björnsson tastò con estrema delicatezza l’animale in alcune giunture e verificò che il suo torace lucido si alzasse ed abbassasse. Vie respiratorie libere, stava respirando, di conseguenza anche il cuore batteva. La testolina era però ricoperta da un lieve strato di polvere bianca, e sia l’ala che una delle zampe erano graffiate. Forse un ghiacciaio, sgretolandosi, aveva colpito i pinguini, magari un blocco più grosso si era schiantato contro il capo del ferito. In quella, la guida concentrò i suoi incantesimi di supervisione proprio nell’area cerebrale per assicurarsi che non vi fossero commozioni e, con un sospiro di sollievo, constatò che era fuori pericolo. Purtroppo, prima che potesse fare alcunché, il vento che aveva soffiato per tutta la durata del percorso, si alzò e si inasprì, spingendo nuvolette di neve verso di loro e facendoli rabbrividire di freddo. I pinguini vivevano in un habitat avverso, ma forse in quel caso era opportuno stabilizzare la temperatura per evitare che il gelo ne aggravasse le condizioni.
    Björnsson pareva dello stesso avviso e, con espressione seria, si rivolse agli studenti. Avrebbe generato una barriera contro il vento antartico, mentre loro avrebbero dovuto occuparsi del pinguino. Aveva già effettuato tutti i controlli, ora era necessario sanare i tagli e portarli in fretta via di lì. Alle fratture avrebbero pensato una volta in ospedale. Rapidamente, i tre si misero all’opera, agitati ma seri.
    Tessa fu la prima a mettersi all’opera. «Duco» mormorò, passando la punta della bacchetta sui tagli prima delle ali e poi dei piedi, consentendo ai compagni di operare sulle zone ripulite e disinfettate.
    «Ferula» seguì Sebastian, evocando delle bende che avvolgessero le ferite senza troppa pressione, mentre Sam lo imitava con la piaga sulla zampa.
    «Dite che dovremmo svegliarlo?»
    «No» intervenì Björnsson, che aveva terminato la barriera. Doveva essere una formula più complessa, perché il Temperatum consentiva una minima di -10°, e forse i pinguini non avrebbero gradito. «A lui ci penso io, datemi un attimo»
    Appurò con calma ed occhio clinico che i provvedimenti presi dagli alunni fossero adeguati, per poi appellare una barella sotto al corpo del pinguino, pronto a trasportarlo. Dopodiché, fece un rapido check anche all’altro, ancora Immobilizzato, e diede il via libera ai ragazzi per ripetere ciò che avevano fatto con il primo.
    «Molto bene»
    Ora sarebbero dovuti tornare, lasciando la confortevole bolla temperante. Dato il vento e i pazienti, la marcia avrebbe richiesto più tempo del previsto, ma per lo meno con le due barelle (Björnsson ne aveva prodotta una anche per il pinguino più incolume) la camminata sarebbe stata velocizzata, e la guida avrebbe potuto tenere i volatili costantemente d’occhio.
    «Andate» li esortò a riattraversare il ponte, più pericolante ora a causa delle correnti d’aria, ma era ancora abbastanza stabile da impedir loro di precipitare. Una volta dall’altro lato Sebastian si mise a capo del gruppo, l’Incanto dei Quattro Punti che li indirizzava verso il centro di ricerca, mentre l’uomo chiudeva la fila.
    Stavolta il viaggio fu silenzioso. Il vento impediva loro di instaurare tentativi di conversazione, anche se fortunatamente era ben lungi dal raggiungere la sua massima velocità (la quale, aveva detto Björnsson, superava persino i 200 km/h). Nonostante l’imbottitura extra, Sam si sentiva gelare, e con lei anche Theresa. Sebastian, davanti a loro, non dava cenni di cedimento, ma la Tassorosso era convinta che neppure lui si sentisse del tutto a suo agio. Si ritrovò ad ammirare ancor di più Björnsson per la sua tempra e la sua motivazione, chissà dove sarebbe arrivata lei con anche solo la metà della sua passione e forza di volontà.
    Dovevano essere trascorsi tre quarti d’ora abbondanti quando la loro guida li esortò a prendersi una pausa ristoro, invitandoli a creare una barriera termica per scaldarsi mentre lui controllava i pinguini.
    «Ma come, non entra anche lei?» gridò Theresa, sovrastando l’ululato del vento.
    «Certamente, ma devo prima occuparmi di loro». Avrebbe rinsaldato i suoi incanti termici, mentre Sam si assumeva la responsabilità di generare la cappa calda che li avrebbe avvolti. Prese un profondo respiro, l’aria ancora più gelida a causa del forte vento, e costrinse il suo cuore a rallentare la propria corsa per potersi concentrare. Osservò attentamente, guardandosi intorno, la superficie occupata da tutti loro, dal diametro non più largo di due metri, ed immaginò una calotta simile ad un igloo ma trasparente, emergere ed innalzarsi dal perimetro, creando una cupola che li isolasse dal vento. Puntò alla minima di -10° per limitare lo shock termico (a quanto si trovavano, -40°? -50°?), ma non avrebbe osato aumentare i gradi, la Professoressa Harleton stessa aveva affermato che superare lo zero sarebbe stato parecchio difficile.
    «Temperatum!» sillabò distintamente Sam, ruotando lentamente il catalizzatore estratto poco prima attorno a loro, delimitando il perimetro, per poi cominciare a sollevarla e congiungerne i punti come se stesse cucendo. Era un incantesimo delicato, complesso. Non poteva trascurare neppure una fessura, agire come in preda all’horror vacui. Forse non serviva a niente, ma in contemporanea con la mancina mosse anche la destra, per aiutarsi a delineare il meglio possibile i confini dell’area termica. Stava funzionando? Forse sì, poco a poco si sentiva sempre meno gelata, e vedeva le labbra dei suoi compagni cominciare a riacquistare colore, dalla tinta violetta che avevano cominciato ad assumere. La O’Connor ripose il catalizzatore e si premurò di allacciarsi la sciarpa più stretta attorno al collo e di tirarsi il bavero delle giacche fin sopra alla piramide del naso, al punto che il suo viso risultava completamente mascherato dalla tuta e dagli occhialini.
    Stanziarono in quella zona per circa cinque minuti, preoccupati che, in caso di sudore, questo si congelasse loro adosso, come spesso accadeva. Si trovavano a poco più di metà strada, e quando varcarono il limitare dell’igloo temperante Björnsson li incoraggiò a resistere ancora un po’, ché c’erano quasi. Li tranquillizzò anche sulle condizioni dei pinguini, dunque non avrebbero dovuto avere nulla di cui preoccuparsi.
    Con un po’ di fortuna, anche il vento si sarebbe indebolito.

    [...]

    Al ritorno, trovarono un sorridente Dottor Godwin ad accoglierli, e Sam quasi sospirò di sollievo quando mise piede all’interno del centro di ricerca. Björnsson si era subito premurato di ricongiungersi ai colleghi, con i quali probabilmente stava instaurando una conversazione sui rispettivi ritrovamenti e le condizioni dei pinguini, mentre la loro docente li scortava in una specie di sala colazione, dove calde bevande e leccornie dolci e salate li attendevano. La Tassorosso recuperò un paio di brownies alle nocciole e una bollente tazza di the al gelsomino, e li andò a mettere in salvo su un tavolino, prima di liberarsi dall’impalcatura costituita dalla tuta arancione ed accomodarsi. Non si era nemmeno accorta, in un primo momento, che Theresa e Sebastian si erano piazzati al suo stesso tavolo; Sam sorrise, nascondendo l’espressione contenta dietro un sorso di thé. Ne avvertiva il calore filtrare attraverso la ceramica della tazza e scaldarle i polpastrelli, oltre che l’intero apparato digerente, prima che il precedente annuncio della docente penetrasse nel suo cervello. Assistere a un’operazione? Per poco non soffocò con un brownie. Erano così gravi da richiedere un’operazione? E poi li avevano quasi del tutto rimessi in sesto, non doveva essere una visione particolarmente cruenta, specie se avrebbero utilizzato la magia. Lasciò però perdere le sue tensioni: non era così impressionabile, era il vedere creature ferite che le faceva piangere il cuore.
    Come previsto, dopo che si furono rifocillati, la Professoressa li tranquillizzò sul modus operandi dell’intervento, seguita di pari passo dai gessetti alla lavagna. Accanto a sé, Sam scorse Theresa mordersi un labbro quando la Hartleton nominò il Duco combinato al Relevium. Il primo era in sé un incantesimo che avevano appreso negli anni precedenti, ma non sapevano nulla dei danni che poteva provocare.
    «Sta’ tranquilla» si ritrovò a sussurrarle «Björnsson ci ha assicurato che abbiamo fatto un ottimo lavoro. E poi se non ha informato lui i colleghi di ciò che abbiamo fatto, lo capiranno da soli. Sono degli esperti». Theresa le sorrise, ma non disse nulla, continuando a seguire la spiegazione. Sam non si offese, e terminò a sua volta di prendere appunti.
    Anche rileggendo, le parve tutto chiaro, perciò tacque, lasciando spazio ad eventuali quesiti dei compagni. Ciò che non si aspettava però, fu la successiva espressione “mettere in pratica”. La docente aveva parlato di assistere, non di effettuare l’intervento. Improvvisamente, un’ondata d’ansia la investì. Non voleva fare danni, o peggiorare la situazione… Ma no, avrebbero lavorato in coppia con un Magizoologo esperto, non le avrebbero mai permesso di far del male alle creature.
    Si unì dunque ai compagni, diretta oltre le porte della sala operatoria, dove Godwin li assegnò ad uno dei ricercatori più esperti per procedere con le operazioni. La ragazza quasi si afflosciò di sollievo quando udì il nome di Björnsson, ma forse, dato che il Dottore li aveva osservati partire, si era segnato da chi fossero stati composti i gruppi per poter creare un clima di fiducia ulteriore tra guida e studente.
    Sam indossò quindi mascherina e guanti e si introdusse nella sala, dove su vari tavoli imbottiti era sdraiato un pinguino, alcuni di specie diverse da quella che aveva aiutato a recuperare, cosa che la portò a domandarsi quanto avessero vagato alla deriva per giungere lì.
    «Allora, Samantha, sei pronta?» le chiese Björnsson con un sorriso incoraggiante, e Sam annuì convinta, i nervi ben saldi.
    «Io e te ci occuperemo del pinguino che abbiamo trovato svenuto» spiegò lui. «Dovremo saldare le sue fratture e far cicatrizzare i tagli, nel caso si riaprano, oltre che apporre altre bende per precauzione». Sam annuiva, focalizzata. «Questo è ancora in stato d'incoscienza, ma respira. Alle saldature ossee penserò io, sono piuttosto delicate, ma puoi aiutarmi con il resto, va bene?»
    «Sì» rispose, mentre Björnsson si occupava di appurare che la lieve commozione cerebrale non fosse peggiorata ed effettuava qualche incantesimo non verbale per (probabilmente) mantenerne le condizioni stabili.
    «Ok, possiamo cominciare dall’ala» le suggerì, lacerando accuratamente la benda, ora macchiata di sangue, che Sebastian aveva posto con un delicato Diffindo.
    Sam schiarì la mente e si estraniò dal brusio di sottofondo, pronta a lanciare il suo primo incanto anestetizzante. La Harleton aveva detto che non era necessaria un’eccessiva concentrazione, ma lei voleva dare il meglio di sé, senza causare però indolenzimenti. Provò ad evocare un piacevole stato di torpore con la mente e, puntando il suo noce sulla ferita, scandì «Hand Luctus». Un piccolo globo di luce verde si manifestò, morbido e sterile, sulla punta accostata all’ala; Björnsson poté quindi agire con un «Ala Emendo» calmo e sicuro, che richiese un minuto abbondante di silenzio e concentrazione. Sam quasi si aspettava di udire la cartilagine saldarsi. A quel punto, il Magizoologo le fece un cenno e lei scosse la bacchetta come se dovesse scaricare il mercurio da un termometro, spegnendola.
    «Procediamo ora con i tagli. Duco!» fece, ripulendo l’incrostazione di plasma che era andata a riformarsi, prima di permettere alla O’Connor di fare la sua parte. Sam si schiarì la gola, riaccostandosi alla creatura per poter osservare il punto più da vicino. Non era difficile da individuare, scarlatto e sottile.
    «Relevium» pronunciò, immaginandosi un muro di piastrine incantate che andava a tappare la fuoriuscita di sangue, lasciando poi spazio a Björnsson perché ricucisse il graffio e rifasciasse la zona appena operata. Fortunatamente il Duco era stato effettuato precedentemente, perciò la ferita non si riaprì.
    Sam emise un sospiro di sollievo, e l’uomo le sorrise da sotto la mascherina, accennando poi alla zampa.
    Le bende tinte di rosso venivano rimosse, rivelando la ferita. Sam si dispiacque un po’ per Theresa, che tanto si era impegnata per ripulirle, ma era certa che avrebbe dimostrato la sua bravura con l’esemplare che stava accudendo adesso. «Duco» sillabò, mentre il lievissimo suono di un risucchio aspirava le croste e le microfibre della fasciatura, permettendo a Björnsson di constatare che la situazione all’arto inferiore fosse poco più grave di quella dell’ala. Niente ossa rotte, ma il taglio era più largo, e prima che potesse riprendere a sanguinare, si affrettò a bloccarlo con un Relevium ben assestato. A quel punto, diede indicazioni a Sam di ripetere l’incanto anestetico e Sam così fece.
    «Hand Luctus». Il globo verde tornò a zampillare dal suo catalizzatore, mentre Björnsson guidava con la bacchetta ago e filo sterili per ricucire le due labbra del taglio. La O’Connor strorse la bocca nascosta, pensando al pizzicore ed al fastidio che doveva aver provato fino a quel momento. Si chiese perché non avesse usato una qualche fattura per effettuare quella fase, ma forse era più sicuro così.
    «Ora bendalo bene»
    Sam allora si impegnò per intrecciare filamenti di puro cotone come aveva fatto all’isolotto, muovendo il polso in piccoli cerchi mentre con «Ferula» disattivava l’incantesimo anestetico e lo sostituiva con quello bendante. La garza le pareva salda, elastica, ben tesa, ma un improvviso gracchio la distrasse e questa si serrò con troppa forza, tanto che Björnsson le bloccò la mano con la propria per interrompere la fattura.
    Il suo sguardo era severo. «Non preoccuparti per il pinguino, sta bene. Ora, rimani concentrata. Te la senti?»
    Sam avvampò per l’imbarazzo e il senso di colpa, ma dichiarò il suo sì, prima di rimboccarsi le maniche e prendere un respiro profondo. Lo strillo del volatile, da qualche parte alle sue spalle, l’aveva fatta sobbalzare e venire la pelle d’oca, perciò si deterse il lieve strato di sudore dalle tempie e sostituì i guanti con un paio nuovo per precauzione, prima di riappropriarsi della bacchetta.
    «Ferula» riprovò, stavolta sorda a tutto se non all’impercettibile fruscio delle bende e del battito del suo cuore. Fece passare la garza attorno al metatarso un paio di volte, prima di incrociarla sulla caviglia per assicurarla e farla ricongiungere infine con il corpo principale della fasciatura.
    Quando pensò di aver terminato, guardò il Magizoologo in cerca di approvazione, ed egli la encomiò con un pollice in su.
    «Ora proveremo a svegliarlo, allontanati un po’» la avvertì, mentre raggiungeva il capo del tavolo da lavoro e puntava la bacchetta alla fronte dell’elegante uccello.
    «Innerva»
    Sam trattenne quasi il respiro, attendendo ansiosa che il pinguino aprisse gli occhi. I secondi le battevano nelle orecchie, sembrando quasi dilatati; eppure, non più di un quarto di minuto dopo, l’imperatore batté le palpebre confusamente, storditamente, scuotendo stanco le ali ed agitando le zampe. I suoi occhi neri come la pece e luminosi come l’onice scrutavano appannati la sala, dalla sua gola dei gracchi rochi.
    Sam stava già cominciando a domandarsi se fosse un buon segno, quando Björnsson ridacchiò.
    «Bensvegliato»

    [...]

    A quanto pareva, il verso roco emesso dal pinguino era un buon segno, e Sam poté finalmente rilassarsi e gioirne. Erano riusciti a salvarlo, a curarlo per davvero! Avrebbe voluto accarezzargli il corpicino tondeggiante, ma si trattenne, lasciandolo alle cure di Björnsson mentre il Dottor Godwin li riaccompagnava nella sala principale. La Professoressa Harleton, che li stava attendendo con un sorriso soddisfatto sul viso austero, li accolse e ringraziò il capo del progetto antartico. Sam batté le mani insieme a qualche compagno, ma avrebbe voluto scambiare un saluto personalmente con il ricercatore che li aveva guidati attraverso i ghiacciai polari. In quella, parve che la docente le avesse letto nel pensiero, perché al termine del suo breve discorso concesse loro qualche momento per interagire un’ultima volta con i magizoologi che erano stati il loro punto di riferimento, e che ora stavano uscendo dalla sala operatoria per venir loro incontro.
    Sam si guardò subito attorno per cercare di intercettare i volti di Theresa e Sebastian: lei si stava già avviando verso il vecchio mago, mentre il Serpeverde le fece un cenno, prima di seguirla.
    Quando finalmente gli furono tutti e tre di fronte, Sam stiracchiò le labbra all’insù.
    «Grazie mille Dottor Björnsson, è stata una giornata davvero educativa!»
    «Se non fosse stato per lei, probabilmente saremmo finiti a congelare tra i ghiacci» scherzò Theresa.
    «È stato un piacere» fece solamente Sebastian, ma l’uomo si congedò da tutti e tre con la medesima modalità, insieme professionale e paternale.
    «Continuate così, ragazzi» li abbracciò con il suo sguardo scuro «e un giorno forse ci rivedremo in questa base di ricerca!»
    Dopo quelle poche ma sincere parole, Sam non poté fare a meno di voltarsi verso le ampie vetrate, sospirando alla vista del panorama candido che si estendeva oltre l’edificio. Possibile che ne sentisse già la mancanza? Che fosse una conseguenza simile al mal d’Africa? Per quanto fosse una terra inospitale e pressoché deserta, c’era qualcosa di estremamente potente e solenne in essa…
    All’improvviso, il silenzio che era calato nella sala la costrinse, a malincuore, a voltarsi: il chiacchiericcio era scemato nel momento stesso in cui la Harleton aveva estratto la Passaporta, e la Tassorosso squadrò l’oggetto stupita e confusa: davvero erano tracorse solamente due ore? Le era sembrato un giorno intero di marcia verso l’isolotto… In ogni caso, si aggrappò alla consunta racchetta prima di rimanere bloccata al polo, avvertendo dopo mezzo minuto il consueto strappo all’ombelico e la sensazione di compressione e turbinio come se si trovasse nella centrifuga di una lavatrice. Un certo senso di nausea e vertigine si impossessò di lei, facendola pentire di aver ingurgitato tutti quei dolci, ma prima che potesse rigettare atterrarono nell’aula di Cura delle Creature Magiche.
    L’arrivo fu brusco, forse a causa della lunga distanza, e Sam necessitò di un minuto abbondante per poter riprendere fiato e costringere i muri a smettere di girarle attorno. Avvertiva però ancora un certo ronzio nella testa che le impedì di carpire con esattezza ciò che la Professoressa stesse dicendo; davanti agli occhi le baluginavano puntini luminosi, forse un effetto dovuto alla brillantezza dei ghiacciai, ancora impressa delle sue pupille, che adesso si dilatavano per poter accogliere tutta la luce soffusa della stanza. Lanciò uno sguardo fuori dalla finestra, e scorgere la Foresta Proibita e, più in là, le montagne, le fece uno strato effetto di disorientamento.
    «Grazie per l’opportunità, Professoressa. Alla prossima settimana!» la salutò poi, dopo aver udito i saluti finali. Ora riusciva a camminare tranquillamente su due gambe e persino a distinguere l’espressione quasi… felice? della docente. Come primo giorno se l’era cavata bene.


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    Edited by Kasra; - 8/7/2020, 12:19
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    Rapidamente com’era comparsa, la strana sensazione di intorpidimento svanì, sostituita da una percezione ben più fastidiosa e completamente sconosciuta, una sorta di bruciore insostenibile che dallo stomaco le risaliva bollente fino alla gola. Si sentiva stordita, scattante, sopraffatta da un’eccessiva quantità di stimoli, al punto da volersi coprire le orecchie per estraniarsi da tutto. Teneva gli occhi serrati, percepiva il proprio corpo rigido e freddo, le braccia strette attorno alle gambe mentre si dondolava e cercava di respirare profondamente per distrarsi dall’incendio che stava ormai divampando nella sua bocca. Che diavolo era? Aveva letto di qualche malattia babbana che provocava sintomi simili, o forse era stata contagiata dall’Heliantus? A quell’idea si immobilizzò di colpo e spalancò gli occhi, terrorizzata, ma quando le sue palpebre si aprirono sul mondo circostante il suo corpo reagì prima ancora che se ne rendesse conto. Vibrante come un cobra, tutti i suoi muscoli si ritrassero, mentre un lievissimo dolore alle labbra le segnalò che la tenera carne si era spaccata; rivoli di sangue ne uscivano, scivolandole sul mento. Non sapeva su cosa concentrarsi, la mente confusa. Era attorniata da figure sconosciute, i cui occhi brillavano nella notte come quelli dei gatti su uno sfondo naturale altrettanto ignoto, dominato dalla gigantesca statua di un angelo dalle ali spiegate; le sue mani, pallidissime alla luce della luna calante, erano ricoperte di terra e graffi. Ma forse l’elemento più sconvolgente era rendersi conto del perché la sua tecnica di rilassamento aveva miseramente fallito: non aveva più battito.
    Trascorsero alcuni, interminabili secondi. La parte razionale di sé aveva già macinato, processato e immagazzinato quella sequenza di incontrovertibili informazioni, quella emotiva era ancora in uno stato di shock. Scrutava il gruppo che la sovrastava con diffidenza, ma ogni secondo che passava si sentiva sempre più stordita e debilitata, le fiamme che ormai avevano invaso ogni sua vena.
    Uno sbuffo spezzò il silenzio quasi assoluto. «Ti sei divertito abbastanza? Tra poche ore sarà l’alba e non mi va di friggermi il culo. Chiudiamo questa faccenda in fretta»
    La risposta non tardò ad arrivare. «Chiedo perdono, milady, ho forse intaccato la vostra precaria pazienza?» La voce dell’uomo che aveva preso la parola era calma e schernente, il tono di chi sa che qualunque obiezione mossagli contro è vana. La donna, dal forte accento del Northumberland, non ne sembrava contenta.
    «Sul serio, Lena, ancora queste scene? E dire che lo conosci da più tempo di me... ». Un ragazzo, stavolta, con un chupa chupa tra le labbra strette. L’uomo di mezzo alzò una mano, interrompendo il breve dibattito, ed avanzando quasi stesse fluttuando nella sua direzione. Sam fece per indietreggiare, schiva, ma sentiva la testa sempre più pesante e riuscì solo a spostarsi di mezzo metro. L’altro, nel frattempo, l’aveva raggiunta, piegandosi sulle ginocchia e rimanendo in equilibrio sulle punte dei piedi.
    «Come ti senti?». La sua voce trasudava compiacimento e leggerezza. La O’Connor per tutta risposta sentì nascere un ringhio profondo e gutturale dalla sua gola, un verso animalesco che le riverberò nel petto e che fece da eco alle contrazioni della sua mascella e del suo viso. I canini affondarono nelle labbra già spaccate. Sentiva di poter distruggere tutto.
    La sua reazione comunque non parve impressionare lo sconosciuto. «Assetata?»
    «Andate all’inferno»
    Erano le prime parole che pronunciava da quando aveva ripreso coscienza di sé e ne rimase allarmata. Quella non era la sua voce. Un palmo lercio corse a chiudersi sul proprio collo, come per cercare un tratto familiare nella curva del muscolo digastrico, nella distanza che lo separava dalla fossetta delle clavicole e dalle spalle. Era lei, indubbiamente, orribilmente lei.
    «Oh, risparmiaci la scenata, eh?». Lena.
    «Lena». Ancora l’uomo.
    Lena incrociò le braccia sotto al seno, perfettamente delineato da un’aderente maglia nera a tinta unita.
    «Temo che sarà lì che finirai tra poco, dolcezza». Una cantilena d’ambrosia. «Sai cosa succede ad un vampiro che non si nutre in tempo dopo essersi risvegliato, no?»
    «Certo che lo so» sputò Sam, acida quanto la nausea che avvertiva in corpo, gli occhi pungenti. «E non mi interessa. Non so quando o perché vi siate presi la briga di mordermi e portarmi qui, ma non ho alcuna intenzione di diventare una succhiasangue come voi»
    «No?». L’uomo era ancora più vicino, il suo corpo emanava un sentore fragrante, muschiato e virile al punto che una parte dei suoi sensi si sentì rinfrancata solo per l’annusarlo. Il suo sorriso era incantevole. «E non pensi a quanto sarebbero distrutti i tuoi genitori, i tuoi fratelli, o Lara, venendo a sapere della tua morte? Una madre non dovrebbe mai seppellire i propri figli»
    Non ci sarebbe cascata. Non avrebbe mai fatto ciò che quei tre volevano.
    «Infatti. Siete stati voi a mettermi nella fossa» replicò lei, accennando col mento al cumulo divelto accanto a lei. Un altro sorriso dell’uomo. «Lasciatemi morire e andatevene via» intimò, con tutto l’odio di cui era capace.
    «Mia cara, credi davvero che ci saremmo presi la briga di portarti qui e farti il funerale se avessimo voluto che rimanessi due metri sotto terra? Mi dispiace constatare la tua avversione, ma verrai con noi, in un modo o nell’altro»
    Sam aveva cominciato a tremare, eppure, dentro di sé, riuscì a trovare la forza di sporgersi in avanti di qualche centimetro per poter sottolineare l’avverbio. «Mai»
    Era già morta, morire una seconda volta non sarebbe stato difficile, sperava solo che l’incendio si placasse prima della fine. Non rammentava il suo trapasso. Nella sua mente campeggiavano oscurità e freddo, ma adesso che poteva si focalizzò sui volti della sua famiglia, sforzandosi di provare qualcosa. Eppure si sentiva lontanissima, confusa, stanca e rattrappita, e la sete, una sete di sangue, più forte del peggior desiderio di acqua che avesse mai provato, la stava dilaniando, offuscando qualsiasi emozione umana e genuina. Non era spaventata, non ricercava vendetta, non rimpiangeva tutte le esperienze che mai avrebbe vissuto. Voleva solo evitare di incorrere in un destino dannato per poterci pensare, per poter vedere il dolore dei suoi cari, per poter spegnere quell’incendio senza possibilità che si appiccasse nuovamente.
    «Purtroppo temo che tu non abbia voce in capitolo. Spero che col passare dei secoli comincerai ad odiarci un po’ meno. Siamo tuoi simili, dopotutto»
    «Preferisco. La. Morte» ribadì.
    Un fremito, all’angolo della bocca del vampiro. «Mi dispiace». Una breve pausa, un’assenza di silenzio solo esteriore, che contrastava fortemente con le urla che stava trattenendo, con l’impulso di affondare i denti nel primo, palpitante cuore animale che avesse osato avvicinarsi. Erano circondati dai boschi, e doveva solo ringraziare il Cielo se nessun branco di cervi si era addentrato da quelle parti. Forse si tenevano alla larga dall’autostrada poco distante – elemento che il suo fine udito aveva colto grazie allo sporadico transitare di un paio di vetture. Aveva studiato che era necessario del sangue umano per completare la trasformazione, ma non per questo sarebbe venuta meno alle sue abitudini alimentari-
    «Ngh» gemette, una fiamma più ardente delle altre che la colpì come una stilettata nel petto. Riprese a dondolarsi, evitando di respirare – non ne aveva nemmeno più bisogno – per ovviare al rischio di inspirare odori indesiderati. Voleva che finisse. Voleva che finisse subito, ma lì non c’erano né aglio, né paletti o accette su cui lanciarsi. Tutto, tutto, pur di spegnere quel fuoco.
    «Graham» chiamò l’uomo all’improvviso, rivolgendosi al ragazzo con serietà, senza distogliere lo sguardo color quarzo lodolite da lei. Se non l'avesse avuto davanti, avrebbe giurato che si trattasse di un'altra persona. In lontananza, udì passare un’altra auto.
    «Faccio subito» rispose quello, le guance incavate per succhiare il dolce. «Tu vieni, Lena?»
    «Mhm» annuì lei. «Questa figlia di papà mi ha fatto venire una gran fame»
    In un istante dovevano essere spariti, ma lei era troppo occupata a tentare di estinguere quell’incendio con le sue sole forze per farci caso. Non realizzò neppure l’avvicinarsi del capo di quel bizzarro trio, accostatosi al punto da sedersi alle sue spalle, in modo da accoglierla in un paterno abbraccio, stringendola a sé ed accarezzandole le braccia.
    «Lo so, lo so, fa male. Ma fidati di me, ci ringrazierai»
    Tutto ciò che Sam poté fare era piangere, e pregare che finisse tutto presto, che il sole sorgesse e la bruciasse viva, che tornasse ad essere cenere.
    Meno di cinque minuti dopo Lena e Graham erano di ritorno, e non viaggiavano soli. Sam non riusciva ad aprire gli occhi, contratta e raggomitolata su se stessa, ma li sentì comunque arrivare con il suo udito sviluppato. Difficile, in realtà, non notarli, perché la loro venuta era accompagnata da una serie di soffocati mugolii e fruscii di tessuto che indicavano, senz’ombra di dubbio, che avevano con loro una preda scalciante. Lena - suppose, nel suo stato di caos mentale -, scaraventò il corpo ai suoi piedi con un grugnito disgustato, e l’uomo, le diede una lieve spintarella.
    «Respira, Sam. Finirà presto»
    Sam scosse la testa. Se avesse permesso alle sue narici di immettervi dell'aria, era certa che non si sarebbe saputa trattenere. Eppure i suoi sensi da predatore pulsavano irrefrenabili, percependo il battito accelerato, invitante come il più prelibato dei manicaretti, della donna a terra davanti a lei, tenuta schiacciata al suolo dal piede di Lena. Continuava a piangere, implorando pietà, e Sam si sentì incredibilmente simile a lei.
    “Non posso, non posso, fa’ che finisca, ti prego”
    «Sam». Un avvertimento, nella voce dell’uomo, che per la seconda volta l’aveva chiamata per nome.
    «Respira»
    “No, no, no-“
    «Lena»
    «Mi prendi in giro?! Cos'è, una poppante?!»
    «Non discutere»
    Borbottando qualcosa di molto simile a “Mocciosa del cazzo”, la vampira si spostò, accostandosi a loro.
    E poi, tutto accadde troppo velocemente perché Sam potesse capire cosa fosse successo. L’uomo alle sue spalle le afferrò le guance con due dita e, premendo con forza, la costrinse ad aprire la bocca, i suoi canini già pronti per affondare nel banchetto; al contempo una morbidezza quasi sovrumana si adagiò sulle sue labbra martoriate, inframmezzata da una sola, pulsante linea in rilievo sul collo. Prima che potesse rendersene conto, i suoi denti erano già affondati in quella pelle così fragile, aggrappandosi ai tendini, ai tessuti, ai muscoli, perforando la giugulare e bevendone come fosse la più fresca delle fonti. Con uno scatto di rabbia e possessività si scrollò di dosso il vampiro ed arpionò il corpo della donna con le mani, lasciando che si dibattesse come un pesce fuor d’acqua mentre si nutriva di lei. Era come nettare, come il succo più pregiato e gustoso. Fin dalla prima goccia l’indomabile incendio nella sua gola era stato lambito dalle prorompenti volute d’acqua della sua preda, e più quella si dimenava, più Sam avvertiva un estro, un’euforia, una voluttà prendere possesso di lei, spingendola ad affondare sempre di più, a bere sempre di più, come un eremita che dopo settimane ad errare nel deserto trova finalmente una fonte di ristoro. Ad un certo punto, frustrata, si rese conto che il flusso sanguigno in quel punto stava diminuendo e, assecondando i suoi sensi sviluppati, percorse il corpo della donna stremata fino alle sue gambe. Con un sol gesto le strappò in due il tessuto del pantalone che indossava, e si fiondò sulla carne della coscia, abbeverandosi alla sua arteria femorale. Riusciva a sentire il panico, il dolore lancinante della donna, eppure ad un certo punto la sua sofferenza si affievolì fino a smussarsi e a tramutare in qualcosa di diverso, di più sensuale e languido, in un connubio di agonia ed eccitazione che rendevano il suo sangue semplicemente delizioso.
    «Basta così, Sam» la invitò il vampiro, prendendola dolcemente per le spalle e tirandola su. Sam lo guardò con occhi appannati, sentendosi leggera e ubriaca, una fastidiosa sensazione di umido su tutto il viso, sui capelli disordinati e sugli abiti sporchi e laceri. Sollevò un braccio, sfregandosi il volto per ripulirsi alla bell’e meglio, ancora sorda a ciò che aveva appena commesso, beandosi della soddisfazione che stava provando.
    «Come ti senti?»
    Lei gli sorrise, inebetita.
    «Allora andiamo a Casa, il sole sta per sorgere»

    Quando l’euforia era svanita, il sole si era levato già da un paio d’ore. Sam si era ritrovata in un assurdo appartamento all’inglese, in una cittadina chiamata Durham. Era curioso che quell’informazione si fosse annidata nel suo cervello, quando non aveva voluto sentir ragioni da parte di nessuno negli ultimi trecento minuti, secondo più, secondo meno, ma forse era semplicemente il modo in cui il suo cervello immortale immagazzinava informazioni. Non appena aveva ripreso coscienza di sé dopo il banchetto, si era scagliata con violenza prima contro Lena, che le aveva ringhiato contro e le aveva lasciato dei graffi ormai del tutto rimarginati sul braccio, e poi contro l’uomo, Bertrand. Al contrario della vampira, lui si era fatto colpire, incassando colpo dopo colpo e ignorando urlo dopo urlo, schivando con scioltezza qualuque cosa Sam gli tirasse contro prima che si rendesse conto che picchiarlo a mani nude era molto più rinfrancante. Gli aveva gridato contro il suo disprezzo, il suo astio, la sua confusione, raggiungendo il picco della furia quando all’ennesimo “Perché?!” lui era rimasto chiuso nel suo silenzio statuario.
    Alla fine si era sentita svuotata mentalmente, eppure il suo cervello era ancora attivo, il suo corpo ancora forte. Aveva capito che la Casa era abitata anche da altri non-morti, e che era sprovvista di qualunque elemento che potesse utilizzare per ferirsi autonomamente. Le tende erano tirate, ma quando aveva provato a scostarle per poter vedere il sole si era ritrovata, sibilante e ustionata, contro la parete, ad imprecare per l’ennesima volta contro quei succhiasangue che le avevano rovinato l’esistenza. Aveva presto serrato le cortane e si era accostata allo specchio presente nella stanza. Indossava ancora gli abiti della notte precedente, i suoi capelli un groviglio si terra ed erba, la sua pelle incrostata di sangue e humus. Eppure risplendeva come porcellana, le labbra esangui e cicatrizzate, l’ustione, sulla parte destra del viso, quasi rimarginata. La stessa ossatura sembrava più sviluppata, dandole un aspetto più maturo. Ma ciò che la impressionò maggiormente furono i suoi occhi: cangianti, di un ceruleo vistoso e rassicurante che non le apparteneva. Orripilata, afferrò lo specchio e lo scagliò a frantumarsi dall’altro lato della camera. Era disgustata. Era una succhiasangue. Lei, che non aveva mai assaggiato neppure una fettina di pollo o la più innocente delle sogliole, aveva quasi dissanguato una donna innocente per nutrirsi. Aveva ceduto ad un primordiale appetito che l’aveva condannata a quella non-vita, e che l’avrebbe costretta a dire addio per sempre alla luce del sole. Sam non disprezzava il mal tempo, ma quando si vive in un’isola piovosa come la Gran Bretagna, ogni ora di sole è preziosa, e semplicemente non poteva sopportare l’idea che l’unico astro che avrebbe potuto osservare senza ferirsi era la luna, che le uniche stelle che non le avrebbero dato fuoco erano distanti migliaia e milioni di anni luce. Come si poteva scegliere di vivere così, all’oscurità, per sempre?
    A mente lucida, si domandò cosa avessero detto ai suoi e a Lara riguardo alla sua scomparsa, se le fosse permesso incontrarli, di spiegare cosa fosse accaduto, benché lei stessa non ne avesse idea. Le impedivano di uscire – una torcia umana per le strade di una cittadina avrebbe attirato l’attenzione – perciò non poteva scegliere un onorevole suicidio, e decise di occupare il tempo cercando di chiarire le ragioni che avessero spinto Bertrand a prenderla con sé.
    Uscì dalla camera, diretta in soggiorno. Graham era svaccato sul divano, intento a giocare ad uno sparatutto contro gli zombie, muovendo rapidissimo le dita sul joystick ed incrementando il proprio punteggio in modo esponenziale, il consueto lecca-lecca al gusto di sangue tra le labbra. Sam non lo salutò né lui diede segno di averla vista, ma quando la O’Connor fece per imboccare il corridoio, il ragazzo la bloccò con la sua voce sottile ed annoiata, distorta dalla presenza del dolciume.
    «Bert è nel suo studio, nel seminterrato, ti sta aspettando». Sam non rispose, ma diede un altro passo verso la sua destinazione. «E dì a Lena di darsi il cambio con Nadine, quando scendi»
    La O’Connor obbedì in silenzio, scivolando senza far rumore fino al piano di sotto e guardandosi attorno per cercare di individuare la scala che l’avrebbe condotta dal capo di quello strano nido. Giunta nell’ingresso, fece una smorfia a Lena borbottandole di malavoglia le istruzioni di Grisham e la superò alla svelta, ispezionando la cucina – qui incrociò un’altra ragazza che poteva avere giusto qualche anno più di lei, e che le fece un amichevole cenno di saluto mentre estraeva un paio di Heineken dal frigo – e scoprendo finalmente la porticina giusta.
    Il percorso lungo la scala era buio, ma Sam riusciva a distinguere perfettamente il bordo di ogni gradino, forte di un equilibrio che mai aveva posseduto e che ancora la disorientava. Si immerse in una camera interamente rivestita di legno, a sua volta rivestito di schedari simili a quelli della polizia, cartine del Regno Unito appese alle pareti (alcune antecedenti all’annessione dell’Irlanda del Nord), un mappamondo munito di piedistallo, una scrivania occupata da diversi, ordinati fascicoli, ed un paio di poltroncine dall’aria consunta. Bertrand era accomodato su una di queste, intento a leggere la Gazzetta del Profeta.
    «Benvenuta» le disse, senza sollevare gli occhi dal quotidiano. «Accomodati»
    Sam eseguì, sentendosi più tranquilla del previsto, esausta solo al pensiero di ricevere l’ennesimo “no” come risposta. C’era qualcosa di estremamente posato in lui, un ché di nettamente diverso dall’alterigia dimostrata sulla collina, quella notte. Ma avrebbe chiesto più tardi. Era altro che le premeva sapere.
    «Ti chiedo scusa per averti fatto attendere tanto», ripose il giornale sulla cima dello schedario più vicino «ma ho preferito darti il tempo di calmarti ed entrare in confidenza con la casa ed il tuo “nuovo” corpo, prima di parlare con te». Sam lo guardava, ma non lo interruppe. Era troppo formale, disteso eppure serio, come se nonostante l’implicita promessa di un chiarimento non volesse sbilanciarsi troppo. «Hai notato l’età media degli abitanti di questa casa?». Un secco cenno di affermazione. «Perché credi che siano tutti così giovani?». Sam aprì la bocca e fece per parlare, ma Bertrand alzò una mano per fermarla quasi subito, suggerendole che si trattava di una domanda retorica. «Niente osservazioni sarcastiche, per favore. Non si tratta di alcun fetish né disturbo psicotico. I ragazzi e le ragazze che vivono sotto questo tetto sono tutti orfani, maghi e babbani. Alcuni sono persino più vecchi di me, anche se non si direbbe». Un sorrisetto.
    «Ma io non sono orfana» obiettò la O’Connor, tesa. Aveva un sospetto su dove Bertrand volesse andare a parare, e non le piaceva affatto. Eppure, non riuscì ad allontanare le sue parole, quando arrivarono, lunghi chiodi che affondavano un po’ per volta nel suo petto. Bertrand recuperò la copia della Gazzetta del Profeta e la aprì senza esitazione su una pagina nel mezzo, porgendole la rivista. Sam lo ascoltava, leggeva le sillabe ed i verbi stampati ad inchiostro senza capire.
    «Non c’è più nessuno della tua famiglia, Sam. Sono tutti morti»
    Silenzio.
    «Siete andati tutti in campeggio dalle parti di Beamish e siete stati attaccati. Lupi Mannari»
    Non capiva.
    «Mia nonna… Mia nonna non lascia mai Connemara, come-… ». Il suo balbettio suonava alieno persino alle sue orecchie.
    Un lampo di interesse, negli occhi di quarzo, che andò a perdersi offuscato nell'archivio del suo cervello.
    «Tua nonna è morta due anni fa, di Heliantus»
    Le risposte fuoriuscivano da lei, incapaci di fermarsi.
    «D-due anni fa? Ma se- se l’ultima volta che l’ho vista è stata qualche mese fa, come tutte le estati… ».
    Istintivamente fece per cercare una finestra, senza trovarla, alla ricerca di un’indicazione stagionale. Percepiva solo il calore del legno, il pizzicore della polvere, il sentore della carta e del metallo. Alcune tarme rosicchiavano gustosamente un asse nell’angolo.
    «Sam… che giorno pensi che sia?»
    «Il… 6 marzo?»
    Un sorriso apprensivo, che la irritò e fece lampeggiare i suoi occhi cangianti.
    «È il 21 luglio, Sam, del 2020»
    Sam sentì la terra sprofondare sotto i suoi piedi mentre la sua mente registrava la carrellata di nuove, devastanti informazioni. Si era trattato di un folto branco di lupi mannari, particolarmente aggressivo e sanguinario, della stessa ideologia di Fenrir Grayback. Una quindicina, almeno. I suoi genitori, sua zia, e sua sorella avevano provato a difendere il resto della famiglia, ma erano stati sopraffatti dal numero. Suo padre era riuscito a mandare un Patronus all’ufficio Auror per allertarli e a rinchiudere lei in una barriera protettiva, anche se già gravemente ferita, cancellandole la memoria di quelle ultime ore per non farle portare il peso di quell’orrore. Eppure, a quanto pareva (Bertrand non aveva comprenso l'entità dell'incantesimo fino a quel momento), l’agitazione aveva reso instabile la fattura, che aveva esteso la rimozione dei ricordi negativi anche alla dipartita di sua nonna, oltre che alla consapevolezza dello scorrere del tempo. Gli Auror erano arrivati poco dopo, ma erano stati troppo occupati a cacciare i Licantropi per accorgersi di lei o avere tempo di identificare i caduti, e in quel momento erano arrivati alcuni dei ragazzi di Bertrand ad avvisarlo di quanto era avvenuto.
    Il suo stato di shock era tale che quasi boccheggiava, le foto in bianco e nero sulla Gazzetta del Profeta che le aprivano uno squarcio nel petto dove il suo cuore non poteva più battere.
    «Perché non mi avete portata all’Ospedale? Perché non sono con Lara?» si sentì chiedere, lontanissimo.
    La risposta le parve giungere dall’oltretomba.
    «La tua amica Lilnoir è stata trasformata in Lupo Mannaro»
    L’urlo che Sam cacciò fece quasi tremare le fondamenta della Casa. In un raptus d’ira, si scagliò contro Bertrand con una veemenza tale che la poltrona si ribaltò e caddero entrambi, ma stavolta il vampiro le bloccò i polsi e la costrinse a fermarsi. Le sue grida si mescolavano ai singhiozzi, alle richieste di vederla, sorda a qualsiasi tentativo di lui di rasserenarla.
    Dopo quelle che le parvero ere intere, Bertrand riprese il discorso. «Non sei prigioniera qui, potrete vedervi ancora. E potrai assisterla nelle notti di plenilunio senza farti del male. Era l’unico modo»
    Ma Sam si sentiva svuotata di ogni cosa. Voleva correre, scappare via, fuggire lontano.
    «Non sei prigioniera qui, Sam. Purché tu lo faccia di notte, puoi andare dove vuoi, ma ti chiedo di rimanere con noi fino alla prossima luna piena. Sei ancora giovane, e non appena ti tornerà sete rischieresti di dissanguare il primo malcapitato, come l’altra sera»
    Una scintilla di vita tornò in lei, flebile come una fiammella in una tormenta di neve.
    «Quella donna… »
    «Sopravviverà, senza conseguenze. È stato brutale, lo so, ma era un’emergenza. Tu avevi bisogno di nutrirti e loro hanno avuto la sfortuna di trovarsi sull’autostrada sbagliata la notte sbagliata»
    «Loro…?»
    «C’era un uomo con lei, anche Lena aveva un certo appetito quella notte. Non temere, anche lui è incolume»

    Non riusciva a capire cosa la spingesse ad andare avanti. Forse immortalità significava anche questo. Capacità di sopravvivere ad un dolore così profondo che avrebbe potuto ucciderla, se fosse stata ancora umana.
    «Lei è… »
    «Necessaria» tagliò corto Bertrand, rialzandosi in piedi e aiutando Sam a fare altrettanto. «Mi dispiace. Mi dispiace tanto, credimi».
    Silenzio, ancora e solo silenzio.
    «Se vuoi andare e prenderti un momento per te-»
    «Dov’è la mia famiglia?»
    «L’hanno portata a Connemara, per seppellirli vicino Kylemore con tua nonna. Nessuno di loro ha scelto di rimanere»
    spiegò subito il vampiro. Non sembrava infastidito dal fatto che la ragazza l'avesse interrotto.
    Sam annuì, sollevata che fossero tutti insieme, a costo di non poter parlare ai loro fantasmi.
    «Ti prometto che ti ci porterò»
    Non aveva la forza di sorridere, ma sperò che Bertrand intuisse la sua gratitudine. La lancetta lunga e sottile si spostò di un paio di tacche più a destra sul pendolo alle spalle della scrivania.
    «Bertrand… » una pausa. «Posso farti una domanda?»
    «Certo»
    «Sei molto diverso dall'altra notte, sembri una persona totalmente differente»

    Nelle iridi del vampiro passò un lampo di consapevolezza, divertimento e pericolo al contempo. «Diciamo che come essere umano avevo le mie peculiarità». Esitò, indeciso se sbilanciarsi oltre. «Sbalzi d’umore, per dir così»
    Sam però non indagò oltre e sprofondò nella poltrona.
    «Se vuoi riposare qui, non c’è problema. È tanto da processare. E lo spuntino di questa notte deve averti messo sonnolenza»
    «Grazie» soffiò, a voce così bassa che pareva una debole nota di flauto.
    Lui la osservò pensieroso, ma non si azzardò a toccarla come la notte precedente.
    «Bertrand… ». La sua voce era ormai strascicata.
    «Sì…?». Cosa poteva aspettarsi ancora?
    «Non mi nutrirò mai di sangue umano»
    «Lo so-»
    «Né di sangue animale»
    «Sam-»
    «Posso mantenermi idratata in altro modo… »
    . Uno sbadiglio. «Ci sono i lecca-lecca al sangue… »
    E si addormentò.

    Nelle settimane successive Sam mise alla prova la sua resistenza, la sua velocità, la sua forza. Lena le faceva da addestratrice, sfoderando contro di lei tutto il suo astio – la O’Connor ancora non aveva capito quale fosse il suo ruolo nella Casa – ma come insegnante non se la cavava male. Aveva appreso a saltare, a cacciare, a perfezionare tecniche per impedirsi di cedere agli odori umani ed ai profumi magici, a schivare affondi e lanci. Aveva scoperto con fastidio gli effetti di simboli sacri e con nausea dell’aglio, a testare la sua rigenerazione e a resistere alla stanchezza diurna. Aveva fatto anche qualche tentativo con la manipolazione della mente, ma non le riusciva ancora benissimo, e cercava di mantenersi attiva il più possibile, per compensare ciò che l’assenza di sangue le precludeva di fare. Era però costretta a bere litri e litri di acqua e bevande, e con Bertrand avevano concordato che almeno ogni dieci giorni dovesse integrare del ferro, o avrebbe cominciato ad accusare malesseri. Cacciare era ciò che più odiava, ma più ancora detetava gli sguardi delle persone. Aveva cominciato ad uscire in città, la sera, solo dopo quasi due settimane, consolidando la sua impressione che più che un fascino puramente erotico, suscitava un’attrazione dolce e talvolta perversa, nel prossimo; le mancava passare inosservata, e si esercitava ogni giorno ad acquisire atteggiamenti e pose il più possibile umane. Davvero assurdo essersi scordata ciò che il suo corpo faceva di propria spontanea volontà, per sua natura umana. E le mancava il sole, terribilmente.
    Aveva cominciato a parlare con Graham, con Bethan (la vampira della cucina), persino con Nadine (se possibile più schiva di Lena), ma gli altri inquilini rimanevano un semplice catalogo di volti e nomi. Tanta indifferenza le rendeva difficile la permanenza nella Casa, il gestire la sua natura, l'accettarsi senza ricordare perché fosse diventata ciò che era. Lo odiava, strenuamente, senza poter fare altro che vivere.
    Aveva bisogno di uno scopo, e fortunatamente Bertrand gliene aveva fornito uno. Aveva riassettato la sua stanza, preso uno specchio nuovo, e cancellava ogni giorno un quadratino dal calendario, cosicché rimanevano sempre meno spazi prima della luna piena.
    Finché non ne restò nessuno.
    Quella sera, poco prima del tramonto, bussò alla porta dello studio di Bertrand, e il vampiro la accolse con la consueta mansuetudine e velato affetto, senza però distrarsi completamente dai suoi archivi.
    Sam attese, trepidante, che il maggiore terminasse. Aveva aspettato quel momento per quasi quattro settimane, ed ora finalmente era giunto. Non sapeva se la sua migliore amica sapesse cosa le fosse accaduto, né se in forma di lupo l’avrebbe riconosciuta, o ancora se il branco le avrebbe anche solo permesso di avvicinarsi, ma doveva provare. Era l'unica cosa che le rimaneva, e non l'avrebbe persa per niente al mondo.
    Finalmente, Bertrand richiuse il cassetto e si voltò completamente verso di lei, l’espressione distesa. Sam fece un respiro profondo.
    «Andiamo da Lara».


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    Edited by Kasra; - 22/5/2020, 15:46
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